EDITORIA
Comunicato Stampa

Una spesa solidale fatta a tutto Gas. L'unione che fa la forza d'acquisto. Parola de La Cucina Italiana

26/10/10

All’interno del numero di novembre della storica rivista LA CUCINA ITALIANA (in edicola dal 26 ottobre) la rubrica Primo Piano dedica un ampio servizio ai Gas, i gruppi di acquisto solidale. Il reportage firmato da Michele Weiss, descrive una tendenza che sta sempre più prendendo piede e che consente, all’interno di un’ottica di acquisto democratico, solidale e sostenibile, di fare la spesa utilizzando i criteri del “km 0” , della genuinità e della qualità.

Da pag. 34
“Volete ricevere a casa prodotti genuini a prezzo equo (per voi e per chi vende)? Aderite a un Gas, Gruppo di acquisto solidale, oppure createne uno. Di cosa si tratta? Anche se non sono tutti uguali e un solo modus operandi non esiste, i Gas hanno dei tratti in comune: ogni Gruppo è formato da un minimo di cinque a un massimo di 60 famiglie che vivono nella stessa zona e che decidono di consociarsi bypassando il supermercato, per ricevere direttamente a casa dai piccoli produttori locali alimenti (pane, frutta, verdura, formaggi, carne, pesce, anche se ormai è possibile comprare di tutto, anche l’energia elettrica) di qualità garantita e di stagione, spesso a prezzo competitivo. Una volta che un nucleo di famiglie ha scelto di consociare i panieri, in una riunione i soci eleggono un rappresentante (a volte sono più d’uno) che possa individuare i fornitori migliori agendo poi anche da interfaccia con loro, in modo che la trafila risulti snella e affidabile. Di seguito, i Gruppi si riuniscono al completo una volta al mese. Attenzione, siete interessati alla cosa ma non avete modo di creare un nuovo Gas? Nessun problema, il sito web della Rete italiana di collegamento dei Gas, www.retegas.org, è il modo migliore per trovare un Gruppo vicino a voi che abbia ancora dei posti a disposizione”.

Il successo di questo fenomeno deriva da molti fattori: il risparmio sul prezzo della spesa che può arrivare addirittura al 50%, la maggiore consapevolezza di quello che si porta sulla propria tavola, l’eliminazione delle logiche politico-commerciali dettate dai supermercati.

Inoltre, si crea un vero e proprio circolo virtuoso perché:

da pag. 34
“Nei Gas, il prezzo non lo impone il cosiddetto mercato, bensì un accordo solidale tra produttori e consumatori che ruota intorno alla qualità degli alimenti. Il meccanismo funziona perché i soci-consumatori controllano direttamente prodotti e produttori, a loro volta stimolati a offrire cibi migliori dal fatto che, se restano virtuosi, hanno uno sbocco garantito. In questo modo, il circuito alternativo ha iniziato a stimolare i piccoli produttori locali, che si sono sentiti incentivati a perseguire la biodiversità, riscoprendo così interessanti e prelibati alimenti della tradizione italiana che il modello-supermercato aveva abbandonato per esigenze di convenienza”.



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