EDITORIA
Comunicato Stampa

Treviso: Quaresima di fraternità con il "libro sospeso" per i carcerati

02/03/22

È partita alla presenza del sindaco di Treviso, Mario Conte, e del direttore della casa circondariale cittadina, Alberto Quagliotto, l'iniziativa solidale di Libreria Paoline realizzata insieme a Cittadinanzattiva Treviso e al cappellano del carcere.

FotoLa Libreria Paoline di Treviso, in collaborazione con l’associazione onlus Cittadinanzattiva Treviso e al cappellano del carcere don Pietro Zardo, propone per la Quaresima 2022 l’iniziativa del “libro sospeso”, in favore dei carcerati della Casa circondariale di Treviso. Un regalo da scartare e leggere, poiché “regalare parole è regalare futuro”.
L’idea del “libro sospeso” funziona come il “caffè sospeso” a Napoli: si va al bar, si prende un caffè e se ne pagano due, destinando il secondo a un bisognoso. Nel caso del libro sospeso, si entra in libreria, si acquista un libro in più e lo si lascia nella cesta dedicata.
I libri sospesi, nuovi, si potranno acquistare per tutto il periodo della Quaresima 2022 alla Libreria Paoline di Treviso, di fianco al Duomo, da mercoledì delle Ceneri 02 marzo, fino a Pasqua, che quest'anno si festeggia il 17 aprile. Chi vorrà aderire all'iniziativa, sarà aiutato da una selezione di titoli consigliati. Saranno poi gli operatori e il cappellano delle carceri don Pietro Zardo a ritirare i libri donati e a consegnarli ai detenuti che risiedono nel carcere di Treviso. La raccomandazione, a chi acquista un libro, è di lasciare una dedica o un pensiero autografato.

Il progetto del libro sospeso, già proposto in precedenza in altre città italiane con buona partecipazione, a Treviso ha trovato un'ottima accoglienza da parte del sindaco Mario Conte e del direttore del carcere, Alberto Quagliotto, che ne lodano le finalità.
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha detto: "Si tratta di un'iniziativa molto bella e lodevole, in grado di coinvolgere e dare una possibilità a chi vive l'esperienza del carcere. Penso che in ognuno di noi ci sia un talento e anche chi ha sbagliato più di altri, grazie a questi libri, potrà avere la possibilità di scoprire, riflettere e coltivare una passione. Apprezzo anche l'idea della dedica, che permette di creare un ponte di umanità e di condivisione fra chi dona e chi riceve".
"È un progetto di grandissimo valore etico e morale - ha dichiarato il direttore del carcere di Treviso Alberto Quagliotto - con il ‘libro sospeso’ i cittadini possono infatti contribuire a rafforzare la libertà interiore delle persone alle quali è indirizzato".

"L’idea di questo progetto - spiegano Libreria Paoline e Cittadinanzattiva Treviso - si basa sulla convinzione che tutti i luoghi di socializzazione, anche 'forzata', come le carceri, debbano essere forniti di ricche biblioteche. Regalare un libro ai detenuti, aiuta a uscire, anche se per poco, dalla dura realtà in cui si trovano. Il libro è sicuramente uno spunto di riflessione, una buona occasione di miglioramento e poi, ci sono libri che possono cambiare la vita".

"Nell’epoca della dematerializzazione, - continua il direttore del carcere di Treviso, Quagliotto - il carcere è uno dei pochi luoghi in cui la parola incisa sulla carta conserva un suo altissimo e peculiare valore. È infatti la parola della lettera, che ancora viene scritta a mano ed inviata alle persone care; è la parola della lettera, che da casa si riceve; è la parola, infine, che si trova scritta nei libri, allineati sugli scaffali delle biblioteche degli istituti. Non è volatile come quella del web, bensì concreta: si tiene fra le mani. È una parola importante: che si guarda, si scruta, su cui si può ritornare, per carpire il pensiero che lo scrittore gli affida, e che a sua volta diventa seme, per far nascere e poi coltivare il pensiero personalissimo, che il lettore, proprio da quella parola, fa scaturire. Sarà forse anche per questo che la morte, anni fa dichiarata, del libro stampato non è mai fortunatamente avvenuta. È il libro in sé ad essere immortale".
"La lettura in carcere può essere davvero un momento di contatto tra due sfere di pensiero: quella dello scrittore e del lettore, in un ambiente dove non il pensiero, ma la quotidiana materialità di muri, porte e sbarre rischia di dominare lo spirito. La lettura diventa pertanto un atto di insopprimibile libertà interiore, ancor prima che naturale veicolo di trasmissione di contenuti di svago, bellezza, profondità".

Per maggiori informazioni sul progetto del "Libro sospeso":
Libreria Paoline di Treviso (Piazza Duomo 1) tel. 0422.543814 whatsapp 334.7423234



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