SOCIETA
Comunicato Stampa

Uomini che odiano le donne

21/11/11

Quand’è che una donna si fa odiare da un uomo? Quando accade che si innesca nel sesso forte un meccanismo di autodifesa contro una donna? Quand’è che gli uomini che odiano le donne feriscono loro stessi e non la persona di loro interesse?

I tempi sono cambiati: sono ormai in via d’estinzione le donne zerbino, quelle che per un uomo si prostrano ai suoi piedi, ubbidiscono, si rendono ridicole ai suoi occhi,diventano letteralmente prive di personalità per compiacere e riverire quella di un altro, in questo caso il proprio uomo.
Oggi la donna, dopo tante lotte e tante desiderate conquiste di stampo innanzitutto lavorativo, poi familiare e in seguito sociale, è il personaggio principale in un approccio, perché è la donna che decide il da farsi e detta implicitamente delle regole.
Gli uomini che odiano le donne sono coloro i quali si lasciano intimorire da quella che è la donna moderna: intraprendente, determinata, molto attenta ai dettagli e ai particolari, sicura di sé e dell’uomo che vuole incontrare ed avere al proprio fianco.
Quest’evoluzione però ha finito per indebolire l’uomo, che è spesso intimorito da quest’ultima e perde la sicurezza in se stesso, necessaria per potersi rapportare con la donna interessata e stupirla in maniera piacevole in modo da dare un seguito a quanto iniziato.
Gli uomini che odiano le donne sono coloro i quali prima di agire si pongono troppe domande sul come muoversi o come avvinarsi; sono coloro che diventano oppressivi e iper-gelosi della loro donna perché insicuri in primis sul fatto di soddisfarla o meno; sono coloro che preoccupatissimi per un probabile rifiuto evitano a se stessi e alla donna delle chances; sono coloro che hanno bisogno solo di una spinta e di un imput per potersi lanciare e proiettarsi nell’universo femminile, che seppur complicato, ha tantissime piacevoli cose da scoprire ed utilizzare in proprio favore.
In definitiva, con l’inversione dei tempi, gli uomini che odiano le donne non sono necessariamente uomini che, come suggerisce il titolo di un famoso film a noi contemporaneo, per problemi personali, esperienze negative d’infanzia oppure per insoddisfazione trattano male le donne, ma sono coloro i quali diventano succubi della rivalsa del gentil sesso.
La cosa giusta da fare quindi è adattarsi e seguire la tendenza piuttosto che rimanere ostili e chiusi nel proprio io insidiato di insicurezze e dubbi: d’altronde, come diceva il noto Herbert “la parola è donna, l'azione uomo”.

Mia
Ufficio Stampa
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