AZIENDALI
Comunicato Stampa

Una pietra a basso impatto ambientale

17/03/23 Veneto (Vicenza)

Lo studio LCA evidenzia come la pietra naturale performi, a livello di sostenibilità, meglio di molti altri comuni rivestimenti.

FotoIl rispetto ambientale è un valore prioritario nella strategia aziendale di Grassi Pietre che si traduce in azioni virtuose che vanno dall’attenta coltivazione delle cave in galleria fino al recupero di scarti di cava e sfridi di lavorazione per la realizzazione di prodotti.

A sostegno di ciò e in ottica di ulteriore miglioramento in termini di sostenibilità, l’azienda, attraverso la rete d’imprese Pietra Naturale Autentica (PNA) della quale fa parte, ha aderito a uno studio commissionato al Politecnico di Torino con l’obiettivo di analizzare l’impatto ambientale della produzione di pietra naturale.

L’analisi condotta con metodologia LCA – Life Cycle Assessment (basata sulla normativa ISO14040-44 e sulle linee guida della Commissione Europea) ha quantificato, per un totale di 11 aziende e 16 materiali, l’impatto dovuto al trasporto, l’energia utilizzata in fase di estrazione e trasformazione, i materiali consumati e gli scarti prodotti in cava e in fase di taglio e finitura, relativamente a un semiprodotto base costituito da una lastra di 1 m² con spessore 2 cm.

La media pesata (considerando le quantità prodotte dalle singole aziende) in termini di impatto sul cambiamento climatico si attesta tra l’8,2 kg CO2 eq/m² del totale dei materiali e il 7,9 kg CO2 eq/m² dei soli materiali estratti in Italia (12 su 16).

Uno studio accurato, autorevole e rappresentativo, che indica risultati incoraggianti per l’utilizzo della pietra naturale in architettura, dai quali si delinea un materiale performante a livello ambientale, anche rispetto a materiali tradizionalmente considerati più virtuosi, il cui medesimo impatto, secondo l’analisi delle dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD) su lastre di spessore 1,2 cm, si stima tra 15,5 e 29,9 kg CO2/m²: valori nettamente superiori, più che doppi, rispetto a quelli della pietra naturale.

Un ulteriore elemento positivo riguarda la Pietra di Vicenza di Grassi Pietre, che si attesta tra i meno impattanti tra tutti i materiali protagonisti dello studio, con quasi tutte le declinazioni prese in esame sotto la media aritmetica generale e la variante Bianco Avorio vicina al valore minimo assoluto.

Grassi Pietre
Grassi Pietre dal 1850 si dedica all’estrazione e alla lavorazione della Pietra di Vicenza da cave proprie nei Colli Berici (VI). Grazie alla secolare esperienza, l’azienda esegue lavorazioni su ogni tipologia di marmi e pietre, operando come stone contractor all’interno di progetti complessi che prevedono l’uso di diversi tipi di materiali e rappresentando di fatto un eccellente interlocutore per architetti e progettisti. In ottica di rispetto della materia prima l’azienda propone anche Pietranova, un agglomerato di cemento e scarti di Pietra di Vicenza che oltre ad una resa tecnico-estetica notevole permette un parziale riciclo degli scarti della lavorazione principale e un recupero degli scarti di cava che altrimenti non avrebbero alcun utilizzo.



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