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Comunicato Stampa

14 Comuni della Costiera Amalfitana chiedono la ZTL Territoriale

Cittaslow con i Comuni campani per salvare uno dei luoghi più belli d’Italia.

fonte Studio EidosAppello alle istituzioni per limitare il traffico lungo la statale Amalfitana 163. Un modello da replicare anche in altri territori.

Si tratterebbe della 1a “isola” territoriale Ztl in Italia.

Da sempre fianco delle iniziative che puntano a migliorare la vita dei cittadini e del pianeta, Cittaslow Italia, riunita in assemblea ad Amelia (TR) sabato 2 dicembre scorso, appoggia l’appello dei Sindaci della Costiera Amalfitana.

“Cittaslow viene incontro a tutte le istanze del territorio portate dalle città associate. rivolte alle pratiche del buon vivere e alla sostenibilità - spiega Laura Pernazza, Sindaco di Amelia e neo Coordinatore eletto di Cittaslow Italia - un buon esempio è la proposta della ZTL territoriale dei comuni della costiera amalfitana contro fenomeni di over tourism e gentrificazione che ha ricevuto in assemblea l’appoggio dei sindaci di Cittaslow Italia”.

Laura Pernazza, Sindaco di Amelia e neo Coordinatore eletto di Cittaslow Italia

Sono 14 i Comuni che chiedono al Governo e al Parlamento la modifica del Codice della Strada e l’autorizzazione all’entrata in vigore della Ztl territoriale per limitare il traffico veicolare lungo la statale Amalfitana 163.

Un appello alla sensibilità istituzionale per risolvere definitivamente la situazione, a vantaggio della qualità di vita dei residenti, dell’esperienza dei turisti e soprattutto dell’ambiente, in uno dei luoghi più incantevoli d’Italia.

L’estensione della normativa riferita alla Ztl anche ad ambiti intercomunali e strade extraurbane potrebbe “cambiare favorevolmente le sorti del nostro territorio – scrivono nel documento condiviso i Sindaci della Costiera - Da anni, infatti, siamo impegnati a proporre e adottare provvedimenti volti al contingentamento del traffico lungo la strada statale 163 “Amalfitana” (unica arteria di collegamento tra i centri marittimi di un comprensorio ad altissima vocazione turistica) una strada che ancora oggi ricalca, in maniera pressoché identica, il tracciato originario e le sezioni dell’originaria mulattiera inaugurata a metà ottocento”.

La lettera inviata alla Premier Giorgia Meloni e ai Ministri dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti, nonché ai rispettivi viceministri e sottosegretari, nasce dalla situazione ormai insostenibile generata dall’enorme flusso di veicoli che affollano la Costiera Amalfitana. I disagi, dovuti alla particolare conformazione del territorio e dell’arteria stradale, influenzano la qualità della vita dei residenti, ma anche l’esperienza turistica dei visitatori e naturalmente il livello di inquinamento dell’aria.

Da qui la proposta di applicare la Zona a Traffico Limitato a un’area più ampia del classico centro storico cittadino, dando vita a una ZTL territoriale.

“Questa proposta è diventata intesa istituzionale tra i 14 Comuni della Costa, Regione Campania, Provincia di Salerno e Anas ed è sostenuta da un’ampia platea di associazioni di categoria, oltre che da una raccolta firme di più di 10mila cittadini” - spiegano i sindaci della Costiera coordinati dal Sindaco di Amalfi Cittaslow, Daniele Milano.

Inoltre “la Regione Campania ha finanziato la redazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica necessario all’attuazione dell’intervento denominato “ZTL territoriale per il contingentamento del traffico sulla SS163”.

La Regione Campania ha manifestato, infatti, la disponibilità a finanziare la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica per il monitoraggio degli accessi e la regolazione del traffico in Costiera Amalfitana, per un importo stimato di 2 milioni di euro.

“La richiesta innovazione normativa, già all’attenzione del Ministero dei Trasporti, consentirebbe di dare seguito all’attuazione di un sistema che rappresenta una soluzione strutturale ed inoltre non comporterebbe nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica- spiegano infine i sindaci – non rappresenterebbe un obbligo ma una facoltà concessa ai territori, valorizzando il concetto di autonomia a beneficio di cittadini e turisti. Consentirebbe, infine, di creare un modello da replicare anche in altri territori di grande attrattività e con caratteristiche tali da soffrire, più di altri, gli effetti dannosi del sovraffollamento”.


Cittaslow, Città del Buon Vivere

Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale. Sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, associazione che raggruppa piccoli comuni e città, fondata nel 1999 a Orvieto.

L'obiettivo delle Città del Buon Vivere, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.

Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.


Info: Cittaslow, tel. +39 0763341818 – www.cittaslow.it

Facebook @cittaslow – Twitter @cittaslow_intl – You tube @CittaslowInternational – Flickr @cittaslow – Instagram @cittaslowinternational

(Nella foto: Laura Pernazza con Pier Giorgio Oliveti e Stefano Pisani

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