ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

T.i. assotir chiama l'autotrasporto all'unita' su applicazione dei costi minimi e rispetto dei tempi di pagamento

23/02/12

L'appello di Anna Vita Manigrasso e Donati ai Presidenti delle Associazioni dell'autotrasporto. In questo momento sarebbe essenziale che la categoria riuscisse ad esprimere il massimo livello di unità e di consapevolezza circa le questioni fondamentali su cui concentrare la propria iniziativa sindacale. Purtroppo di tale consapevolezza e di questo spirito unitario finora non è stato dato vedere alcun reale segnale ed anzi forte è il rischio che le frantumazioni della rappresentanza continuino a crescere, favorendo il processo di marginalizzazione politica della categoria.

Il Consiglio Direttivo Nazionale di TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR ha esaminato la situazione che si è determinata dopo la decisione di UNATRAS di sospendere la preannunciata iniziativa di Fermo nazionale e la scelta di Trasporto Unito di preoseguire da solo nella effettazione della protesta.

Nonostante l'ambiguità che ha caratterizzato molta parte della mobilitazione, è indubbio che essa ha mostrato, in modo che per molti si è persino rivelato inaspettato, il grado di esasperazione della categoria e - contemporaneamente - il rischio che, ove a tale esasperazione non sia dato un chiaro sbocco politico-sindacale - potrebbe determinarsi un ulteriore indebolimento complessivo dell'autotrasporto italiano nella sua capacità di incidere sui processi politici ed economici in atto nel Paese.

Tanto più in un quadro del tutto singolare come quello rappresentato dalla costituzione e dall'azione di un Governo che rappresenta, esso stesso, una sorta di "anomalia" nella normale dialettica politico-parlamentare.

In questo quadro il Consiglio Direttivo ha ritenuto di dover rilanciare con forza la richiesta di unità del mondo associativo intorno a quei pochi ed essenziali temi che appaiono decisivi per la stessa sopravvivenza del sistema delle imprese che ha fino ad ora, quotidianamente, assicurato la movimentazione delle merci in Italia e il flusso delle esportazioni italiane verso l'estero.

Sulla base di ciò, Anna Vita MANIGRASSO, Presidente nazionale di T.I. ASSOTIR e Claudio DONATI, Segretario Generale dell'Associazione, hanno indirizzato la seguente lettera ai Presidenti di tutte le Associazioni dell'autotrasporto presenti nella Consulta Generale per l'autotrasporto e la logistica, con l'auspicio che essa possa contribuire ad una nuova fase di unità della categoria:




Roma, 20 febbraio 2012



Ai Presidenti delle
Associazioni delle Imprese di autotrasporto presenti nella Consulta Generale per l’autotrasporto e la logistica.



Oggetto: Situazione del settore. Invito all’unità di azione.



Egregi signori,

l’autotrasporto italiano vive oggi uno dei momenti più gravi della sua pur tribolata storia.

L’effetto congiunto della crisi economica internazionale e della recessione che coinvolge il nostro Paese si somma alle debolezze strutturali ed alla debolezza politica di cui l’autotrasporto soffre ormai da decenni.

La stretta creditizia e l’aumento senza freni dei fattori di produzione del servizio di trasporto rappresentano, in questo quadro, ulteriori elementi dirompenti che rischiano di costringere un sempre più grande numero di imprese a uscire da mercato o a rischiare di rimanervi senza alcuna reale certezza circa le possibilità di superare una crisi sulla cui durata nessuno può mostrarsi ottimista.

Proprio in questo momento sarebbe essenziale che la categoria riuscisse ad esprimere un livello di unità e di consapevolezza circa le questioni fondamentali su cui concentrare la propria iniziativa sindacale.

Purtroppo di tale consapevolezza e di questo spirito unitario finora non è stato dato vedere alcun reale segnale ed anzi forte è il rischio che le frantumazioni della rappresentanza continuino a crescere, favorendo il processo di marginalizzazione politica della categoria, stretta tra le spinte – entrambe, a nostro avviso, perdenti – della rivolta senza un reale disegno di cambiamento e della subalterna accettazione delle “compatibilità” politiche definite da altri senza alcuna verifica di cime tali compatibilità impattino con gli equilibri delle imprese.

La nostra Associazione ha con ostinazione ricercato, in questi mesi, di proporre terreni comuni di iniziativa ed obiettivi minimi su cui far convergere tutti i trasportatori che, con i propri camion, assicurano quotidianamente l’approvvigionamento delle industrie e degli esercizi commerciali piccoli e grandi sparsi nella penisola, come pure il mantenimento del flusso di merci destinate all’esportazione.

Ci guida il convincimento che, in questa situazione di crisi, non basteranno a salvaguardare gli interessi di chi pretendiamo di rappresentare, il fatto di poter vantare una più o meno lunga “anzianità” di presenza negli organismi di rappresentanza istituzionale del settore.

La stessa vicenda più generale del Paese ci dovrebbe aiutare a comprendere che non basta possedere più o meno voti, quando a entrare in crisi è il meccanismo stesso su cui per anni si è basata la costruzione delle maggioranze di “governo” del settore.

Di fronte alla crisi abbiamo bisogno tutti di riscoprire le ragioni dell’unità e del comune interesse a salvaguardare gli interessi di base delle imprese che rappresentiamo.

Soprattutto nei confronti di quanti hanno pensato e continuano a ritenere possibile che a pagare per tutti siano coloro ai quali si richiede la concreta effettuazione dei servizi di trasporto,evitando di mettere in discussione i margini che su tali servizi tanto la committenza, quanto, soprattutto, l’e innumerevoli forme di intermediazione, continuano a lucrare.

La introduzione dei costi minimi di sicurezza, come ci si poteva attendere, non è stata affatto metabolizzata da una committenza che ad essa pensa di poter continuare ad opporsi in via giurisdizionale, non riuscendo a piegare alle sua ragioni la politica.

Ma non è diventata neppure l’occasione per una modifica radicale del modo di agire di una burocrazia che - a differenza di come si stanno muovendo persino altre branche dell’amministrazione, ad iniziare da quella fiscale - continua a ritenere possibile affidarsi unicamente a illusori ed occasionali controlli a posteriori.

Rinunciando così a dettare regole del gioco che impongano, a chi si serve del trasporto, di dimostrare che, nel farlo, rispetterà tutte le norme che salvaguardano la sicurezza della circolazione, la dignità e la salute degli operatori e gli equilibri economici di base delle imprese esecutrici.

La nostra proposta del D.U.R.T. - ovvero di un meccanismo che costringa il committente a dimostrare la propria correttezza ed il rispetto dei livelli minimi di sicurezza, così come, in quasi tutti i settori produttivi, si fa, da anni, con il documento che attesta la regolarità del’impiego della manodopera - voleva spostare l’attenzione dal comportamento del soggetto debole dello scambio economico che si consuma nel contratto di autotrasporto, alle pretese di chi, in tale scambio, rappresenta la parte forte e decisiva: il committente, quale che sia la sua natura e il suo ruolo nella filiera logistica.

Abbiamo preso atto con interesse che anche altri – da ultimo il Presidente della FIAP – hanno avanzato proposte assai simili alle nostre e comunque facilmente riunificabili in un progetto comune.

Siamo fiduciosi che la sensazione che occorra spostare l’attenzione del Governo e della Pubblica Amministrazione sul comportamento delle diverse committenze, sia più diffusa di quanto appaia.

Ci conforta in ciò il convincimento che ormai sia chiaro che in un processo di selezione affidato unicamente al mercato, non sarebbero certo i migliori a prevalere e, anzi, assai forte sarebbe il rischio di lasciare il campo libero alle scorrerie di una criminalità organizzata che ha da tempo intuito le potenzialità di un settore in cui si movimentino elevatissimi quantità di denaro e in cui prevalga la legge del più forte piuttosto che non la forza della legge.

Non bastasse quanto fino ad ora illustrato, sentiamo sempre più forte la richiesta, da parte degli imprenditori, di trovare una soluzione a quella che rischia di divenire un’emergenza persino più grave che non la definizione e il concreto rispetto del costo minimo di sicurezza.

Ci riferiamo al drammatico allungarsi dei tempi di pagamento e del sempre più forte rischio che le prestazioni di trasporto eseguite non vengano ad essere retribuite a causa del dilagare di una crisi che colpisce, a macchia d’olio, l’apparato industriale italiano.

Tale situazione, cui occorre ricercare soluzioni che vadano oltre le stesse norme di salvaguardia contenute nella legge 133/08, finisce per divenire, tra l’altro, anche un ben comodo alibi per quanti – e non sono pochi - approfittano della crisi per lucrare vantaggi finanziari significativi allungando a dismisura i tempi di pagamento o aumentando innaturalmente i prezzi dei prodotti, dandone la colpa ad un inesistente lievitare dei costi del trasporto.

Iniziative per limitare i guasti derivanti dall’allungamento patologico dei tempi di pagamento e per introdurre meccanismi di dissuasione preventiva dei comportamenti elusivi delle norme sui costi minimi di sicurezza, ci sembra, quindi, possa no rappresentare i temi intorno ai quali, senza rivendicare primazie, può essere ricostruita una solida ed effettiva unità dell’autotrasporto italiano e delle sue rappresentanze.

Per parte nostra questi sono i temi su cui, ancora una volta, vi invitiamo a ragionare insieme, per fornire ai nostri rappresentati ed all’intera economia italiana un segnale di maturità e di forza dell’autotrasporto italiano.

Siamo certi che vorrete cogliere lo spirito unitario che ci muove e che vogliate rendervi disponibili a momenti di incontro che abbiano l’obiettivo di ricostruire quell’unità che rappresenta il maggiore e più nobile servizio che possiamo, tutti noi, rendere oggi all’autotrasporto italiano.

In questo spirito, vi confermiamo la nostra disponibilità e attendiamo, con fiducia, un Vostro cortese cenno di riscontro.



Anna Vita MANIGRASSO
Claudio DONATI

Presidente Nazionale
Segretario Generale






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