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Comunicato Stampa

RUBÉN GALLO "MORTE ALL'AVANA" - In libreria dal 27 settembre 2023

Come in una road novel urbana, seguiamo Houssine e Gaby vagabondare per Parigi in cerca di un luogo tranquillo per seguire il loro amore


RUBÉN GALLO "MORTE ALL'AVANA" - In libreria dal 27 settembre 2023, Traduzione di Laura Putti.
Lui è un ragazzo di origine algerina, ha 28 anni e sta per sposarsi in Cabilia con un matrimonio arrangiato dalla famiglia. Lei di anni ne ha 46, è ebrea, indossa
scarpe con brillantini e si lascia trascinare in ristoranti turchi e cinesi, in tavole calde algerine e in caffè parigini con topi che si chiamano Jean-Louis. Fanno l’amore nei bagni di un bar di fronte la Gare du Nord, poi sul pianerottolo in un
palazzo del quartiere di Montreuil. Lei gli canta canzoni napoletane; lui, a suo modo, fa di tutto per non perderla. La ama, ma sposa un’altra.
C’è, e non c’è. Stanca delle continue assenze di Houssine, stanca di aspettarlo sempre, Gaby “E ora che ti sto raccontando tutto riuscirà infne a liberarsi di lui. Parigi è lì, a portata di mano. E «ospita, culla, lenisce». questo penso, povero Manuel, che ringraziava il marinaio e diceva se non era per lui starei ad annoiarmi in Spagna. Poverino, perché se non l’avessero tradito, se ne starebbe nel suo paese, annoiato, sì, ma almeno non lo avrebbero ammazzato”.

Ruben Gallo
messicano, scrittore e saggista, dal 2002 insegna letteratura all’università a Princeton, dove si occupa anche della storia culturale europea. Nel 2017 pubblica Conversación in Princeton, libro intervista con Mario Vargas Llosa, e nello stesso anno esce anche Teoría y práctica de La Habana, romanzo ambientato nella notte cubana. Gallo ha pubblicato saggi su Freud (è nel board dei consiglieri del Museo Freud a Vienna), sul movimento delle avanguardie in Messico, su Città del Messico, su Proust e, nel 2013, per Il Saggiatore è uscito Un Edipo stalinista.
Gallo vive tra New York, la Francia, il Messico e l’Avana. Da anni si interessa, come professore e come ricercatore, alla letteratura cubana della quale è uno dei massimi esperti.

Un corpo maschile carbonizzato è rinvenuto sul bordo della strada che conduce all’Aeroporto Internacional José Marti dell’Avana. Appartiene a Manuel Tomás Ricana, imprenditore edile spagnolo residente da anni nella capitale cubana e attivissimo turista sessuale. Il cadavere ha un pupazzo di pelouche in bocca e l’uomo è stato strangolato almeno dieci giorni prima.
Attorno a questa morte misteriosa si scatena il balletto degli omosessuali, dei marchettari, dei travestiti e, soprattutto, degli stranieri a caccia di ragazzi che popolano le notti sul Malecón, il famoso lungomare dell’Avana, e i bar e i cabaret gay nati nella capitale cubana ben prima della morte di Fidel Castro.
Un romanzo polifonico, suddiviso in capitoli brevi. Ognuno dei protagonisti ha il proprio racconto, la propria storia con la vittima. E il finale sarà più che una sorpresa.

DA SEGNALARE
L’Avana come non avete mai pensato che fosse. Un viaggio nell’ambiente della prostituzione maschile, divertente e colorato soltanto in apparenza. Ma in realtà una denuncia sociale e politica della complessa situazione cubana.


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