ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Ritardi nei pagamenti: imprese italiane più puntuali nel primo semestre 2011

07/09/11

CRIBIS D&B, società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, presenta l'aggiornamento al 30 giugno sui tempi di pagamento delle imprese italiane.

Segnali di ripresa dalle aziende italiane. La puntualità nei pagamenti a livello nazionale è infatti migliorata rispetto al primo trimestre 2011, confermando il trend positivo individuato negli scorsi mesi. Nello specifico, a fine giugno 2011 il 42,98% delle imprese italiane ha saldato i fornitori entro i tempi prestabiliti, facendo registrare un miglioramento netto rispetto a fine 2010, quando solo il 37,5% del totale (il livello più basso dal 2007) risultava virtuoso. Un miglioramento, seppur minimo, si registra anche rispetto a marzo 2011, quando le imprese puntuali erano state il 41,87% del totale anche se il livello è ancora lontano dal 50,8% del dicembre 2007
Questa, in sintesi, la principale evidenza che emerge dall'aggiornamento al 30 giugno sui tempi di pagamento delle imprese italiane, presentato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information.

La puntualità nel rispettare gli impegni di pagamento nei confronti dei propri fornitori è, dunque, migliorata dopo un 2010 da dimenticare: secondo l'aggiornamento al 30 giugno 2011 di Cribis D&B, il 42,98% ha pagato alla scadenza, il 52,26% ha saldato entro il ritardo minimo di 30 giorni (modalità di pagamento più utilizzata), il 3,15% tra i 30 e i 60 giorni di ritardo. In questo trimestre sono migliorate le performance di pagamento delle imprese anche nella categoria dei ritardi gravi, con una riduzione dei tempi rispetto a fine 2010: l'1,08% delle imprese ha infatti saldato le fatture dei propri fornitori tra i 60-90 giorni di ritardo mentre lo 0,38% tra i 90 e i 120 giorni. Solo lo 0,15% ha superato il limite dei 4 mesi.

“Nel corso di questa prima parte del 2011 abbiamo osservato un graduale miglioramento nei tempi di pagamento delle aziende italiane, anche se siamo ancora lontani dai livelli del 2007. Un trend che lascia ben sperare per il prosieguo dell’anno. Questo andamento – commenta Marco Preti, Amministratore Delegato CRIBIS D&B – conferma l’impressione che quello che esce dalla crisi sia un nuovo contesto economico, caratterizzato da una maggiore fluidità, intesa come maggiore dinamicità e velocità nei cambiamenti, sia a livello di controparti (clienti e fornitori), sia a livello di andamento di mercato”.
“In questo scenario – continua Preti - è essenziale che le imprese adottino un’efficace politica di risk management che, attraverso strumenti adeguati, consenta di individuare i segnali che vengono dal mercato e dalla propria clientela. Soprattutto è fondamentale riuscire ad intercettare quei segnali deboli, cioè quei cambiamenti di comportamento che possono consentire di intercettare per tempo i mutamenti nel proprio contesto competitivo”.



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