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Comunicato Stampa

Viaggio nelle periferie /5

24/08/10

Continua il viaggio del nostro giornale La Vera Cronaca attraverso le periferie italiane.

Il Bronx di Torrevecchia è un quartiere periferico situato nella zona nord-ovest di Roma e soprannominato così dai suoi stessi abitanti per via dell’aspetto architettonico, decisamente poco gradevole, degli edifici che lo compongono, molto simili alle costruzioni popolari di Corviale e Laurentino 38: un enorme agglomerato di cemento senza colore che sembra quasi inghiottire le numerose famiglie che ospita al suo interno. Sorto nei primi anni ’80 accanto a Primavalle e al confinante Quartaccio, questo complesso di case popolari ha acquisito nel tempo una fama che precede spesso la realtà dei fatti, dovuta a storie di criminalità e degrado oggi assorbite nella memoria del quartiere.
“Prima qui era un casino, succedeva sempre qualcosa. Adesso la vita è più tranquilla, ma in generale tra le persone c’è poco rispetto. Non si vede più tanta criminalità, però c’è un degrado che non concepisco”: sono parole di Flavio, un ragazzo di 23 anni che vive nelle case popolari “io lavoro in un negozio e qui ci sto poco, ma basta farsi un giro tra questi palazzi per vedere che tipo di problemi abbiamo”. A prima vista il disagio maggiormente visibile riguarda la pulizia: anche qui cartacce e rifiuti sono infatti uno sfondo costante del panorama e gli spazi verdi che si alternano tra un palazzo e l’altro ne sono l’emblema. La scarsa pulizia delle strade trova poi un’eco nella sporadica raccolta dei rifiuti: i cassonetti posti in fondo al bronx non sono sufficienti in rapporto al numero elevato degli abitanti e i rifiuti si ammucchiano sulla strada emanando odori sgradevoli che con il caldo vengono amplificati ed entrano perfino nelle case.
“Oltre alla sporcizia qui stiamo al buio, c’è troppa poca illuminazione. Ogni tanto dal comune dicono che verranno e faranno qualcosa, ma poi non gliene frega niente a nessuno. Ho sentito quella storia di Alemanno e delle chiese che vuole costruire nelle periferie, ma qui non ci servono: ce ne sono due solo nel raggio di 300 e 800 metri. Piuttosto andrebbero risistemate le scuole e ripulite le strade, se il sindaco venisse lo vedrebbe con i suoi occhi ma, come ripeto, qui non si vede mai nessuno”.
A raccontarlo è il proprietario dell’edicola posta all’entrata del Bronx .....



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