Tetti ventilati
I tetti ventilati hanno preso il posto dei tetti tradizionali. Quali sono i vantaggi di un tetto ventilato ? Quanto costa un tetto ventilato?
I tetti ventilati tra i tetti residenziali.
Il tetto ventilato tra le diverse tipologie di tetti residenziali, è una delle più importanti.
Si contraddistingue per l’intercapedine di ventilazione, la cui funzione è
quella di migliorare le caratteristiche termo-igrometriche di cui gode l’ambiente sottostante.
Grazie alla sua presenza è possibile evitare sia la condensa nel periodo invernale che un eccessivo caldo nei mesi estivi.
L’intercapedine di ventilazione e sua utilità.
In base a quanto definito dalla norma UNI 9460, un’intercapedine di ventilazione nei tetti residenziali dovrebbe essere obbligatoria in fase di costruzione nei modelli realizzati a falde, nei tetti con struttura in cemento armato o con la struttura in legno; questo proprio per garantire le caratteristiche termo-igrometriche.
L’isolamento termico ottenuto in una copertura correttamente ventilata si traduce in risparmio energetico.
Anche il colmo del tetto ventilato deve essere installato in modo adeguato, in quanto se la tipologia del nostro tetto in legno è quella ventilata ma il colmo non ha la possibilità di far uscire l’aria il nostro tetto ventilato non ha nessun valore.
Come vengono realizzati i tetti ventilati: gli interventi necessari.
Per quanto riguarda la realizzazione di tetti ventilati, l’operazione non risulta eccessivamente complessa; questa tipologia di tetti residenziali non richiede, infatti, il rifacimento dell’intera struttura, rende necessari solo interventi su una piccola parte.
In pratica, la struttura è ottenibile semplicemente sovrapponendo strati composti da materiali diversi, installati secondo la stratigrafia progettata.
La composizione della struttura portante nei tetti ventilati.
Gli strati da impiegare per i tetti residenziali realizzati con tetto ventilato, sono costituiti da una struttura portante, da una barriera al vapore, da un pannello termoisolante, da una guaina di tenuta all’aria e all’acqua, un listello che abbia lo spessore dell’intercapedine della ventilazione desiderata, un successivo listello porta tegola, e un manto di copertura.
Proprio tra quest’ultimo e la guaina deve essere posto lo strato di ventilazione.
Le tecniche più impiegate nei tetti ventilati.
In tema di tecniche di realizzazione, per questa tipologia di tetti residenziali vengono utilizzate tecniche piuttosto tradizionali, come quella che prevede elementi quali tegole, coppi oppure embrici, da agganciare ad un’orditura forata, assicurando una perfetta ventilazione sottotegola.
L’intercapedine di aria svolge un ruolo fondamentale nel migliorare le condizioni interne.
I vantaggi dei tetti ventilati nel periodo estivo.
Scegliendo tra i diversi tetti residenziali i tetti ventilati, nel periodo estivo permettono di evitare la formazione di una cappa di calore sotto al manto di copertura; questo potrà avvenire grazie ai moti convettivi.
Le radiazioni solari porteranno allo sviluppo delle correnti ascensionali, che sono in grado di portare l’aria calda a fuoriuscire dal colmo; l’aria fresca, invece, potrà entrare dalle aperture poste sulla gronda.
Come conseguenza si avrà una riduzione del calore nell’ambiente sottostante.
L’efficienza dei tetti ventilati nei mesi invernali.
Allo stesso modo il miglioramento garantito agli ambienti interni dai tetti residenziali ventilati è evidente anche in inverno.
In questo caso viene impedito il ristagno dell’umidità, che può dar luogo a condensa, a sua volta in grado di causare dei danni allo strato isolante e alle stesse strutture portanti. Inoltre, si avrà anche una migliore distribuzione dell’aria all’interno degli ambienti.
L’importanza dello spessore dell’intercapedine.
Passando a considerare lo spessore dell’intercapedine, deve essere sottolineato come questo viene influenzato dalle caratteristiche tecniche degli stessi tetti ventilati.
Ad esempio, determinanti risultano il tipo di copertura, la pendenza (e la lunghezza) della falda e le condizioni atmosferiche.
È importante che in questa tipologia di tetti residenziali non siano presenti elementi che possano limitare il flusso ascensionale di aria calda (come le listellature trasversali).
Si considera buona una camera di ventilazione tra gli 8/12 cm di spessore permettendo all’aria per mezzo dei moti conduttivi di fuoriuscire dal colmo, ad una velocità compresa tra i 06/09 metri al secondo.
Il posizionamento ideale delle prese d’aria nei tetti ventilati.
Per quanto riguarda le prese d’aria nei tetti residenziali è importante che queste vengano posizionate nei settori in cui il flusso risulti orientato dall’interno verso la parte esterna, e dal basso verso l’alto nel tetto in legno ventilato.
In questo modo verranno evitate pericolose infiltrazioni d’acqua che, soprattutto nel lungo periodo, potrebbero causare importanti danni alla struttura.
I vantaggi menzionati spiegano perchè sempre più persone, nel rifare il tetto di casa propria chiedano l’installazione di una copertura ventilata.
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