RESVERATROLO: la molecola del benessere non solo per il sistema circolatorio
Il resveratrolo ha capacità antiossidanti e antinfiammatorie, risulta protettivo per i vasi sanguigni ed è in grado di stimolare una serie di processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA.
ll resveratrolo è una molecola di origine vegetale presente nell'uva, nei mirtilli, nei lamponi, conosciuta per la sua azione antinfiammatoria e antivirale. Viene usato principalmente come rimedio anti-età e viene definita – non senza enfasi – la molecola dell’eterna giovinezza. Poiché il resveratrolo si concentra in modo particolare nella buccia e nei semi dell'uva nera, questa molecola è presente in quantità elevate nel vino rosso.
L’azione benefica del resveratrolo è emersa proprio studiando le popolazioni che consumano abitualmente vino rosso. All’inizio degli anni Novanta, infatti, un ricercatore dell’Università di Bordeax – Serge Renaud – confrontò la dieta della popolazione francese e di quella americana e la diversa incidenza di malattie cardiovascolari tra le due popolazioni. Grazie alle sue osservazioni Renaud scoprì che, sebbene i francesi consumassero grandi quantità di formaggio e dunque avessero un elevato apporto dietetico di grassi saturi, erano meno soggetti a sviluppare malattie cardiovascolari rispetto ad altre popolazioni con una dieta simile.
Il resveratrolo risulta essere utile dunque:
• per combattere le infiammazioni
• prevenire e rallentare la diffusione dei tumori
• migliorare il sistema cardiovascolare
• rafforzare il sistema immunitario.
• stimolare la produzione di collagene e lottare contro i segni dell’invecchiamento.
RESVERATROLO: LE SUE FUNZIONI ED EFFETTI BENEFICI PER L'ORGANISMO UMANO
La molecola del resveratrolo è tutt’oggi oggetto di numerosi studi scientifici per stabilire ed approfondire gli effetti ed azioni benefiche per l’organismo umano; ad oggi, per il resveratrolo sono state dimostrate numerose attività:
AZIONE ANTIOSSIDANTE
Il resveratrolo agisce tramite meccanismi di controllo dei principali processi enzimatici (SOD; GPX) coinvolti nel sistema redox cellulare, garantendo un effetto antimutageno e protettivo sul DNA ; la sua struttura chimica permette di neutralizzare i radicali liberi dell’ossigeno (i ROS) in maniera più efficace rispetto ad altri antiossidanti (vitamina C, vitamina E).
AZIONE ANTIINFIAMMATORIA
L’effetto antiinfiammatorio del resveratrolo può essere spiegato partendo sempre dalla sua capacità antiossidante con effetti diretti inibitori della tempesta infiammatoria (inibizione della sintesi e rilascio nel circolo di citochine pro-infiammatorie; stimolazione della sintesi e rilascio nel circolo di molecole antinfiammatorie).
AZIONE CARDIO E VASOPROTETTIVA
L’azione cardio e vaso protettiva del resveratrolo si basa sulle sue capacità di:
• contrastare l’ossidazione delle frazioni di colesterolo LDL;
• proteggere i vasi sanguigni dalla formazione di placche impedendo la aggregazione piastrinica e la proliferazione delle cellule muscolari lisce;
• stimolare la produzione di ossido nitrico, coinvolto nei processi di vasodilatazione - contribuendo così al mantenimento del tono e dimensioni normali dei vasi sanguigni.
ALTRE AZIONI BENEFICHE
• effetti neuro-protettivi: nelle malattie neurodegenerative (come il morbo di Alzheimer), riducendo la formazione della placca amiloide che interessa certe aree del cervello; stimolando la neurogenesi; agendo da antiossidante ed antiinfiammatorio;
• effetti benefici nel controllo della glicemia post-prandiale (nel diabete tipo II non complicato); nella cura complementare della steatosi epatica tossica e familiare;
• coadiuvante nelle diete per la perdita di peso.
Un nuovo studio condotto da ricercatori della Washington State University indica che il resveratrolo può aiutare a perdere peso. Lo studio, pubblicato su International Journal of Obesity, riporta l’effetto della somministrazione ad animali da laboratorio di una quantità di resveratrolo equivalente a circa 330 g di frutta al giorno. È stato osservato che gli animali nutriti con resveratrolo avevano perso il 40% del peso in più rispetto agli animali cui non era stato aggiunto resveratrolo nella dieta. I ricercatori ritengono che l’effetto sia dovuto alla capacità del resveratrolo di trasformare il grasso cattivo “bianco”, che funge da deposito per le kcal assunte in eccesso, in grasso buono “bruno” che brucia il grasso trasformandolo in calore, favorendo la perdita di peso.
Secondo il prof. Min Du, autore della ricerca “i polifenoli della frutta, tra cui il resveratrolo, aumentano l’espressione genica che promuove l’ossidazione dei grassi introdotti con la dieta, in modo tale da impedirne l’accumulo nell’organismo”.
In questo studio il resveratrolo è stato preso come modello di tutti i polifenoli contenuti nella frutta, ai quali è attribuita questa attività peculiare.
Continua il prof. Du: “Il vino rosso contiene resveratrolo ma in quantità molto ridotte, in quanto il resveratrolo viene filtrato durante i processi di produzione del vino”.
RESVERATROLO E PROPRIETÀ ANTI-TUMORALE
Il resveratrolo svolge un’azione anti-tumorale mediante un’azione (1,2,3,4,5,6,7):
• antiproliferativa: è in grado di modulare alcune proteine che regolano il ciclo cellulare (p21 e p53) ed è in grado di porre un freno alla crescita delle cellule tumorali. Inoltre mediante il blocco del fattore di trascrizione NF-kB, il resveratrolo riduce l’espressione di geni che promuovono la crescita tumorale.
• proapoptotica: è un potente induttore dell’apoptosi (morte cellulare programmata) mediante la sua capacità di danneggiare i mitocondri, permettere la fuoriuscita dei fattori pro-apoptotici e l’attivazione della cascata delle caspasi. Inoltre riduce l’espressione dei geni anti-apoptotici MCL-1, BCL-2 e BCL-XL.
• antiangiogenica: mediante la stimolazione di p-AMPK e l’inibizione di VASP, VEGF e IL-8, impedisce la formazione di nuovi vasi sanguigni, processo importante per la crescita tumorale e la diffusione delle cellule cancerogene.
• anti-invasiva e anti-metastatizzante: il resveratrolo è in grado di inibire la migrazione dell cellule tumorali (e quindi la formazione delle metastasi) mediante la riduzione dell’espressione di MMP-2, MMP-9, fibronectina, α-SMA, P-PI3K, P-AKT, Smad2, Smad3, P-Smad2, P-Smad3, vimentin, Snail1.
• antinfiammatoria: grazie alla sua capacità di inibire la produzione di citochine proinfiammatorie e stimolare quella delle citochine antinfiammatorie, il resveratrolo è in grado di ridurre l’infiammazione cronica tipica della patologie tumorale
• antimutagena: grazie al suo potere antiossidante protegge il DNA da eventuali danni e mutazioni che possono portare alla formazione del tumore
• chemio-sensibilizzante: il resveratrolo rende più sensibili le cellule tumorali agli agenti chemioterapici, quindi è in grado di ridurre la resistenza che molti tumori hanno nei confronti dei chemioterapici. Questo effetto si ottiene in quanto il resveratrolo è in grado di modulare negativamente uno o più meccanismi responsabili della chemio-resistenza. Per esempio impedisce l’EMT (transizione epitelio-mesenchimale) ossia la modificazione patologica alla quale vanno incontro le cellule epiteliali responsabile della resistenza ad alcuni chemioterapici. Il resveratrolo inoltre diminuisce l’attività dei trasportatori di membrana associati alla multidrug resistance, ossia blocca i trasportatori che fanno espellere il farmaco fuori dalla cellula senza che questo faccia in tempo a produrre i suoi effetti tossici sulla cellula tumorale.
La maggior parte degli studi sugli effetti antitumorali del resveratrolo sono in vitro; valutare l’efficacia in vivo, dopo consumo orale o iniezione, è difficile a causa della sua scarsa biodisponibilità.
BIODISPONIBILITÀ
L’utilizzo commerciale di resveratrolo ha diversi problemi a causa della sua scarsa biodisponibilità e rapido metabolismo che ne limitano gli effetti in vivo: dopo l’assunzione orale di 25 mg di resveratrolo ne vengono rilevate nel plasma solo tracce (5 ng/ml).
Dopo il consumo, infatti, il 70 % di resveratrolo viene assorbito dall’intestino e successivamente metabolizzato molto rapidamente. La trasformazione estremamente rapida del resveratrolo sembra essere il principale fattore responsabile della sua scarsa biodisponibilità.
Inoltre, circa il 30 % del resveratrolo assunto per via orale, a causa della sua bassa solubilità in acqua, non viene proprio assorbito ma direttamente eliminato.
RESAGE: RESVERATROLO E POLIFENOLI, UNA SINERGIA INDISPENSABILE
Come abbiamo detto il resveratrolo è presente in quantità abbastanza basse nella buccia dell’uva nera. Per ottenere una quantità farmacologicamente significativa esso va estratto da una pianta cinese: il Polygonum cuspidatum (Hu Zhang) attraverso un processo tecnologicamente sofisticato.
L’importanza dell’associazione tra il resveratrolo da Polygomun cuspidatum e l’estratto di uva deriva dal fatto che negli estratti di uva spesso il resveratrolo non arriva a dosaggi farmacologicamente significativi, ma l’utilizzo del solo resveratrolo non garantisce che questo possa arrivare nella giusta concentrazione nel sangue. Ogni volta che apriamo una bottiglia di vino infatti il resveratrolo va incontro a un rapido processo di ossidazione (Prokop et al 2006).
lI resveratrolo esiste infatti in due forme, cis- e trans-. La forma trans- è quella biologicamente più attiva. La conversione da trans- a cis- avviene con l’esposizione alla luce e all’ossigeno (Canto set al 2000). II resveratrolo trans- è ben assorbito a livello intestinale. La dose minima per cui il suo dosaggio sia apprezzabile a livello ematico è di 100 mg. La biodisponibilità è comunque bassa dovuta al rapido metabolismo e conversione nei metaboliti trans-resveratrol-3-o- glucuronide e trans-resveratrol-3-solfato. Gli studi fino ad oggi realizzati hanno utilizzato dosi molte alte di resvetarolo, molto più alte di quella degli estratti di uva (Bauret al 2006; Lagouge et al 2006). Sulla base di questi studi e poiché è dimostrato che la quercitina come altri polifenoli dell’uva inibiscono i processi metabolici di glucoronizzazione e di sulfazione il resveratrolo in ResAge è stato associato a un estratto di vino australiano ricco in polifenoli. In questa maniera la biodisponibiltà del resveratrolo risulta aumentata fino ad ottenere una concentrazione ematica farmacologicamente significativa.
STUDIO CLINICO
Lo studio clinico eseguito su ResAge è stato realizzato su 90 soggetti adulti sedentari divisi in due gruppi: un gruppo ha ricevuto ogni giorno per 90 giorni una capsula di ResAge corrispondente a 100 mg di resveratrolo. L’altro gruppo ha ricevuto una sostanza placebo. I soggetti avevano 30-65 anni di età e sono stati sottoposti a test da sforzo con cicloergometro e a test computerizzato sulla memoria all’inizio e alla fine dello studio. Il test con cicloergimetro consisteva in un test effettuato partendo da una resistenza inziale di 50W che veniva incrementata di 25W ogni 3 minuti fino a quando il soggetto richiedeva di fermarsi. Il test sulla memoria è un noto test elaborato dall’università di Pittsburg, USA,denominato ImPACT®.
I risultati evidenziati dallo studio dimostravano che a parità di sforzo fisico i soggetti che assumevano ResAge manifestavano una minor tachicardia, segno di un minor sforzo fisico mentre il test sulla memoria evidenziava un miglioramento molto marcato dei processi mnemonici. Questo dato è particolarmente importante considerando la potenziale azione preventiva del resveratrolo sull’Alzheimer (Anekonda 2006).
ResAge è una formulazione ottimale di resveratrolo che ne preserva e valorizza tutte le proprietà: si tratta di un prodotto clinicamente testato che migliora la qualità della vita di chi lo consuma attraverso un’azione antinvecchiamento a livello delle cellule dei differenti organi e sistemi anatomici.
CONTROINDICAZIONI DEL RESVERATROLO
Gli effetti collaterali del resveratrolo non sono noti e non ci sono particolari controindicazioni nell'assumere questa sostanza. Il resveratrolo è infatti una molecola naturale contenuta negli alimenti, considerata sicura e non tossica.
Per quanto riguarda gli integratori di resveratrolo, che contengono quantità superiori di resveratrolo rispetto agli alimenti, hanno le stesse controindicazioni dei flavonoidi e sono dunque sconsigliati in gravidanza e allattamento. Infine, si raccomanda di consultare il medico prima dell'assunzione, in particolare in presenza di patologie o se si assumono farmaci.
Fonte: https://www.artoi.it/resveratrolo/
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