Visita guidata a San Pietro in Gessate
Sabato 7 novembre 2015 alle ore 10,00 visita guidata alla Chiesa di San Pietro in Gessate a Milano.
Sabato 7 novembre 2015 l’Associazione Culturale Italia Medievale in collaborazione con l’associazione “quelli del Villaggio” e il Circolo Culturale Italo Calvino organizza una visita guidata alla Chiesa di San Pietro in Gessate.
Ritrovo ore 10.00 davanti alla Chiesa in Piazza San Pietro in Gessate, 12, Milano.
Durata visita circa 2 ore.
Contributo visita Chiesa 5 euro a persona, gratuito fino a 14 anni (accompagnati da genitore).
Il numero dei posti è limitato
Iscrizione obbligatoria entro mercoledì 4 novembre 2015
Per iscrizioni: info@quellidelvillaggio.com.
Le prime testimonianze pervenuteci della chiesa risalgono al XIII secolo, quando viene nominata una chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo “in Glaxiate”, officiata dagli Umiliati.
La chiesa attuale fu invece edificata attorno agli anni 60 del quattrocento, su impulso dei fratelli Portinari, titolari della filiale milanese del Banco Mediceo, che finanziano anche la celebre cappella in Sant’Eustorgio che prenderà il loro nome, tra i massimi capolavori del rinascimento a Milano. Il progetto della chiesa, del quale non abbiamo notizie certe, è concordemente attribuito a Guiniforte Solari, che negli stessi anni dirigeva i cantieri dell’Ospedale Maggiore e di Santa Maria delle Grazie. Notevoli sono le somiglianze con quest’ultima: analogo l’impianto architettonico, e l’interno a tre navate divise da arcate ogivali sostenute da colonne in granito, coperte da volte a crociera.
Dell’abside originaria della chiesa resta qualche traccia nel vano d’accesso quadrato con copertura a ombrello e nei capitelli pensili della sagrestia. Nel 1571, per volontà dell’abate Paolo Orio, essa venne prolungata e sopraelevata, dando origine all’alto e profondo volume tuttora esistente.
Successive trasformazioni vennero fatte nel cinquecento, quando fu realizzato l’allungamento dell’abside, e nel seicento furono aggiunte decorazioni barocche, poi rimosse. Ulteriori restauri avvennero tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento. Notevoli i danni subiti durante i bombardamenti del 1943 che devastarono il centro di Milano. In particolare furono distrutte o gravemente danneggiate tutte le cappelle della navata destra, e l’attiguo convento. Quest’ultimo era stato chiuso in seguito alla soppressione degli ordini monastici voluta da Maria Teresa d’Austria a partire dal 1770, ed era divenuto sede dell’orfanotrofio maschile della città (detto dei Martinitt).
L’architettura si deve a Guiniforte Solari o al figlio Pietro Antonio, ed è articolata in tre navate con campate a pianta quadrata coperte da volte a crociera ogivali, affiancate da due file di cappelle a terminazione poligonale. Il chiostro presenta colonne con capitelli dell’ordine dorico, del tipo non classico, simili a quelli posti nella facciata del palazzo Landriani e nei fianchi della chiesa di S. Maria presso s. Celso ove è attestata la consulenza dell’Amadeo.
San Pietro in Gessate riunisce anche una serie di importanti opere pittoriche del rinascimento lombardo, come alcune cappelle affrescate da Giovanni Donato Montorfano e soprattutto la cappella Grifi, decorata con le spettacolari Storie di Sant’Ambrogio da Bernardino Butinone e Bernardo Zenale dopo che il committente aveva invano contattato il bresciano Vincenzo Foppa.