Se i medici sbagliano l’intervento mi devono risarcire?
Quando ci ricoveriamo in ospedale non facciamo altro che stipulare con la struttura un contratto da cui derivano obblighi sia per noi sia per i sanitari.
L’accettazione del paziente in ospedale, ai fini del ricovero, comporta la conclusione di un contratto.
Ciò significa che se i medici sbagliano l’intervento, devono risarcire il paziente perché, in sostanza, non rispettano l’accordo.
Al paziente danneggiato basterà provare l’esistenza del contratto e di essersi ammalato (o aggravato) a causa del comportamento inadempiente dell’ospedale.
Da parte sua, la struttura sanitaria deve dimostrare o di aver agito secondo le regole o che non è stato suo comportamento – per quanto sbagliato – a provocare il danno.
Lo ha stabilito il Tribunale di Latina con sent. n. 632 del 22.03.2017.
Cosa fare per essere risarciti?
. il paziente che fa causa all’ospedale deve provare il contratto e l’inadempimento del sanitario, cioè l’aggravamento della situazione patologica o l’insorgenza di nuove patologie per effetto dell’intervento;
. il medico e/o l’ente ospedaliero, invece, devono dimostrare che la prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che eventuali peggioramenti siano stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile, cioè a causa dell’intervento di un fattore estraneo e non ricollegabile al suo operato.
Fonte: https://www.laleggepertutti.it/159385_se-i-medici-sbagliano-lintervento-mi-devono-risarcire
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