RESPIRPLUS: trilogia di piante utili per il benessere delle vie respiratorie
Nonostante non possano essere sostituite ai farmaci, alcune parti delle piante sono ritenute piuttosto efficaci per lenire dolori e malanni fin dall'antichità. Ognuna di esse ha proprietà specifiche e ne esistono alcune particolarmente indicate per contrastare o prevenire le malattie respiratorie.
La salute dei polmoni è vitale per la salute generale di una persona. I polmoni sono organi autopulenti dotati di una capacità caratteristica: iniziano a "guarire" da soli una volta che l'esposizione agli agenti nocivi cessa, per esempio se si smette di fumare. Se i polmoni sono stati esposti a inquinamento, fumo di sigaretta e altre tossine, possono infiammarsi e diventare congestionati. Infatti, il muco si raccoglie al loro interno per catturare microbi e agenti patogeni, scatenando questa sensazione di "pesantezza".
Per migliorare la situazione, si possono utilizzare tecniche specifiche che aiutano a liberare i polmoni da muco e sostanze irritanti, ad alleviare la congestione toracica e a migliorare altri sintomi fastidiosi. Alcuni di questi metodi possono anche aprire le vie aeree, migliorare la capacità polmonare e ridurre l'infiammazione, il che può aiutare a ridimensionare gli effetti dell'inquinamento e del fumo sui polmoni e a respirare meglio.
I prodotti erboristici per l'apparato respiratorio sono costituiti da erbe, fiori e piante che si rivelano molto efficaci per ridurre i disturbi legati al raffreddore, alla rinite allergica e alla tosse nelle sue varie forme. Alcune erbe hanno effetto mucolitico, quindi sciolgono il catarro e le secrezioni acquose permettendo una respirazione più fluida, altre hanno effetto antinfiammatorio sulle vie respiratorie e agiscono come sedativi della tosse rilassando i muscoli del sistema respiratorio, altre ancora possono essere utilizzate sotto forma di oli essenziali nei classici suffumigi per agevolare la respirazione in caso di forti raffreddori o influenza. Altre erbe inoltre hanno la funzione di lenire le irritazioni dei seni nasali e delle vie respiratorie.
In questo articolo, discuteremo delle evidenze in letteratura degli estratti di Boswellia serrata, Adathoda vasica e Lycopene componenti del prodotto RESPIRPLUS: integratore alimentare studiato appositamente per difendere noi e i nostri figli dagli effetti dell’inquinamento urbano sull’apparato respiratorio.
BOSWELLIA SERRATA (Boswellia serrata)
Tra i rimedi contro dolore e infiammazione più conosciuti troviamo la boswellia, un estratto vegetale in grado di combattere i processi infiammatori.
Originaria dell’India, la boswellia è una resina estratta dalla boswellia serrata, pianta della famiglia delle Burseraceae. Nota per le proprietà antinfiammatorie e analgesiche naturali, risulta essere particolarmente utile in caso di dolori muscolari, reumatismi, artrite e artrosi.
Dalla resina ricavata dalla corteccia di boswellia si estrae una gommoresina ricca di acidi boswellici, olio essenziale e polisaccaridi in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria e analgesica su diverse patologie del sistema osteoarticolare. Quindi, non solo è in grado di contenere il dolore, ma anche di ridurre il processo di infiammazione.
L’acido boswellico, infatti, blocca lo sviluppo del processo infiammatorio perché agisce sugli enzimi che ne sono responsabili. Non argina solo il dolore: è un vero e proprio farmaco naturale capace di intervenire in modo terapeutico sulle infiammazioni.
La denominazione Boswellia è stata attribuita dal botanico inglese William Roxburgh (1751-1815), medico oltre che botanico, autore della prima Flora Indica, ad un genere di piante che annovera numerose specie, alcune rinomate fin dall’antichità, perché forniscono le resine aromatiche più conosciute col nome di incenso.
A lungo trascurata da medici e fitoterapeuti europei, la resina di Boswellia serrata è stata riscoperta dai ricercatori occidentali alla fine del XX secolo, avendone dimostrato i suoi potenti principi antinfiammatori senza effetti collaterali. Recentemente, nuovi studi clinici hanno comprovato l’efficacia di Boswellia serrata nel trattamento delle vie respiratorie e, più particolarmente, nella prevenzione degli attacchi d’asma. I trattati di medicina ayurvedica danno grande importanza alla resina di Boswellia, che è usata da sola (sotto il nome di Salai guggul) o in un complesso con altre piante indiane.
I medici la raccomandano per il trattamento dei dolori reumatici, delle infiammazioni dell’apparato digerente e delle vie respiratorie mentre, in uso topico, Salai guggul è prescritto per l’acne, le infezioni fungine e i foruncoli. Le fumigazioni a base di questa resina sono usate per purificare vestiti, case e capelli.
Poiché i leucotrieni sono specificamente coinvolti nella broncocostrizione, i ricercatori hanno avuto l’idea di studiare le proprietà della Boswellia nelle malattie respiratorie come l’asma. In uno studio clinico condotto dal team del dottor Gupta alla Los Angeles School of Medicine, i ricercatori hanno trovato un netto miglioramento dei sintomi dell’asma nei pazienti trattati con Boswellia serrata. Tre quarti di loro hanno visto la scomparsa delle cosiddette “fusa”, che sono il caratteristico rantolo di quando la respirazione è difficile durante un attacco. Il volume della respirazione è stato significativamente migliorato, il numero di attacchi è stato distanziato nel tempo e la loro intensità è stata significativamente ridotta.
Dopo sei settimane di trattamento con acidi boswellici, la remissione dell’asma è stata osservata nel 70% dei pazienti, nessuno dei quali ha ricevuto altri trattamenti medici. La Boswellia serrata ha quindi molte proprietà terapeutiche ancora oggi troppo poco sfruttate e molto utili nella vita quotidiana.
MALATTIA POLMONARE OSTRUTTIVA CRONICA (BPCO)
La causa principale di questa malattia è il fumo. A livello respiratorio, la BPCO è caratterizzata da una lenta e progressiva ostruzione delle vie aeree e dei polmoni, mentre la capacità respiratoria diminuisce in modo spesso irreversibile. Si tratta principalmente di bronchite cronica e di enfisema. La Boswellia riduce significativamente questi disturbi, migliorando la mancanza di fiato e il disagio respiratorio. Tuttavia, sarà necessario assumere dosi continue al ritmo di 300 mg sei volte al giorno.
ADATHODA VASICA (Justicia adhatoda L.)
La Justicia adhatoda , popolarmente conosciuta come “brenkar” o “vasaka” o “noce del Malabar”, è un comune arbusto medicinale che cresce abbondantemente nella foresta. Appartiene alla famiglia delle Acanthaceae ed è considerata una pianta originaria delle fasce tropicali del sud-est asiatico. È una pianta medicinale ayurvedica di grande valore utilizzata come espettorante e antispasmodico e impiegata nel trattamento del raffreddore, della tosse, dell'asma e della tubercolosi. Questa specie risulta essere attiva contro il virus dell'influenza di tipo B. Gli estratti acquosi e metanolici interferiscono con l’involucro proteico del virus, ma solo l’estratto metanolo può inibire l’infezione bloccando l’attacco del virus
Adhatoda è utilizzata nella medicina indiana da quasi 2500 anni. È una pianta ben nota come farmaco nella medicina ayurvedica e Unani e tradizionalmente era usata per il trattamento di varie malattie acute e croniche con una forte attività farmacologica e in particolare per problematiche bronchiali, tosse, infezioni batteriche, disturbi riproduttivi, mal di testa, raffreddore e altro.
L’analisi fitochimica della pianta ha, ad oggi, identificato circa 233 composti (alcaloidi, flavonoidi, oli essenziali, terpenoidi, acidi grassi e fenoli) con svariate proprietà farmacologiche tra cui quelle antibatteriche, antimicotiche, epatoprotettive, antiulcera, antivirali, antinfiammatorie, ipoglicemizzanti e antiossidanti. Da secoli foglie, fiori e radici sono utilizzati nella medicina tradizionale indiana come decotto, infuso, polvere e succo fresco, prevalentemente con azione espettorante nel trattamento del raffreddore, dell’influenza e delle malattie croniche delle vie respiratorie tra cui asma e bronchite cronica. I diversi principi attivi hanno la funzione di liberare le vie aeree diminuendo la secrezione di muco e favorendo l’ossigenazione. Le foglie bollite, inoltre, sono usate per trattare dolori reumatici e per alleviare il dolore dovuto alle infezioni del tratto urinario.
In molti paesi, tra cui India, Pakistan, Nepal e Sri Lanka, si utilizzano formulazioni erboristiche contenenti Adhatoda vasica per trattare numerosi disturbi respiratori. Inoltre, è spesso inclusa come ingrediente di numerosi farmaci da banco e integratori fitoterapici per una varietà di disturbi tra cui tosse, bronchite e asma. Il suo ampio e documentato utilizzo tradizionale ha portato all’inclusione di Adhatoda nel trattato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “The use of Traditional Medicines in Primary Health Care”.
Da un punto di vista farmacologico, il principio attivo più studiato è l’alcaloide vasicina che fu isolato per la prima volta da Sen e Ghose nel 1924. Da studi in vitro e in vivo, è emerso come in particolare gli alcaloidi estratti da Adhatoda svolgano proprietà terapeutiche con effetto fluidificante del muco e broncodilatatore.
I principi attivi vasicina e vasicinone favoriscono una broncodilatazione duratura con anche un’azione anti-istaminica, favorendo il flusso respiratorio. È stata dimostrata, inoltre, la capacità di alcune sostanze contenute nell’Adhatoda sia di depolimerizzare (“tagliare”) le mucoproteine, rendendo il muco meno denso, sia di stimolare l’attività ciliare delle cellule dell’apparato respiratorio favorendo l’eliminazione del muco. L’olio essenziale svolge anche un’azione antisettica proteggendo l’apparato respiratorio da eventuali infezioni.
LYCOPENE (solanum lycopersicum)
Il licopene è un carotenoide responsabile del colore rosso di molta frutta e verdura. Particolarmente abbondante nel pomodoro e nei suoi derivati, è per esempio presente anche nell’anguria, nel pompelmo rosa e nelle albicocche. Nell’organismo può esercitare una potente azione antiossidante che può proteggere le cellule dai danni ossidativi.
L’assunzione di licopene può favorire la salute dei polmoni. In uno studio, analizzando i dati di 124.207 adulti che sono stati seguiti per 10-12 anni, i ricercatori hanno trovato che il rischio di cancro ai polmoni era significativamente più basso tra coloro che consumavano una dieta ricca di una varietà di carotenoidi (una classe di antiossidanti che include beta-carotene e alfa-carotene, oltre al licopene).
Un piccolo studio ha rivelato che il licopene può beneficiare le persone affette da asma. Dopo una settimana di assunzione di 30 mg di licopene come integratore giornaliero, 11 dei 20 partecipanti hanno registrato un significativo aumento della protezione contro l’asma indotta dall’esercizio fisico.
Il licopene è particolarmente indicato per prevenire alcune malattie degenerative come certi tumori epiteliali. In aggiunta al suo potere antiossidante il licopene ha un ruolo nella induzione della comunicazione cellulare (Zhang et al.,1991) e nella modulazione delle risposte ormonali e del sistema immunitario (Fuhramn et al.,1997). In alcuni studi, effettuati su cellule umane e di ratto, è stato dimostrato che il Licopene, mediante regolazione del gene contessina 43, era in grado di migliorare la comunicazione al livello delle porte di giunzioni cellulari (GJC). (Paret et al., 1997).
L’ azione antitumorale del Licopene sul Carcinoma della mammella è stata riportata in uno studio in vivo su topi trattati con l’agente cancerogeno Dimetilbenzatracene. La somministrazione preventiva, per 16 settimane, di un estratto di Licopene determinava una riduzione sia del numero che delle dimensioni del tumore.
Il licopene sembra anche regolare la crescita cellulare mediante l’inibizione dell’ espressione di alcune cicline (proteine regolatrici coinvolte nella progressione del ciclo cellulare). Questo meccanismo d’azione è confermato da numerosi studi condotti sia su topi che su cellule epiteliali prostatiche. Si è inoltre evidenziato tramite 28 studi l’attività chemio preventiva del pomodoro. In 16 di questi studi è stato riportato che il consumo di pomodoro (fino a 17,3 g al giorno) riduceva il rischio di cancro alla vescica, al tratto gastrointestinale, ai polmoni, al mesotelio, alle ovaie e alla prostata.
I benefici del licopene possono essere definite a raggiera grazie alla loro ampiezza di azione:
• Antiossidante: molto più efficace della vitamina E, secondo quanto dimostrato.
• Radicali liberi: previene l’invecchiamento cellulare con funzione antiaging.
• Prostata: riduce la crescita batterica e migliora l’infiammazione.
• Per le malattie cardiovascolari: inibisce l’aggregazione di placche riducendo le proporzioni delle cellule schiumose che nel sangue formano, poi, le placche fibrose. Riducendo gli agenti infiammatori, di conseguenza riduce il rischio di trombosi.
• Antitumorale: utile nella prevenzione di tumore all’apparato digerente, ai polmoni e alla prostata.
• Pelle e UV: ripara i danni foto indotti dalle energie termiche dei raggi infrarossi del sole.
• Anti colesterolo: inibisce la sintesi del colesterolo e aumenta la degradazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL).
• Antiinfiammatorio: dalle bucce del pomodoro si ottiene un polisaccaride che svolge un ruolo basilare nel processo infiammatorio. Il licopene, inoltre, previene l’artrite.
• Antidoto: contrasta veleni e tossine con cui possiamo quotidianamente venire in contatto.
• Protegge la retina: protegge dalla degenerazione maculare dell’età avanzata, patologia che colpisce la zona centrale della retina e che nei Paesi industrializzati è il primo fattore che causa ipovisione in soggetti over 50 anni.
Il licopene è oggetto di oltre 5624 pubblicazioni scientifiche.
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