SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Acidi biliari e pressione arteriosa. Nuovo studio del gruppo di ricerca del prof. Stefano Fiorucci

06/05/15

Un nuovo studio pubblicato dal laboratorio della Sezione di Gastroenterologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Perugia, diretto dal Prof. Stefano Fiorucci, in collaborazione con ricercatori delle Università di Napoli, Federico II, e di Salerno, ha dimostrato un nuovo ruolo degli acidi biliari nella regolazione della vasodilatazione arteriosa.

FotoUn nuovo studio pubblicato dal laboratorio della Sezione di Gastroenterologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Perugia, diretto dal Prof. Stefano Fiorucci, in collaborazione con ricercatori delle Università di Napoli, Federico II, e di Salerno, ha dimostrato un nuovo ruolo degli acidi biliari nella regolazione della vasodilatazione arteriosa.
Gli acidi biliari sono il prodotto terminale del metabolismo del colesterolo e sono generati nel fegato e quindi secreti nella bile. Nell’intestino interagiscono con la flora batterica residente (microbiota) e sono trasformati generando acidi biliari definiti secondari. Gli acidi biliari secondari, l’acido litocolico (LCA) e desossicolico (DCA), sono ligandi di un recettore localizzato sia nell’ intestino che a livello vascolare conosciutocome TGR5 o GPBAR1.
GPBAR1 è un importante target molecolare in quanto è un recettore coinvolto nella regolazione del metabolismo energetico e la sua attivazione induce consumo energetico ed ha pertanto un ruolo nel trattamento dell’ obesità. Agenti naturali che attivano TGR5/GPBAR1 quali l’acido oleanolico un estratto della foglia d’ulivo, inducono calo ponderale ed incrementano il metabolismo basale.
GPBAr1 è inoltre implicato nella regolazione della sensibilità all’insulina e pertanto rappresenta un buon target nel trattamento della sindrome metabolica, una condizione comune caratterizzata da diabete, ipertensione arteriosa ed ipertrigliceridemia/colesterolemia e fegato grasso.
Lo studio pubblicato su American Journal Physiology: Heart and Circulatory Physiology, una delle principali rivista di fisiologia/cardiologia del mondo, mostra che gli acidi biliari secondari causano vasodilatazione arteriosa attivando il recettore GPBAR1 localizzato sulle arterie quali l’aorta.
Lo studio pone le basi per l’uso di ligandi di GPBAR1 nel trattamento della sindrome metabolica ed apre importanti prospettive nel trattamento del fegato grasso.

Am J Physiol Heart Circ Physiol. Cystationine γ-liase, a H2S generating enzyme, is a GPBAR1 regulated gene and contribute to vasodilation caused by secondary bile acids. By :Renga B Bucci M, Cipriani S Carino A, Monti MC, Zampella A, Gargiulo A, d'Emmanuele di Villa Bianca R, Distrutti E, Fiorucci S. Pubblicato il 1 maggio 2015.



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