TURISMO
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San Zeno di Montagna, la meta ideale per gli appassionati di escursioni intorno al Garda

16/09/11

Da San Zeno di Montagna al Monte Belpo - Da Prada a Naole

Se amate passeggiare all'aria aperta, fare escursioni in mountain bike o a cavallo, è probabile che questo piccolo comune, situato sulla sponda est del Garda, rappresenti la vostra meta ideale. San Zeno di Montagna vi offre l'opportunità di percorrere bellissimi sentieri fiancheggiati da boschi di castagni, inerpicarvi verso le cime del Monte Baldo, oppure scendere fino alle rive del Lago, contemplando panorami splendidi. Una rete di percorsi lunga circa 45 chilometri, collega tutte le contrade e le frazioni del comune, essendo adatti sia per i principianti che per i professionisti, ognuno potrà trovare facilmente quello più opportuno alle proprie esigenze.

Da San Zeno di Montagna al Monte Belpo

Il primo itinerario che vi proponiamo (facile) parte da una carrozzabile che si trova nelle vicinanze della chiesa del paese e conduce a Lumini. Terminate due rampe impegnative si continua lungo la strada principale e dopo essersi lasciati alle spalle un chiosco ed un'area attrezzata per il pic-nic si entra in un bosco, dal quale si esce per arrivare ad un piccolo incrocio sulla destra, con una strada sterrata all'altezza di un bar-ristorante, nella zona di Sperane. Si percorre una strada di campagna per poche decine di metri, dopodiché si svolta a destra in una stradina a fondo erboso, chiusa da un piccolo cancello di ferro. Procedendo, il panorama si apre sul Lago ed in breve la strada conduce all'interno di una pineta. Ad una biforcazione, appena usciti dal bosco, si mantiene la sinistra e si riprende la salita, che termina nei pressi di un pannello metallico sotto la cima del Monte Belpo.

Da Prada a Naole (medio 6h)
Non appena giunti nel paese di Prada si prende una piccola carrozzabile e si seguono le indicazioni per Naole. Dopo circa 4 chilometri di salita ci si trova in un pianoro chiamato Due Pozze. Percorsi 500 metri su un fondo sconnesso si arriva ad un bivio dove ci si mantiene sulla destra, ignorando la carrozzabile chiusa da una sbarra (lungo la quale si tornerà al punto di partenza). Si continua in direzione nord, lasciandosi progressivamente alle spalle la faggeta, giunti ad un altro incrocio si gira a destra. Terminata una salita molto ripida si arriva in breve al Forte di Naole. Aggirando il forte dal versante sud e continuando sul lato ovest, si procede su un sentiero poco visibile che porta alla Bocchetta di Naole. Da qui si continuerà in direzione nord, seguendo i cartelli per i rifugi Chierego e Telegrafo. Giunti in cima alla cresta, si percorre un breve tratto in discesa per arrivare alla carrareccia abbandonata precedentemente, che adesso si ripercorre per raggiungere il termine della seggiovia di Costabella a Baita dei Fiori. Ripresa la salita si continua lungo un ripido sentiero che porta al rifugio Chierego. Da qui ha inizio il ritorno.
Si svolta a sinistra per tornare alla Baita dei Fiori, da qui si costeggia la seggiovia per arrivare alla stazione intermedia, ovvero il Rifugio Mondini. Si procede scendendo in direzione sud, restando inizialmente su un costone, per poi arrivare ad una vasca dove si ritrova la segnaletica bianco-rossa ed entrare nella faggeta. Un'ultima salita conduce a due incroci nelle vicinanze dei Baiti di Ortigara. Si mantiene la destra e si scende nella faggeta di Ortigara, fino a che si arriva ad un incrocio con la carrozzabile percorsa all'andata, che, presa in discesa, riconduce alle Due Pozze. Proseguendo lungo la strada utilizzata all'inizio del percorso, si ritorna al paese di Prada.

Caterina Pomini



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