Uomo ma come investi?

La notizia in breve – Vincenzo Montanaro, fondatore di ThinkYou, studio professionale specializzato nell’offerta di servizi per l'investimento e consulenza finanziaria indipendente, attraverso un consolidato know-how, individua le difficoltà dell’uomo nell’approccio all’economia e offre una risposta alla crisi e a chi desidera tutelare il proprio patrimonio indossando i pantaloni.

Vincenzo Montanaro, affermato consulente finanziario bolognese, risponde alle esigenze del pubblico spiegando l’approccio con il pubblico maschile e tracciando un profilo dell’investitore post crisi

Investire denaro e chiudere operazioni di successo porta immediatamente il maschio al processo di over–confidence, ovvero a credere che può riuscire a guadagnare, sempre, da solo, e meglio che con i consigli del consulente. Ci vogliono mesi, a volte anni, affinché si renda conto dell’impossibilità della certezza del risultato, o per spiegargli che dedicando i ritagli di tempo o i consigli degli amici per investire, non si va da nessuna parte. Poi arriva il pentimento, ma non l’ammissione di colpa, attraverso frasi come “ho guadagnato molto facendo trading, ma adesso non ho più tempo di farlo”.
Essere uomini di mondo è l’altra tendenza tipica del maschio italiano: “Ho fatto operazioni bellissime in passato. Ebbi una notizia riservata su una società che mi avrebbe fatto guadagnare tanto…”. Frasi ricorrenti, mai confermate da documenti.
Molti esponenti del “sesso forte” si convertono col tempo e cambiano atteggiamento dopo qualche tempo. “Cominciano ad ascoltarmi e a fare quello che suggerisco loro – spiega Vincenzo Montanaro - pur non ammettendo i loro errori, ma confermandomi che la mia consulenza è più veritiera e razionale di ciò che hanno fatto o ascoltato in passato”.
L’altro elemento del “maschio” è considerare il consulente come il proprio “avvocato del denaro”: “Mi portano con sé in banca, mi tengono al loro fianco di fronte al direttore di filiale o all’addetto agli investimenti – prosegue il fondatore di ThinkYou - sicuri di poter capire qualcosa di ciò che viene loro proposto, scongiurando così sorprese future”. Da quel momento in poi, spesso si sentono frasi come “devo sentire il mio consulente e poi le faccio sapere, vediamo cosa dice il mio consulente, mandi una mail al mio consulente, è lui che si occupa degli investimenti”.
A volte il consulente beve molti aperitivi e fa molte cene, poiché i clienti lo mettono in mostra come fosse un trofeo, con frasi come “ti presento il mio consulente finanziario, abbiamo appena fatto delle operazioni…”. Il maschio italico nell’approccio alla finanza è orgoglioso e difficilmente si riesce a far comprendere che gli investimenti sbagliati che ha fatto o che ha al momento in essere, siano frutto di un consiglio errato o frutto di una moda passata. L’osservazione viene sempre presa come qualcosa di personale e diventa a volte molto difficile far vendere un prodotto che non va bene, poiché vendere il prodotto significa accettare un errore e il fatto che vi sia qualcuno più bravo di se stessi.
“Mi interessa aiutare le persone – conclude Montanaro - e dimostrare che esiste anche una finanza buona, non solo quella che specula con le conseguenze a cui tutti abbiamo assistito”. Una chiave di lettura indipendente in attesa della ripresa e una consulenza a 360° per capire la propria situazione, con la possibilità di integrare il proprio reddito attraverso una libera scelta, ma con uno sguardo più ampio sul panorama finanziario internazionale e le proprie possibilità.

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