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Trasformare oro vecchio in contanti senza uscire di casa? Oggi si può

13/05/09

Grazie ad una legge del 2000 è oggi possibile liberarsi dell'oro usato e trasformare vecchi oggetti del prezioso metallo in denaro contante.

In questi tempi di crisi, sono sempre più numerosi i cartelli "compro oro" esposti dalle gioiellerie in tutto il paese. La quotazione sta intorno ai 13-14 euro al grammo, meno della metà di quella ufficiale, ma si deve tenere in considerazione il fatto che, generalmente, l'oro dei gioielli è unito in lega con altri metalli come l'argento, il rame o lo zinco, ed è per questa ragione che ha una valutazione inferiore. L'oro a 18 carati, ad esempio, contiene il prezioso metallo al 75%, mentre quello a 24 carati arriva fino al 99,9%: maggiore la purezza, maggiore il valore. Sono molti gli italiani che hanno degli ori di cui si libererebbero volentieri, anche perché spesso si tratta di oggetti che non utilizzano e che con il tempo possono rompersi, rendendo necessarie costose riparazioni. Grazie alla liberalizzazione introdotta dalla Legge n° 7 del 2000 oggi è possibile venderlo e recuperare un po' di contante, che di questi tempi, per buona parte degli italiani, non è affatto disdegnabile.
Certamente recarsi in un'oreficeria per liberarsi dei gioielli di famiglia può dare l'impressione di - o, a seconda dei casi, denunciare - una situazione non rosea nei conti familiari e risultare di conseguenza imbarazzante, anche perché è necessario esibire un documento personale per poter finalizzare l'operazione. La tecnologia, però, viene in soccorso anche in questa circostanza, in quanto oggi esistono società specializzate che operano online ed acquistano l'oro usato a distanza, consentendo a chiunque di completare la transazione in modo rapido ed in piena riservatezza.
In primo luogo si deve pesare l'oro che si intende vendere, avendo cura di leggere attentamente le istruzioni risportate nel sito dell'operatore. Solitamente è possibile vendere gioielli, leghe dentali, monete ed ogni altro oggetto in oro di cui non sia proibita la vendita per qualche ragione. Una volta determinato il peso dell'oro è possibile calcolare un preventivo di massima grazie ad un tool solitamente predisposto dai vari operatori sui rispettivi siti, e successivamente si può procedere con la consegna degli oggetti. La legge prevede che l'acquirente presenti un documento di identità all'operatore, che procede alla verifica degli oggetti forniti e provvede alla loro effettiva valutazione. L'oro oggetto della cessione deve comunque restare in deposito per 10 giorni, durante i quali gli organi di controllo possono svolgere il proprio lavoro. Può accadere che il pagamento giunga solo allo scadere di questo termine - in ragione del deposito - ma non è detto: esistono anche operatori che promettono di valutare gli oggetti forniti entro 24 ore e di procedere al pagamento subito dopo le varie verifiche e le azioni conseguenti (verifica della sua qualità, scarto di tutto ciò che non è oro etc...). Per quanto riguarda le modalità di pagamento - sempre nel caso di vendita a distanza attraverso uno dei servizi online disponibili - lo strumento preferito è il bonifico bancario, che rende l'operazione del tutto trasparente, ma non mancano operatori che offrono la possibilità di conferire la somma di denaro a mezzo assegno, con ricarica postepay o, ancora, con Paypal e vaglia postale.
E se uno ci ripensa? Nessun problema: esistono operatori, come ad esempio CashGold, che consentono di richiedere indietro il proprio oro nel termine di 10 giorni dalla consegna, persino con una semplice telefonata.



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