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Vivere una Vita Verticale o una Vita Orizzontale

30/12/20

A Noi la Scelta

FotoQuanto sono rassicuranti le nostre abitudini? Ci svegliamo la mattina, facciamo colazione, laviamo i denti, ci vestiamo, andiamo in ufficio, facciamo la spesa, torniamo a casa, facciamo le faccende domestiche, cuciniamo, ceniamo, guardiamo la televisione e poi andiamo a dormire. Di solito riusciamo a prevedere in linea di massima cosa accadrà nelle nostre giornate e questo ci fa sentire al riparo, sicuri contro ogni imprevisto. Non ci assumiamo dei rischi perché lo riteniamo pericoloso, mentre invece noi ci consideriamo persone molto ragionevoli ed efficienti. Siamo presi dai nostri impegni ed una volta assolti tutti, ci sentiamo soddisfatti, perché abbiamo esaurito molto spesso la lista delle “cose da fare” che diligentemente scriviamo ogni sera per essere certi che nulla venga dimenticato.

Tutto questo ci fa sentire forti, bravi, non criticabili. Non ci accorgiamo invece che stiamo con ogni probabilità conducendo una “vita orizzontale” in cui la mancanza di fiducia che abbiamo in noi stessi non ci permettere di vivere pienamente tutte le magnifiche esperienze che invece potremmo. In questo stile di vita abbiamo sostanzialmente paura di affrontare il nuovo, siamo sopraffatti dal nostro bambino interiore che ci condiziona con la sua paura e le sue ferite mai guarite, minimizziamo ciò che ci accade quando veniamo feriti lasciando che passi, fingendo che ciò che è accaduto non ci abbia toccato. Facciamo compromessi per ottenere amore ed attenzione rinunciando a quello che per noi è vitale, solo per compiacere gli altri. Ci allontaniamo dalla verità che sentiamo dentro di noi, non riusciamo più ad esprimerla diventando disonesti con noi stessi e con gli altri, in quanto i nostri atteggiamenti non riflettono i nostri sentimenti e pensieri. La nostra energia vitale si riduce al minimo perché abbiamo paura di creare rapporti intimi con le persone che ci interessano, perché troppo occupati a dare priorità ai dettagli pratici della nostra vita anziché ad una condivisione reale e profonda di sentimenti e pensieri. In questa dimensione i nostri comportamenti sono regolati dalla nostra resistenza al cambiamento, dalla già citata “sicurezza”, dalla nostra volontà di adattarci alle varie situazioni in cui le regole sono dettate dalle persone che ci circondano e non sicuramente da noi. “Vivere orizzontalmente” è uno stile di vita che si insinua lentamente, senza che ce ne accorgiamo, in modo sottile, è accomodante, è confortevole, ma alla fine ci ritroviamo ad essere tristi, insoddisfatti, depressi. I nostri rapporti con le persone diventano vuoti e stagnanti perché noi siamo bloccati di fatto in una posizione che finiamo per conoscere molto bene, dove non esistono novità e dalla quale non riusciamo ad avanzare. Molto spesso riviviamo esperienze raccontate dai genitori in una routine già collaudata, ma non ci accorgiamo che a mano a mano la nostra gioia di vivere si esaurisce.

Esiste un altro modo di vivere, possiamo adottare lo stile di “vita verticale” dove i rischi (possibilmente calcolati) e l’onestà la fanno da padroni. Dove la passione invade ogni aspetto delle nostre giornate perché ogni giorno ci confrontiamo onestamente prima con noi stessi, saggiando ed esplorando i nostri pensieri, i nostri sentimenti, sensazioni, desideri e poi onestamente esprimiamo il nostro modo di essere in parole e convinzioni immediatamente accompagnate dai fatti e dai nostri comportamenti. Quando “viviamo verticalmente” siamo soddisfatti, lasciamo che la vita ci tocchi profondamente senza averne paura perché vogliamo vivere pienamente. Non abbiamo paura del cambiamento, anzi lo cerchiamo con la voglia di saggiare le nostre capacità, i nostri limiti, con la voglia di conoscere noi stessi e gli altri sempre più in profondità. Siamo pieni di dignità perché siamo onesti con noi stessi e con gli altri. Onoriamo e sprigioniamo la nostra energia vitale che trasuda dal nostro essere in ogni nostra azione. Abbiamo lo sguardo fermo, le spalle dritte, guardiamo le persone intorno a noi dritti negli occhi, siamo pronti per affrontare tutte le sfide che troviamo sul nostro cammino. Smettiamo di nasconderci sotto migliaia di scuse e siamo orgogliosi di ciò che siamo. Ai nostri pensieri negativi diamo il giusto peso, ossia quello di allertarci verso possibili situazioni incerte che potrebbero accadere nel futuro, ma poi ce ne liberiamo per lasciare spazio al “qui e ora” da assaporare in ogni aspetto in modo pieno e consapevole. Non siamo interessati a quello che gli altri pensano di noi, ma seguiamo il nostro cuore, sapendo che le nostre sensazioni sono quelle giuste, quelle che noi dobbiamo seguire per vivere al massimo, per essere la migliore versione di noi stessi.
Cambiamo completamente la lista delle nostre priorità e siamo meno propensi a fare compromessi che tradiscano la nostra essenza. L’attenzione che abbiamo verso noi stessi sarà inevitabilmente proiettata anche verso le persone che ci circondano i cui turbamenti non passeranno da noi inosservati, di conseguenza riusciremo a coltivare profonde relazioni intime di amicizia, di amore o anche solo professionali, attenti a dissipare qualsiasi malinteso nel momento stesso in cui nasce.

Se decidiamo di “vivere verticalmente” dobbiamo abituarci ad affrontare ogni giorno le nostre paure che ci sottolineeranno sempre le difficoltà cercando di ostacolarci, ma noi non dobbiamo dar loro retta, perché conosciamo il loro scopo ossia quello di trascinarci in una vita non vissuta e quindi sospesa. Ci accorgeremo di vivere allo stesso tempo magnifiche coincidenze favorevoli (mai casuali a mio parere) che ci aiuteranno e supporteranno nel nostro intento di raggiungere i nostri obiettivi. Ci accorgeremo che queste magnifiche coincidenze accadranno grazie alla nostra energia vitale, grazie ai nostri comportamenti, grazie a noi.

Cinzia Scarpa
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