MUSICA
Comunicato Stampa

Vo' on the Folks 2013

22/01/13

Hevia, Rondeau de Fauvel, Buda Folk Band e Tannahill Weavers protagonisti a Brendola per la diciottesima edizione della rassegna diretta da Paolo Sgevano e dedicata ai suoni del mondo.

Come da tradizione torna per il diciottesimo anno il "Vo' on the Folks", storica rassegna dedicata alla world music in programma a Brendola (Vicenza). Protagonisti dell’edizione numero 18 saranno i Rondeau de Fauvel, la Buda Folk Band, Hevia e i Tannahill Weavers. È dal 1996 che la cittadina vicentina, le cui origini risalgono al Neolitico, ha legato il suo nome al folk e ai suoni del mondo, raccontando di preziose tradizioni da conservare, svelando il volto allegro e introspettivo dell’arte popolare e presentando concerti in esclusiva nazionale. Sabato 2 febbraio la rassegna diretta da Paolo Sgevano e organizzata dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura e alla Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, si apre con il live set tra musica elettronica, dark e medievale dei Rondeau de Fauvel. La band veneta propone un viaggio attraverso le terre dell’Europa del Medioevo, tra echi e tradizioni di un modo quanto mai emozionante e suggestivo, grazie alle sonorità ammaliatrici di strumenti antichi come l’arpa celtica, il liuto, l’hammered dulcimer e la cornamusa. Il tutto impreziosito da proiezioni, giochi di luci e abiti di scena particolarmente suggestivi. La band è composta da Michele Mastrotto (hammered dulcimer, piva, flauto, tabla, percussioni, synth), Claudia Tognacci (voce), Ilaria Fantin (liuto, bouzouki), Eleonora Volpato (arpa celtica), Marco Penzo (basso elettrico e contrabbasso), Claudio Marchetti (batteria), Didier Bellon (timpani, bells, glockenspiel, percussioni), Luciano Sberze (nickelharpa).
Il 16 febbraio il secondo appuntamento con il concerto degli ungheresi Buda Folk Band. Un travolgente sestetto nato nel 2007 a Budapest che riesce a creare un energico, emozionante, poetico ed euforico spettacolo, ridefinendo un repertorio che trova le sue radici nella musica popolare magiara degli anni ’70 e nelle influenze di diverse forme espressive come lo swing, il blues e i ritmi manouche. La formazione è composta da Maruzsenszki Andor (violino, voce), Takács Ádám (violino, viola, voce), Csoóri Sándor (viola, tambura, koboz, voce), Éri Márton (viola, chitarra, voce ), Salamon Soma (accordion, fluto, voce), Pénzes Géza (contrabbasso, violoncello). Sabato 2 marzo l’appuntamento clou con la gaita asturiana di Hevia. Famoso per aver inventato una speciale cornamusa elettronica, ha pubblicato nel 1998 il suo primo album “No Man's Land”, che solo in Spagna ha venduto più di un milione di copie. Il disco, distribuito in quaranta paesi, contiene il tormentone “Busindre Reel” che ha spopolato ovunque, grazie anche a un noto spot. Coi successivi "Al otro lado" e "Étnico ma non troppo" si è consacrato definitivamente. “Obsessión”, il suo ultimo lavoro prodotto dalla EMI, segna la maturità artistica. La collaborazione con i Sonohra nel brano “Si chiama libertà” e il relativo video gli hanno dato nuova linfa, raggiungendo un notevole successo scandito dalle partecipazioni all’MTV Rtl Music Awards e al concerto di Natale, andato in onda su Rai2. In chiusura, il 16 marzo il concerto dei Tannahill Weavers.Quattro musicisti versatili, dotati di ottima tecnica e di un forte interplay: Roy Gullane (chitarra, voce), Philie Smillie (flauto, bodhran, voce) John Martin (violino, voce), Colin Melville (cornamusa).. Al loro attivo una ventina di lavori discografici apprezzati e venduti in tutto il mondo: dall’esordio del 1976 con “Are Ye Sleeping Maggie” ai successivi “Passage”, “Land of Light” e “Dancing Feet”, fino al più recente “Live and In Session”.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere