SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Vitamina D utile anche per cervello e tessuti

La vitamina D è nota come la “vitamina del sole” in quanto direttamente sintetizzata dalla pelle in seguito ad esposizione solare. Questa vitamina è necessaria per l’assorbimento e l’utilizzazione di fosforo e calcio: tale suo ruolo fisiologico la rende fondamentale per la crescita , lo sviluppo e il mantenimento delle ossa e dei denti nei bambini e negli adulti.

FotoLa vitamina D è un importante nutriente necessario per la crescita, lo sviluppo e il mantenimento delle ossa e dei denti nei bambini e negli adulti. Recentemente sono stati pubblicati numerosi studi che mettono in rilievo una serie di favorevoli risultati inaspettati in altri ambiti del benessere fisico.

Carenze di vitamina D determinano un maggior rischio di problematiche ossee e articolari: l’assunzione di vitamina D ha evidenziato in numerosi studi scientifici la capacità di contrastare la degradazione della cartilagine. Nell’anziano è frequente la carenza di vitamina D perché la produzione cutanea si riduce con l’età. La vitamina D è inoltre un ottimo supporto per le difese immunitarie e recentemente sono stati pubblicati numerosi studi che mettono in rilievo una serie di favorevoli risultati nelle allergie e nelle patologie atopiche.


Da una ricerca recente emerge anche che la vitamina D è essenziale anche per la protezione del cervello e dei tessuti.

Lo studio è stato condotto da Allan Butterfield del Markey Cancer Center e pubblicato sulla rivista Free Radical Biology and Medicine.
L’alimentazione povera di vitamina D per un periodo di 4-5 mesi ha dimostrato di esporre il cervello ad un danno da radicali liberi con conseguente riduzione delle funzioni cognitive. Butterfield ha sottolineato come un adeguato livello di vitamina D risulti necessario per prevenire il danno cerebrale dei radicali liberi e le conseguenze deleterie.

Bibl: Medicina Naturale n. 1 – Febbraio 2014 pag. 8

Vitamina D e diabete

Un incremento dell’apporto di vitamina D contrasta il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2 secondo i risultati uno studio prospettico effettuato dai ricercatori dell’University Hospital Carlos Haya di Malaga.

Lo studio ha coinvolto 1226 persone, 961 delle quali hanno terminato il percorso. E’ stato misurato il livello sanguigno della vitamina D e la tolleranza al glucosio all’inizio (1996-1998), durante (2002-2004) e al termine (2005-2007) dello studio. I soggetti coinvolti appartenevano a una popolazione del sud Europa, con dieta mediterranea e particolarmente esposti al beneficio dell’irraggiamento solare, importante per la sintesi di vitamina D. Il rischio di sviluppare diabete è risultato significativamente inferiore nei soggetti con livelli maggiori di vitamina D (tassi ematici > 18,5 ng/ml di hydroxyvitamin D): 12.4% vs 4.7% nei soggetti con tassi di hydroxyvitamin D >18.5 ng/mL. Non è stato registrato alcun caso di diabete nei soggetti che avevano tassi ematici > 30 ng/ml di hydroxyvitamin D. Oltre a contrastare l’insorgenza del diabete, un adeguato apporto di vitamina D influenza anche la funzione delle cellule beta del pancreas, deputate al controllo e produzione dell’insulina.

Bibliografia: González-Molero I et al. ‘Vitamin D
and incidence of diabetes: A prospective cohort study’ Clin Nutr. 2011 Dec 26.

Importanza della Vitamina D per la qualità del sonno

Osservazioni cliniche suggeriscono che la vitamina D possa essere coinvolta nella qualità del sonno. Infatti diversi nuclei ipotalamici coinvolti nel meccanismo del sonno presentano un’elevata densità di recettori per la vitamina D. In uno studio clinico sull’integrazione di vitamina D in 1500 pazienti per un periodo di 2 anni, il mantenimento di livelli sierici di vitamina D in un intervallo di 60-80 ng/ml per molti mesi ha prodotto un sonno normale nella maggior parte dei pazienti indipendentemente dal tipo di disturbo del sonno, suggerendo che molti tipi di disordini del sonno possano avere la stessa eziologia.

In tutte le specie animali, gli ormoni steroidei svolgono azione di controllo sul sistema endocrino autonomo che inizia nel midollo spinale e si estende al midollo allungato, al ponte e ai nuclei ipotalamici. Questo sistema integrato autonomo-endocrino ha dimostrato di coordinare la funzione respiratoria, cardiovascolare, riproduttiva, metabolica e digestiva. Sembra che anche il sonno sia parte di questo sistema di coordinazione. La vitamina D, probabilmente uno dei più antichi ormoni steroidei, sembra svolgere un ruolo centrale in questo sistema, collegando la presenza del sole alla presenza o assenza di cibo e permettendo all’animale di modulare la propria attività, metabolismo, sonno e riproduzione in base alla latitudine e alla stagione.

La vitamina D agisce a questo livello grazie alla presenza di recettori su neuroni presenti nel cervello, specialmente nella substantia nigra, individuati attraverso metodi immunoistochimici.

Bibliografia: Gominak SG, WE Stupmf ‘The worl epidemic of sleep disorders is linked to vitamin D deficiency




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