ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Uilcem lancia l’allarme sul sovraindebitamento dei lavoratori e plaude al nuovo decreto sulla ristrutturazione del debito delle famiglie

29/12/11

Per la prima volta ai soggetti indebitati sarà offerta la possibilità di concordare con i creditori un piano di ristrutturazione per chiudere ogni contenzioso. La Uilcem lancerà a breve un servizio di ascolto e assistenza su questi temi presso le aziende del comparto

“Il sovrindebitamento dei lavoratori è ormai una vera piaga sociale. Dall’esperienza del lavoro sindacale emerge il quadro di un fenomeno in fortissima espansione, vissuto nella solitudine più profonda. Ben venga allora il nuovo decreto legge sull’efficienza del processo civile e il sovraindebitamento licenziato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri che per la prima volta offre a questi soggetti la possibilità di concordare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti per la finale esdebitazione e chiudere quindi ogni contenzioso come avviene per le grandi aziende”. E’ quanto ha affermato il segretario della UILCEM (Unione Italiana Lavoratori Chimica Energia Manifatturiero) Augusto Pascucci, lanciando l’allarme sul rischio “fallimento” per centinaia di famiglie.

“La UILCEM è stato il primo sindacato ad aver inserito nel CCNL il tema del sovrindebitamento e della protezione del reddito del lavoratore anche nella consapevolezza che una migliore qualità della vita del lavoratore incide positivamente sulla sua produttività. In questo quadro di impegno avvieremo nei prossimi mesi un servizio di prevenzione e gestione del deficit da indebitamento famigliare attraverso punti di ascolto e assistenza all’interno delle imprese dei nostri comparti di intervento – ha spiegato il segretario della UILCEM – Oltre a fornire assistenza e mediazione nella formulazione del piano di esdebitamento e pareggio di bilancio, l’obiettivo è far comprendere al soggetto indebitato il suo modo di prendere decisioni in un percorso-tipo che porta a ritrovarsi in una spirale senza via di uscita, e quindi fargli recuperare una progettualità sana attingendo a “risorse nascoste” nella sua biografia e apprendendo un nuovo stile di vita. Al momento stiamo completando il percorso di aggiornamento delle competenze delle nostre strutture territoriali in collaborazione con l’Università e a breve individueremo un nucleo di aziende pilota in cui avviare una prima sperimentazione.”

Il Decreto Legge "Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla vigilia di natale, il 22 dicembre. Per fronteggiare le situazioni di famiglie e piccole imprese in crisi, viene introdotto per la prima volta un meccanismo di estinzione di tutte le obbligazioni del soggetto sovraindebitato, anche nella prospettiva di una deflazione del contenzioso in sede civile derivante dall’attività di recupero forzoso dei crediti. In pratica viene data la stessa possibilità di cui godono le grandi aziende, di raggiungere un accordo con i propri creditori per non dichiarare fallita l'impresa.

E’ previsto un intervento limitato dell’autorità giudiziaria (che si limita ad omologare l’accordo raggiunto tra debitore e creditore), mentre decisivo è il ruolo svolto dai neocostituiti organismi di composizione della crisi, che, composti da professionisti in possesso di adeguata preparazione, favoriscono la definizione dell’accordo e ne seguono l’attuazione.

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