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Tutti possiamo fare il Miracolo

15/05/20

Dipende solo da noi

Uno dei miei autori preferiti è senz’altro Wayne W. Dyer, psicoterapeuta americano, uno degli scrittori più letti nel campo dell’auto-aiuto, autore di Best Seller tra i quali “Le vostre zone erronee” e “Come fare i miracoli nella vita di tutti i giorni”, appunto.
In tutti i suoi libri Dyer ci ricorda come la nostra felicità dipenda solo da noi stessi e come, anziché sprecare la nostra energia a piangerci addosso, tormentati da pensieri negativi, dovremmo capire che la nostra vera ed unica forza sta dentro di noi. Dovremmo imparare ad usarla, cominciando dai pensieri che sono la premessa delle nostre azioni. Pensieri di cui noi, e solo noi siamo gli unici artefici. Possiamo sempre decidere se devono essere positivi o negativi per dare poi forma alle conseguenti azioni. Sono i nostri pensieri e le nostre azioni infatti che generano sempre quell’energia negativa o positiva che ci tornerà sempre indietro, rendendo la nostra vita felice od infelice.
Dyer è credibile, molto credibile, perché è cresciuto in un orfanatrofio. E’ un soggetto quindi nato da genitori con personalità problematiche, cresciuto in una condizione di svantaggio, tutti fattori che, secondo gli studi e le conoscenze di psichiatria, determinano l’insorgenza di alcuni di quei traumi infantili capaci di segnare tutta la vita di una persona. Wyne, non solo è riuscito a non rimanere schiavo delle sue paure, delle sue ansie, della sua fame d’amore, ma ha contribuito con i suoi libri, le sue trasmissioni televisive e le sue conferenze, ad aiutare milioni di persone in tutto il mondo inducendole a seguire il suo esempio.
Quando Dyer parla di ‘Fare miracoli nella vita di tutti i giorni”, si riferisce al fatto che milioni di persone ogni giorno vivono una vita che non amano, fanno cose che non le entusiasmano, eseguono lavori che odiano, frequentano persone che detestano: come potrebbero essere felici? Questo illuminato psicoterapeuta, ovviamente, non e’ il solo pensatore che ci parla dell’importanza di amare noi stessi, che ci fa notare come la maggior parte delle persone non siano “NEZ” (No Erroneous Zone) o “Senza Limite”, come le definisce lui, e quindi in grado di elevare la propria vita al massimo livello di soddisfazione, pace, serenità e successo. A partire da quello che lui considera il suo Maestro, Abraham Maslow, moltissimi altri pensatori ce lo hanno insegnato, riportandoci comunque sempre alle più antiche filosofie e religioni. Il Vangelo dice “Ama il prossimo tuo come te stesso”, non più di te stesso. Alberti ed Emmons con Manuel J. Smith, negli anni ’70, hanno reso popolare il concetto della “Assertività”, usato nell’ambito dell’approccio psicologico legato al comportamentismo ed alla sfera dell’autostima. Tutte queste teorie ci riportano come sempre a capire quanto l’infelicità umana sia determinata dalla convinzione che le soluzioni a tutti i nostri problemi siano sempre al di fuori di noi stessi. Dovremmo renderci conto, invece, che possediamo già dentro di noi tutto ciò che ci serve per essere felici: dobbiamo solo usarlo. Se, come dico io “La felicità non è un traguardo, ma una partenza”, dobbiamo capire che è il nostro masochismo innato che ci porta a non ricercare la felicità dentro di noi, ma ci crea quelle situazioni di infelicità delle quali passiamo poi la vita a lamentarci. Quel sentimento inconscio di colpevolezza che sollecita la punizione, stimolato in età infantile dalla famiglia, dalla scuola, dalla religione, ci induce a pensare di non essere meritevoli di felicità e quindi a non averne il diritto. Io non ho cominciato la mia esistenza in una situazione così svantaggiata come quella di Dyer, ma sicuramente neanche nelle condizioni ottimali per crescere sereno, felice e libero da ansie, angosce e comportamenti erronei preconcetti. Sono riuscito a cambiare la mia vita però, a raggiungere una pace, una serenità interiore, una buona realizzazione professionale ed una soddisfacente sicurezza economica, ma soprattutto, alla mia età, ad essere profondamente innamorato e ricambiato. Per questo dico che Dyer ha ragione e che le sue teorie sono giuste: tutti noi, se lo vogliamo “Possiamo fare il miracolo”. Anche io, come quella moltitudine di persone che lui cita, vivevo una vita di insoddisfazione, in un ambiente di sottocultura, in una famiglia disarmonica, condannato a reprimere le mie passioni, le mie speranze ed i miei sogni. Fin da ragazzo però, pur senza una scolarità adeguata, ho capito che avrei potuto cambiare la mia vita ed il mio destino se solo lo avessi veramente voluto. Se solo lo avessi tenacemente desiderato, avrei potuto essere l’artefice della mia realizzazione e della mia felicità. Mi sono impegnato così al massimo per colmare le lacune di una cultura che mi era stata negata. Mi sono sottratto alle imposizioni di una famiglia che mi obbligava ad un lavoro monotono, triste e senza possibilità di sviluppo professionale ed economico. Mi sono impegnato tantissimo per cambiare radicalmente i miei comportamenti erronei, eredità dell’ambiente in cui vivevo in cui l’insoddisfazione, la rabbia ed i conflitti la facevano da padrone, dove la responsabilità delle proprie azioni doveva sempre e convintamente essere attribuita al prossimo e quindi al di fuori di noi stessi. Ho imparato a coltivare dentro di me sentimenti di amore, pace e serenità al posto di quelli che avevo sempre avuto come esempio. Ora, sono un uomo di mezza età, che ha avuto una carriera piena di soddisfazioni in una professione solitamente riservata a persone di tutt’altra estrazione sociale e culturale rispetto alla mia. Sono innamorato e ricambiato da una donna meravigliosa che, come me, accoglie ogni giorno con il sorriso, convinta che la luce del sole che ci saluta ogni mattina, sia già il motivo principale per il quale dobbiamo sentirci felici. Ho ancora tanto entusiasmo nella vita, tanti progetti ed una irrefrenabile voglia di fare che, sono certo, mi porterà ancora a molti successi e soddisfazioni. Per questo sono convinto che “Tutti noi possiamo fare il miracolo”, perché come dice Dyer, siamo parte di un Universo meraviglioso, perfetto, che può darci tutta la serenità, la pace e l’amore che vogliamo se solo lo desideriamo. Impariamo ad accoglierli, ma soprattutto a trovarli dentro noi stessi. Io il mio miracolo l’ho fatto, fatelo anche voi.

Sergio Cosentino
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