UE : la stabilità sociale contrastata dagli aumenti delle tasse per l’occupazione

Gli effetti negativi dell’aumento delle tasse e i tagli di bilancio stanno iniziando a impattare sull’occupazione e sul tenore di vita in una serie di Stati dell’Unione Europea (Italia,Spagna, Portogallo), una nuova relazione ha messo in guardia questo aspetto negativo.

Nell’Ultima analisi trimestrale della Commissione europea - posti di lavoro dell’UE e la situazione sociale - si esaminano le tendenze nel periodo di fine dicembre, 2012:
- UE PIL è diminuito dello 0,5% nell’ultimo trimestre del 2012, la più grande dall’inizio del 2009.
La Commissione ha constatato che le modifiche ai sistemi fiscali e benefici, insieme con la riduzione dei salari del settore pubblico, hanno provocato cadute significative nel livello dei redditi reali delle famiglie.
Secondo la Commissione: “produrre una valida ed attenta progettazione delle riforme di bilancio è fondamentale per evitare che i più poveri di essere colpiti in modo sproporzionato.”

Negativo:
Confrontando i pacchetti di austerità attuate in tutti gli Stati membri, la Commissione ha osservato che gli aumenti di imposte sul reddito sono stati evidenziati in Grecia ,Spagna, e Italia.
Romania e Portogallo hanno fatto affidamento sulle modifiche delle pensioni pubbliche

Eventuale incremento di imposta sul valore aggiunto potrebbe creare degli effetti regressivi e negativi.

László Andor, commissario europeo per l’Occupazione, : “La crisi sociale in Europa continua a peggiorare e in un certo numero di Stati membri (Italia, Spagna, Portogallo e Grecia) non vi è alcun miglioramento tangibile in vista.

A questo proposito il Regno Unito ,in occasione della relazione del primo cancelliere inglese sulla Finanziaria del 2013 “ in progettazione un taglio fiscale, definito il più significativo nel Regno Unito”, sta contribuendo ad ad offrire sostanziali incentivi fiscali alle aziende Ltd e nello stesso momento accresce la sua competitività in ambito internazionale.

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