Varese by night, come nel bronx. Occhio non vede, giustizia non duole

Quando le principesse vanno a dormire, i figli della Varese “bene” fanno bungy jumping con la propria incolumità in zona Viale Belfiore.

Nella bella città giardino, figlia dell’imprenditoria, da qualche tempo sembra che l’amministrazione locale abbia gli occhi foderati con fette di prosciutto. Fanno i rognosi con le attività del centro, permettendo a quelli in periferia di fare quello che vogliono. Siamo in un periodo storico tra i più tristi e difficili per le attività produttive.
La crisi ha colpito tutti. Se ci si mette pure il comune a incentivare l’illegalità, chiudendo come le tre scimmiette: occhi, bocca ed orecchie, rischia di mandare a gambe all’aria tutte le attività cittadine che operano regolarmente.

Il vero problema in tutta questa situazione è la sicurezza.
Manderesti tuo figlio o tua figlia in un locale notturno, privo di licenze di pubblico spettacolo, non conforme alle più elementali normative di sicurezza, dove tutto è improvvisato?
Nasce spontaneamente una serie di ragionevoli dubbi: se una persona con una licenza di bar che di notte dopo le 24:00 trasforma illecitamente il bar in una discoteca, s’ingrandisce coi mesi occupando pure spazi pubblici, bloccando e deviando pure il traffico, facendo entrare centinaia e centinaia di ragazzi, tra i quali si sono visti anche minorenni, fili della corrente che corrono lungo il pavimento mentre i fruitori si gavettonano con l’alcool, tutto l’arredamento è infiammabile, cosa sarebbe in grado di fare?
Domanda porta a domanda: Le mescite sono regolari? Da fonti attendibili in questo spazio figlio di nessuno, sembra che chi dovrebbe controllare, sanzionare e fare chiudere non fa nulla. Nonostante gli esposti presentati da Scagliola del FILB Federazione Italiana Locali da Ballo, segnalazioni in Comune all’Assessore alla Sicurezza Carlo Piatti non si muove foglia.
Il paradosso è che tutto avviene alla luce del sole, o meglio della luna. Gli organismi che dovrebbero intervenire non intervengono, mentre i ragazzi rischiano la pelle per il menefreghismo di chi dovrebbe tutelarli e proteggerli, chiudendo queste trappole per topi, ricettacoli del tutto è lecito che attraggono i ragazzi con la consumazione non obbligatoria come uno specchietto per le allodole, in barba ad ogni regola di buon senso.
Alcuni cittadini hanno già iniziato a chiedersi se per caso qualcuno ha interesse a lasciare aperte certe situazioni e se il caso di rivolgersi al Ministero dell’interno.

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Gabriele Tiraboschi (Ufficio Stampa)

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