ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

UniAbita: il rispristino dell’IMU allo 0,4 % per le Cooperative è una scelta di equità e giustizia

16/05/12

La Cooperativa di Abitanti interviene nel dibattito pubblico precisando che la decisione di determinare l’aliquota per le Cooperative allo 0,4% ripristina una situazione di equità, assimilando correttamente le abitazioni a proprietà indivisa a “prime case”.

UniAbita, Cooperativa di Abitanti dal 1903, rilevando come siano state diffuse presso la pubblica opinione alcune note critiche rispetto alla decisione di ripristinare l’aliquota per le Cooperative allo 0,4%, precisa che tale scelta ristabilisce una condizione di equità che era stata fortemente messa in discussione da un provvedimento discriminatorio che il Governo Monti era in procinto di varare.

Secondo tale norma, infatti, si intendeva escludere le Cooperative a proprietà indivisa dai benefici sulla prima casa previsti dalla tassa IMU. Questa decisione si poneva come assolutamente incomprensibile ed iniqua considerando che le case in cooperativa rappresentano effettivamente per i Soci e le loro famiglie, la principale e spesso unica abitazione.

La evidente ingiustizia contenuta nel provvedimento è stata fortemente contrastata, non solo dal movimento cooperativo nel suo complesso (che ha sviluppato importanti iniziative nazionali di protesta), ma anche da esponenti politici appartenenti a tutte le aree che, facendosi carico presso le istituzioni per un cambiamento della norma, hanno testimoniato la macroscopica discriminazione che si stava perpetrando ai danni di una fascia di popolazione non certo privilegiata.

Non esiste, di fatto, una posizione di vantaggio delle Cooperative rispetto ad altre categorie come trasparirebbe da alcune posizioni riprese dai media. Non è infatti possibile comparare la tassazione sulla “prima casa”, quale effettivamente è quella dei Soci della Cooperativa, con le aliquote riservate a negozi o attività produttive. Tanto è vero che UniAbita, per il proprio patrimonio edilizio di natura commerciale, sarà impegnata evidentemente a corrispondere l’aliquota prevista, senza quindi alcun vantaggio rispetto alle categorie equiparabili.

“Crediamo che gli sforzi comuni del mondo cooperativo e di esponenti politici di diverso orientamento abbia rappresentato un caso esemplare di come, preso atto dell’esistenza di una situazione palesemente iniqua, si possa trovare una sintesi positiva in grado di ripristinare doverose condizioni di equità sociale”, ha commentato Gian Matteo Maragoni, Presidente di UniAbita.

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