AZIENDALI
Comunicato Stampa

Terna, progetto Hypergrid e rinnovabili i pilastri del Piano di Sviluppo 2023

14/04/23 Nazionale

Terna, con il Piano di Sviluppo 2023 nuovo impulso alla transizione e all’ammodernamento delle infrastrutture.

FotoIl Piano di Terna include oltre 30 progetti infrastrutturali. Spazio all’innovativa rete “Hypergrid” che andrà ad ammodernare cinque dorsali.

Terna: con rete Hypergrid pronti a raddoppiare la capacità di scambio

Abilitare la transizione energetica del Paese e conseguire gli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”. È con queste premesse che Terna ha lanciato lo scorso 15 marzo il suo nuovo Piano di Sviluppo decennale. Rispetto alla precedente edizione, il Gruppo mette sul piatto investimenti per 21 miliardi di euro, il 17% in più. Oltre metà delle risorse, 11 miliardi, è destinata all’ammodernamento di cinque elettrodotti già esistenti sulle dorsali tirrenica e adriatica e verso le isole attraverso la realizzazione di “Hypergrid”, l’innovativa rete in grado di sfruttare la corrente continua in alta tensione (HVDC). Un upgrade che, attraverso anche nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV, consentirà a Terna di raddoppiare la capacità di scambio tra le zone di mercato, arrivando così a superare i 30 GW. Le nuove dorsali rientrano nelle oltre 30 opere infrastrutturali confermate dal Piano e che andranno a migliorare l’efficienza e la sicurezza energetica del Paese grazie ad una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.

Terna, le opere strategiche

Oltre al completamento di opere strategiche come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, che concorreranno a rafforzare le dorsali Nord-Sud del Paese, e alla conferma di progetti come Sa.Co.I.3, con il nuovo Piano Terna rinnova il suo impegno anche sul fronte delle interconnessioni estere. Al momento la società è impegnata nella realizzazione del nuovo collegamento con la Tunisia. Proprio lo scorso dicembre il MASE ha avviato il procedimento autorizzativo per l’interconnessione sottomarina da 600 MW che collegherà Europa ed Africa. Un progetto da 850 milioni di euro, il primo tra uno Stato membro e uno Stato terzo a ricevere il finanziamento dall’UE tramite il fondo “Connecting europe facility (Cef)”. Il cavo dalla Tunisia di Terna apre uno scenario internazionale mai immaginato prima, tanto che questo progetto è finanziato in quota parte dall'Ue. L'Algeria potrà essere collegata tecnicamente all'Italia, così come potrà esserlo l'Egitto, attraverso un elettrodotto molto lungo che è stato già ipotizzato per la Grecia. A stretto giro è infatti prevista la consultazione pubblica per il nuovo cavo sottomarino da 500 MW che, grazie ad un investimento di 750 milioni di euro, raddoppierà la capacità di scambio tra i due Paesi. A questo si aggiungono i nuovi collegamenti con Francia, Svizzera e Austria. Investimenti che, a fronte delle potenzialità del Paese sulle rinnovabili, andranno a rinforzare il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
pressreleaself
Responsabile account:
Gianni Resto (Manager)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere