SPORT
Comunicato Stampa

Trasaghis: non si spegne il ricordo del campione di ciclismo Ottavio Bottecchia

25/08/10

Una commemorazione davanti al cippo di Peonis ricorda le imprese sportive del campione e ribadisce che la sua morte non fu dovuta a un'aggressione

Ottavio Bottecchia fu il primo italiano capace di vincere due Tour de France, nel 1924 e nel 1925. Poi, il 3 giugno 1927, durante un allenamento, una caduta nei pressi di Peonis di Trasaghis (Udine), il ricovero nell'ospedale di Gemona e quindi la morte, sopravvenuta il 15 giugno. Una morte che, qualche decennio dopo, si ammantò di giallo, giacché furono parecchie le voci che attribuirono quel decesso a un'aggressione (ora da parte di un contadino, ora per motivi politici, ora per motivazioni legate all'opera della malavita). A Trasaghis si è operato per cercare di tramandare la memoria delle imprese sportive di Bottecchia e, parallelamente, per tentare di chiarire le effettive circostanze di quella morte.
Il Comune di Trasaghis, infatti, dal 1974, tutti gli anni ha sempre ricordato Ottavio Bottecchia, il leggendario campione, davanti al cippo di Peonis che ne ricorda le gesta. Giova ricordare che il primo cippo fu realizzato dall’associazione sportiva di Osoppo già nel 1927, anno della morte, ristrutturato dal Comune di Trasaghis nel 1953. Proprio in occasione del 50º anniversario della prima vittoria italiana al Tour de France nel 1974 fu inserita la bici stilizzata e con una grande manifestazione sportiva organizzata dai Comuni di Trasaghis e Colle Umberto fu ricordato l’avvenimento. Grazie anche all’impulso del poeta carnico Giorgio Deotto, tutti gli anni il 15 giugno davanti al monumento è ricordato il grande campione. Numerose sono state le corse ciclistiche organizzate dai due Comuni per ricordare il leggendario ciclista, sia con partenza da Peonis sia da Colle Umberto. Nel 2004 il Comune di Trasaghis, con il Centro di Documentazione sul Territorio, ha pubblicato un volume: "Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis" in cui, oltre alla biografia di Bottecchia, sono minuziosamente analizzate e confrontate con i documenti le diverse versioni sulle cause della morte, per arrivare a conclusioni che escludono qualsiasi forma di aggressione. Il Comune di Trasaghis inoltre ha dedicato a Bottecchia la strada provinciale che il corridore abitualmente percorreva nei suoi allenamenti che va dal bivio di Avasinis, attraversa Peonis per giungere al confine con il comune di Forgaria nel Friuli in direzione di Cornino. Anche quest’anno, davanti al monumento, ha avuto luogo la cerimonia per ricordare l’83º anniversario della morte di Ottavio Bottecchia. Era presente una delegazione del Comune di Colle Umberto (Treviso) dove Bottecchia era nato nel 1894 nella frazione di San Martino, guidata dal sindaco. Con essa sono intervenuti anche i rappresentanti del gruppo ciclistico Ottavio Bottecchia intitolato al campione, che ha come colore sociale la maglia gialla simbolo del Tour de France ed un gruppo di bersaglieri (il corpo nel quale Bottecchia venne insignito di una medaglia di bronzo per il valore dimostrato nel corso della prima guerra mondiale).
Nel corso della suggestiva commemorazione sono intervenuti il sindaco di Trasaghis Augusto Picco, quello di Colle Umberto Giuseppe Donadel, il poeta Giorgio Deotto, il prof. Faustino Anzil in rappresentanza dell'associazione Atleti Olimpici, il Presidente dell'Ass. Ciclismo “Glorie del Triveneto” Sez. Friuli Dino Borgobello, l'ex sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro e il curatore della monografia su Bottecchia: il filo comune degli interventi è stato rappresentato dall'esigenza di far conoscere sempre di più la figura sportiva ed umana di Ottavio Bottecchia. Presenti anche Nevio Cipriani dell’Ass. UDACE, Giovanni Principi Presidente Sez. Bersaglieri di Spilimbergo, Viedo e Pierpaolo Lupieri e una delegazione di amatori del ciclismo giunta da Cesena. Intanto la pubblicazione "Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis" continua a essere richiesta da tutta Italia tra gli appassionati di ciclismo.












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