Zeolite per depurare il corpo dai metalli pesanti
La zeolite attivata è un minerale utile per la depurazione del corpo umano dai metalli pesanti, dalle tossine e dai radicali liberi. Usato dagli sportivi, dagli studenti e dalle persone affette da stress, la zeolite può essere usata anche in caso di acne, pruriti e dermatiti.
Hai mai sentito parlare delle Zeoliti?
No, non è un nome di fantasia, si tratta di minerali di origine vulcanica che si formano perlopiù dall’incontro tra lava incandescente e acqua di mare.
In pratica, sono minerali naturali la cui struttura è micro-porosa, ovvero hanno migliaia di piccoli canali, nei quali vengono imbrigliate alte quantità di metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine e tossine fermentative che derivano da un’alimentazione scorretta, da una flora batterica in disequilibrio o da eccessi di acidità nell’organismo.
La Zeolite è proprio questo: una spugna che assorbe tante sostanze dannose e pericolose presenti nell’organismo che, avendo carica positiva, vengono attirate e intrappolate nei suoi canali cristallini.
La zeolite funziona in questo modo: le cariche presenti nei piccolissimi canali sono in grado di legare con tossine e metalli pesanti; una volta entrata nell'organismo, la zeolite attivata inizia il suo lavoro nel tratto gastro-intestinale, grazie a una reazione chimica. Ma, come vedremo, si può usare ed è utile anche esternamente, per uso topico e localizzato.
Dunque, tutte le sostanze tossiche che si trovano già all’interno del corpo vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.
Perché dato che la Zeolite NON viene assorbita dall’apparato gastro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutta la robaccia che ha incontrato nel suo percorso.
RADICALI LIBERI
I radicali liberi sono presenti nel nostro organismo e vengono utilizzati come sistema di difesa. Gli studi sullo stress ossidativo indicano tuttavia che un eccesso di radicali liberi può non solo provocare patologie, ma anche aggravarle; tra queste, il diabete, le patologie cardiovascolari, quelle del tratto gastrointestinale e molte altre ancora. I fattori che provocano la formazione di radicali liberi sono molteplici e complessi: inquinamento, polveri sottili, sostanze inquinanti presenti nei cibi, alimentazione irregolare e squilibrata, fumo, stress, farmaci, malattie croniche etc.
La conseguenza della presenza di un eccesso di radicali liberi nell’organismo è l’attacco di alcune strutture cellulari con conseguenti danni funzionali che, se non eliminati, possono provocare l’insorgenza di varie patologie e l’accelerazione dei processi di invecchiamento.
Anche nell’attività sportiva c’è produzione di radicali liberi. Essi limitano la resa atletica perché accompagnati dalla presenza, a livello muscolare, di una quantità rilevante di acido lattico. La zeolite rientra tra gli strumenti importanti per combattere e neutralizzare i radicali liberi. Inoltre le zeoliti agiscono sui metalli pesanti: mercurio, piombo, cadmio. Questi sono tra i più conosciuti e pericolosi agenti di tossici per l’organismo e per l’ambiente; presenti in quantità minime tanto nelle polveri che respiriamo quanto nei cibi che ingeriamo. La zeolite attraverso la riduzione di di questo metalli nel tratto gastrointestinale può ridurre la presenza nell’intero organismo (/detossicazione) e/o evitarne l’assorbimento nei tessuti (prevenzione).
In più, la Zeolite contiene quasi tutti gli elementi della tavola periodica e perciò contribuisce a reintegrare gli elementi essenziali per il tuo organismo, attraverso un intelligente scambio ionico, in cui fornisce ciò di cui l’organismo è carente e toglie ciò che ha in eccesso.
Numerosi studi prendono in considerazione un particolare tipo di zeolite e le possibili applicazioni in medicina.
• La Clinoptilolite è una tipologia particolare di zeolite che presenta – rispetto ad altre come ad esempio la cabasite o la phillipsite – una dimensione più fine. Grazie a questa caratteristica la clinoptilolite riesce a lavorare più in profondità, con più efficacia ed in modo più sicuro per l’organismo.
• Per Attivazione si intende l’applicazione di un procedimento chimico, chimico-fisico o fisico ad un materiale. Questo procedimento serve affinché questo materiale possa reagire più velocemente: più questo materiale risulterà attivato e più la sua azione potrà dirsi rapida ed efficace. Grazie ad una metodologia di attivazione attuata con l’utilizzo di speciali mulini, la struttura delle particelle di zeolite acquisisce particolari proprietà che – unite all’incremento della superficie – consente di legare più velocemente e stabilmente tossine e metalli. Basti pensare che il processo di attivazione consente di passare da un’azione su circa tre metri quadrati per grammo di zeolite ad una oltre i 250 metri quadrati sempre per grammo. Si tratta di un procedimento puramente fisico.
Particolarmente indicata per:
• Tutti: elimina dall’organismo i metalli pesanti, pesticidi e smog presenti nei cibi e nell’aria.
• Sportivi: le Zeoliti attivate, anche in sinergia con altri principi attivi, vengono usate per ridurre l’acido lattico e aumentare la resistenza e il recupero fisico e intellettuale..
• Pazienti in chemioterapia: per eliminare gli effetti collaterali dopo la fine dei trattamenti.
Efficace contro:
• Osteoporosi
• Demineralizzazione ossea
• Problemi dell’apparato cardiocircolatorio
• Problemi a denti e gengive
• Pelle secca
Indispensabile per:
• Mantenere la resistenza di ossa e denti
• Permettere la corretta coagulazione del sangue
• Regolarizzare il ritmo cardiaco
• Favorire l’assorbimento dei nutrienti
TRATTAMENTI POST CHEMIOTERAPIA
La capacità adiuvante della zeolite per il recupero durante e dopo trattamenti con medicinali – chemioterapia e radioterapia che può essere attribuita alla sua partecipazione alla sintesi proteica, alla capacità di contribuire alla ricostruzione del tessuto connettivo, all’azione adsorbente,al controllo del metabolismo del calcio nelle cellule da parte silicio presente nella sua struttura e, infine, all’azione antiossidante.
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