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Rodiola (Rhodiola rosea L.): la "Radice d'oro" usata dai Vichinghi

La Rodiola rosea emerge come un rimedio naturale promettente con una vasta gamma di benefici per la salute mentale e fisica. Le sue proprietà adattogene, antifatica, e potenzialmente antidepressive la rendono una candidata interessante per ulteriori ricerche e per l'uso come complemento ai trattamenti convenzionali.

FotoLa rodiola (Rhodiola rosea) è una piccola pianta erbacea siberiana, con un grande potenziale medicinale. Relativamente rara in natura, cresce ad altitudini elevate (fino a 2.280 m) nelle regioni artiche e montuose di Europa, Asia e Nord America (1).

La rodiola, Rhodiola rosea, è una pianta della famiglia delle Crassulaceae che può crescere fino a 3000 metri sul livello del mare. Le proprietà di questa pianta perenne sono state menzionate nel libro “De materia medica” scritto nel 77 d.C. da Dioscoride, considerato il padre della farmacologia.

In fitoterapia, è il rizoma della rodiola che viene utilizzato. Contiene flavonoidi (rodiolina, rodiosina, rodialina, kaempferolo) con proprietà antiossidanti e monoterpeni (rosaridina) con poteri antinfiammatori e immunostimolanti. Tuttavia, sono i fenilpropanoidi della Rhodiola, comprese le rosavine, che sono principalmente responsabili dell'attività della pianta. La Rhodiola rosea ha anche feniletanoidi, responsabili del caratteristico odore di rosa.

La rodiola è una pianta considerata adattogena. Come tale, soddisfa tre criteri: aiuta a far fronte allo stress, ha un'azione normalizzante in seguito agli squilibri causati dallo stress ed è completamente sicura, non disturba l’organismo. E’ consigliata in caso di ansia e depressione. Le sue proprietà antinfiammatorie e la sua reputazione di pianta anti-invecchiamento le hanno fatto guadagnare il soprannome di "radice d'oro". Infine, nell'elenco delle virtù che le sono state attribuite, vanno inclusi anche gli effetti neuroprotettivi e immunostimolanti.

ORIGINI E STORIA DELLA RODIOLA
La rodiola ha radici profonde nella terra e nella storia, essendo originaria delle fredde regioni del Nord Europa e della Siberia. La sua capacità di prosperare in habitat inospitali, come gli ambienti rocciosi e umidi delle zone alpine e prealpine, la rende una testimonianza vivente della forza della natura. In Italia, ad esempio, questa pianta si può trovare dai 1500 ai 3000 metri di altitudine, abbracciando il freddo pungente delle regioni montuose.

Nelle culture che hanno avuto la fortuna di scoprire la rodiola, essa è stata venerata per le sue proprietà vitalizzanti. I popoli siberiani credevano fermamente che il suo infuso potesse estendere la vita oltre il secolo di esistenza. Conosciuta come "rhosenrot", ovvero radice d'oro per il profumo di rosa emanato dalla radice grattugiata, la rodiola era un dono prezioso offerto alle coppie in procinto di sposarsi per augurare loro prole robusta e sana. Non solo: questa radice entrava nella composizione di elisir d'amore per le sue qualità stimolanti (2).

La radice d'oro era altrettanto apprezzata dai Vichinghi per la sua capacità di conferire forza e resistenza che la usavano anche per fermare il sanguinamento e per proteggere contro le infezioni. Gli imperatori cinesi la utilizzavano per curare un ampio spettro di disturbi. Anche nelle alte vette del Tibet, la rodiola era integrata nell'alimentazione quotidiana per aiutare l'adattamento all'alta quota, mentre in Siberia veniva impiegata per incrementare la resistenza alle temperature glaciali. Durante il periodo sovietico, la rodiola fu oggetto di studi approfonditi per le sue proprietà adattogene. I ricercatori sovietici erano interessati a scoprire come questa pianta potesse migliorare le prestazioni fisiche e mentali, soprattutto in condizioni estreme. Così, nel corso degli anni, la rodiola ha consolidato la sua fama come un potente alleato naturale per il benessere dell'uomo, una storia che continua ancora oggi nei flaconi degli integratori e nelle tazze di tisane in tutto il mondo.

Oggi, la rodiola è un popolare integratore alimentare adattogeno. Ricerche preliminari sembrano infatti confermare i benefici di questa pianta nell’aumentare l’energia, la resistenza allo stress e alla fatica, l’umore e le capacità cognitive. Inoltre, la rodiola può aiutare a gestire la depressione e l’ansia, e migliorare la funzione sessuale maschile. Da recenti studi emergono anche potenziali effetti anti-invecchiamento, anti-infiammatori e immunostimolanti (3). Gli estratti di Rhodiola rosea sembrano efficaci per migliorare la naturale resistenza del corpo agli stress psicofisici e per combattere la stanchezza e la depressione.

I principi attivi della rodiola rosea sono concentrati nella radice. La radice di rodiola contiene più di 140 principi attivi, inclusi glucosidi (tra cui rosavina e salidroside), acidi organici (come caffeico, gallico e clorogenico), tannini (catechine e proantocianidine), flavonoidi e polifenoli.

I 3 principi attivi più importanti includono (3):

• salidroside (noto anche come rodioloside): è considerato il principio attivo più importate della rodiola;
• rosavina: che condivide molte proprietà con il salidroside;
• tirosolo: un antiossidante.

PROPRIETÀ E BENEFICI
La rodiola si distingue per una serie di proprietà che ne fanno un alleato fondamentale per il benessere dell'organismo. Ecco un elenco delle sue principali virtù:

• Adattogena: la rodiola è celebre per la sua capacità di aumentare le resistenze dell'organismo allo stress psicofisico, contribuendo a ridurre il senso di fatica e stanchezza.
• Antiossidante: i suoi estratti sono ricchi di sostanze come flavonoidi e acidi organici che contrastano l'azione dei radicali liberi.
• Cardioprotettiva: offre protezione al cuore, aiutando a preservarne la salute e la funzionalità.
• Tonica: contribuisce a migliorare l'efficienza fisica e mentale, favorendo un incremento generale della vitalità.
• Immunostimolante: supporta il sistema immunitario, potenziando le difese naturali del corpo.
• Antidepressiva: ha un lieve effetto antidepressivo grazie all'influenza sui livelli di monoamine cerebrali.
• Ansiolitica: aiuta a controllare i sintomi legati all'ansia e alla fame ansiosa.
• Stimolante sul Sistema Nervoso Centrale (SNC): migliora l'attenzione e la concentrazione, sostenendo le performance intellettuali.
• Nootropa: incrementa le capacità cognitive, favorendo memoria e apprendimento.
• Antifatica: è utile nel migliorare la resistenza alla fatica fisica e mentale.

ANSIA E STRESS
Due studi hanno indagato la sua azione sulla depressione. Il primo è stato pubblicato nel 2010 (4) e ha concluso che la Rhodiola "è un'erba adattogena che può essere particolarmente utile nel trattamento della depressione astenica o letargica, e può essere combinata con gli antidepressivi convenzionali per alleviare alcuni dei loro comuni effetti collaterali". Un secondo studio, pubblicato nel 2007(5) in Armenia, valuta l'efficacia della Rhodiola nell'alleviare la depressione da lieve a moderata. Ha concluso che "l'estratto standardizzato SHR-5 [estratti di Rhodiola] mostra una potenza antidepressiva in pazienti con depressione da lieve a moderata quando somministrato a dosi di 340 o 680 mg/giorno per un periodo di 6 settimane".

Secondo una revisione del 2012, la rodiola può essere un valido aiuto per la stanchezza fisica e mentale. Uno studio su 101 persone con problemi di stress ha valutato gli effetti di 400 mg al giorno di un estratto di rodiola, assunti per 4 settimane. Gli Autori hanno osservato miglioramenti significativi nei sintomi dello stress, come stanchezza, spossatezza e ansia, dopo soli 3 giorni 9. Dopo 4 settimane, tutti i partecipanti erano notevolmente migliorati.

È stato anche dimostrato che la Rodiola migliora i sintomi del burnout (sindrome dell’esaurimento da lavoro), che può verificarsi a causa di uno stress lavorativo elevato e cronico. In uno studio su 118 persone con burnout correlato allo stress, 400 mg di estratto di rodiola al giorno per 12 settimane hanno iniziato a produrre miglioramenti già dopo una settimana (6). I miglioramenti sono proseguiti fino alla conclusione dello studio dopo 12 settimane.

STANCHEZZA E FATICA
Gli estratti di Rhodiola rosea agiscono come adattogeni aumentando la resistenza aspecifica a stress fisici, chimici e biologici. In un paio di studi sull’uomo, la rodiola ha migliorato l’affaticamento mentale negli studenti universitari e nei giovani medici (vedi oltre).

Uno studio ha valutato gli effetti di 576 mg di rodiola al giorno, assunti per 4 settimane da 60 persone con affaticamento correlato allo stress. Rispetto al placebo, la rodiola è risultata efficace nel ridurre i livelli di affaticamento e migliorare l’attenzione (7).

FUNZIONI COGNITIVE, PRESTAZIONI INTELLETTUALI
Il potere adattogeno della Rhodiola la rende anche una pianta preziosa per ottimizzare le funzioni cognitive, che possono essere influenzate durante un periodo di stress o di superlavoro. Diversi studi hanno utilizzato estratti di Rhodiola (SHR-5) per osservare il suo effetto stimolante in un contesto di stress e fatica.

Il primo, risalente al 2000 (8) , ha cercato di studiare l'effetto stimolante della Rhodiola sugli studenti durante i periodi d'esame. La sua conclusione generale è stata che "il farmaco in studio ha dato risultati significativi rispetto al gruppo placebo". Un altro studio condotto nel 2008 in Svezia (9) conferma questo effetto su pazienti esausti che soffrono di sindrome da fatica: "Si conclude che la somministrazione ripetuta di estratto di R. ROSEA SHR-5 esercita un effetto anti-fatica che aumenta le prestazioni mentali, in particolare la capacità di concentrazione, e diminuisce la risposta del cortisolo allo stress da veglia".

UMORE E DEPRESSIONE
La rodiola può sostenere l’umore e migliorare molti sintomi della depressione. Similmente agli antidepressivi, con i quali può agire sinergicamente, la rodiola sembra aumentare i livelli di alcuni neurotrasmettitori che governano l’umore e le emozioni. Uno studio RCT ha riportato che estratti di rodiola, al dosaggio di 340 e 680 mg/die per 6 settimane, hanno ridotto i sintomi depressivi, l’insonnia e l’instabilità emotiva in 89 persone con depressione lieve o moderata (10).

Entrambi i dosaggi (340 e 680 mg/die) hanno prodotto miglioramenti significativi nella depressione generale, nell’insonnia e nella stabilità emotiva, mentre solo la dose superiore ha migliorato l’autostima.
In un altro studio, l’associazione del farmaco antidepressivo sertralina con rodiola (600 mg/die) per un periodo di 12 settimane ha migliorato la qualità della vita e i sintomi clinici di pazienti con depressione da lieve a moderata, in misura superiore rispetto alla sola sertralina. Uno studio simile ha messo in confronto gli effetti della sertralina con quelli della rodiola. Sebbene entrambe abbiano ridotto i sintomi della depressione in maniera superiore al placebo, la sertralina ha avuto un effetto maggiore. In compenso, la rodiola ha prodotto meno effetti collaterali ed è stata meglio tollerata (11).

ESERCIZIO FISICO
Gli atleti e gli astronauti russi hanno tradizionalmente usato la rodiola per prevenire l’affaticamento e migliorare le prestazioni . In uno studio, l’assunzione acuta di un estratto di rodiola (200 mg, contenente il 3% di rosavina + 1% di salidroside) due ore prima di eseguire un test ciclistico, ha migliorato la prestazione atletica del 3%. Un gruppo di ricercatori italiani ha riscontrato che 4 settimane di integrazione con Rhodiola rosea possono ridurre i livelli di lattato e i biomarcatori di danni muscolari in risposta all’esercizio aerobico in atleti allenati. La rodiola potrebbe anche proteggere gli atleti dalle infezioni. In particolare, sappiamo che al termine di uno sforzo molto impegnativo, si apre una piccola finestra temporale in cui l’atleta risulta maggiormente suscettibile alle infezioni. In uno studio su maratoneti, gli atleti hanno assunto 600 mg al giorno di rodiola per un mese prima e per una settimana dopo la gara. I ricercatori hanno quindi prelevato campioni di sangue dai corridori e vi hanno introdotto virus. Nei corridori che avevano assunto Rhodiola, il virus è cresciuto e si è diffuso più lentamente rispetto al controllo.

FUNZIONE SESSUALE
La rodiola potrebbe avere un beneficio sulla funzione sessuale maschile, probabilmente grazie alle proprietà antidepressive e di sostegno all’umore. Uno studio ha scoperto che la rodiola migliorava tutti i sintomi nelle persone con burnout, inclusa la disfunzione sessuale. In un altro studio aperto, 26 uomini su 35 con disfunzione erettile e/o eiaculazione precoce hanno beneficiato di un miglioramento della funzione sessuale e di una normalizzazione del liquido prostatico, in seguito all’assunzione di 150-200 mg al giorno di rodiola per 3 mesi. In uno studio, la combinazione di rodiola con zinco, acido folico e biotina ha mostrato di migliorare il controllo dell’eiaculazione e la qualità della vita sessuale nei pazienti affetti da eiaculazione precoce (12).

DISTURBI MESTRUALI E DELLA FERTILITÀ
Una revisione molto completa pubblicata nell'American Botanical Council nel 2002, che riunisce un gran numero di studi condotti sulla Rhodiola (13), cita lavori sull'estratto di Rhodiola in donne che soffrono di amenorrea (perdita dei cicli mestruali) e di disturbi della fertilità. A quaranta donne con amenorrea è stata data la Rhodiola. rosea. In alcuni soggetti, il ciclo di trattamento è stato ripetuto da 2 a 4 volte. "Le mestruazioni normali sono state ripristinate in 25 donne, 11 delle quali sono rimaste incinte.

RODIOLA E MENOPAUSA
Anche durante la menopausa, quando molte donne possono sperimentare disturbi dell'umore, ansia e difficoltà nella concentrazione, la rodiola può offrire un contributo significativo. Aiutando a contrastare depressione lieve e astenia, questa pianta adattogena sostiene il benessere mentale e promuove il miglioramento delle capacità cognitive, inclusi memoria e concentrazione.

MANTENIMENTO DEL PESO CORPOREO
L'estratto di Rhodiola rosea è in grado di stimolare l'attività della lipasi, favorendo conseguentemente la mobilitazione dei grassi Tale proprietà è stata oggetto di alcuni interessanti studi volti a definire al meglio il ruolo che è possibile attribuire all'estratto secco ottenuto dalla radice di Rhodiola rosea nell'ambito di un programma mirato alla perdita od al mantenimento del peso corporeo.

RODIOLA E CUORE
E' ormai a tutti noto come lo stress costituisca uno dei principali fattori di rischio delle patologie cardiache e dell'apparato cardiovascolare. L'azione adattogena esercitata dall'estratto di Rhodiola rosea si esplica mediante la modulazione della risposta del cuore allo stress ed è dunque indirizzata alla protezione del tessuto cardiaco. Gli esatti meccanismi con i quali possa realizzarsi un'azione di questo tipo necessitano di un ulteriore approfondimento. Da alcune sperimentazioni condotte su animali sembra comunque che l'estratto di Rhodiola rosea possa contribuire alla prevenzione delle patologie cardiache probabilmente mediante un'azione di modulazione del rilascio di catecolamine e di corticoidi nella fase di risposta allo stress.

MODO D’USO
Le dosi normalmente suggerite vanno da 200 a 500mg di estratto di rodiola al giorno.
Gli estratti di alta qualità, come quelli utilizzati nella ricerca medica, contengono almeno il 3% di rosavine e l’1% di salidroside. Altre specie di Rhodiola, come R. crenulata, possono contenere una concentrazione molto più elevata di salidroside. Pertanto, l’estratto dovrebbe essere titolato in rosavina (minimo al 3%) e non in salidroside, in quanto questa sostanza non è specifica della Rhodiola rosea.

La somministrazione di rodiola andrebbe iniziata almeno 7 giorni prima del periodo in cui ci si aspetta un aumentato stress psicofisico. L’assunzione andrà quindi prolungata per tutta la durata dell’evento, fino a un paio di mesi.

EFFETTI COLLATERALI
La rodiola ha un ottimo profilo di sicurezza e rappresenta un rimedio fitoterapico sicuro, privo di effetti collaterali noti. Negli studi sull’uomo che hanno studiato la supplementazione di rodiola, non si sono registrati effetti collaterali clinicamente rilevanti associati al trattamento.

Considerato il meccanismo d’azione, la rodiola potrebbe provocare irritabilità e insonnia nei soggetti sensibili; inoltre, risulta teoricamente controindicata in pazienti con episodi maniacali.

Possono anche manifestarsi effetti additivi se la rodiola viene somministrata insieme ad altri rimedi adattogeni e/o stimolanti, o farmaci antidepressivi. La sicurezza d’uso della rodiola in gravidanza non è stata stabilita. In assenza di dati, a scopo cautelativo, è da ritenersi sconsigliata in gravidanza e allattamento.

Fonti: https://www.nutrimea.com/ e https://magazine.x115.it/

BIBLIOGRAFIA
1. Rosenroot (Rhodiola rosea): uso tradizionale, composizione chimica, farmacologia ed efficacia clinica (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20378318/)
2. Rodiola (https://www.nccih.nih.gov/health/rhodiola)
3. Rhodiola rosea L.: un'erba dalle proprietà antistress, antietà e immunostimolanti per la chemioprevenzione del cancro (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6208354/)
4. Iovieno N, Dalton ED, Fava M, Mischoulon D. Second-tier natural antidepressants: review and critique. J Affect Disord. 2011 May;130(3):343-57. doi: 10.1016/j.jad.2010.06.010. Epub 2010 Jun 26. PMID: 20579741.
5. Darbinyan V, Aslanyan G, Amroyan E, Gabrielyan E, Malmström C, Panossian A. Clinical trial of Rhodiola rosea L. extract SHR-5 in the treatment of mild to moderate depression. Nord J Psychiatry. 2007;61(5):343-8. doi: 10.1080/08039480701643290. Erratum in: Nord J Psychiatry. 2007;61(6):503. PMID: 17990195.
6. Studio clinico esplorativo multicentrico, in aperto, con estratto di Rhodiola rosea in pazienti affetti da sintomi di burnout (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5370380/)
7. Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli, sull'estratto standardizzato shr-5 delle radici di Rhodiola rosea nel trattamento di soggetti con affaticamento correlato allo stress (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19016404/)
8. Spasov AA, Wikman GK, Mandrikov VB, Mironova IA, Neumoin VV. A double-blind, placebo-controlled pilot study of the stimulating and adaptogenic effect of Rhodiola rosea SHR-5 extract on the fatigue of students caused by stress during an examination period with a repeated low-dose regimen. Phytomedicine. 2000 Apr;7(2):85-9. doi: 10.1016/S0944-7113(00)80078-1. PMID: 10839209.
9. Olsson EM, von Schéele B, Panossian AG. A randomised, double-blind, placebo-controlled, parallel-group study of the standardised extract shr-5 of the roots of Rhodiola rosea in the treatment of subjects with stress-related fatigue. Planta Med. 2009 Feb;75(2):105-12. doi: 10.1055/s-0028-1088346. Epub 2008 Nov
10. Studio clinico sull'estratto SHR-5 di Rhodiola rosea L. nel trattamento della depressione da lieve a moderata (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17990195/)
11. Rhodiola rosea contro sertralina per il disturbo depressivo maggiore: uno studio randomizzato controllato con placebo (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25837277/)
12. Rhodiola rosea, folic acid, zinc and biotin (EndEP®) is able to improve ejaculatory control in patients affected by lifelong premature ejaculation: Results from a phase I-II study (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5038509/)
13. Brown, R., Gerbarg, P., & Ramazanov, Z. (2006). Rhodiola rosea: A Phytomedicinal Overview.




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