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''Amarcord'' ... il ''Cluny Bar di Milano Marittima'' di Giorgio Rocchi

06/06/08

Ricordare il "Cluny Piano-Bar" di M.M. vuol anche dire ricordare un grande professionista del beverage " Peppino Manzi". Un'accoppiata che ha cambiato il modo di "coccolare" il cliente che si sedeva al banco o ai tavoli del Piano-Bar più caratteristico della Riviera Romagnola.

AMARCORD ……….. IL CLUNY BAR di Milano Marittima

Continuano gli Amarcord…….. di Giorgio Rocchi e se il Grand Hotel Cervia, con il suo “Le Briò,” è stato ed è il locale che i cervesi ricordano con maggior affetto, certamente il “Cluny Bar” di Luisa e Peppino Manzi, è il locale che ha scritto una pagina di storia nel “centro” di Milano Marittima. Incontrando Peppino e la sua graziosa signora Luisa in quel di Cesenatico, mi sono detto che il loro “Piano Bar” non meritava assolutamente il trattamento che gli è stato riservato. Un po’ di storia credo che non dispiaccia a nessuno conoscerla, e anch’io, come tanti altri clienti, vorrei ricordare il primo ”American Piano Bar” su una passeggiata cittadina, in tutto il suo splendore, così come fece anche un’affezionata ospite di Milano Marittima che gli dedicò una simpatica poesia. “ Spendido come ce ne sono pochi, (inizia la poesia) in un angolo un piano bianco a coda. Un pianista accarezza la tastiera. Sorseggio una bevanda “dolce”, dolce come la vita qui. Davanti a me un lento passeggio, uomini, donne, ragazzi, bambini. Il mondo cammina, ma qui sembra si sia fermato, come in un’isola in mezzo all’oceano della vita. Mi guardo attorno, i tavoli sono pieni, il pianista suona e una voce armoniosa ricorda amori nuovi e amori lontani. Ma poi verrà l’inverno, i giorni passeranno, la vita scivolerà in un nuovo anno. Ritornerà l’estate, ritornerà il mio mare, ritornerà per me uno splendido caffè. La canzone del pianista si spegne in un applauso e penso con un sorriso sulle labbra a una sera che tornerà. Una sera al “Cluny Bar”
Il Cluny Bar, mi racconta Peppino, è nato da un sogno. Una notte sognai mio padre che mi osservava mentre lavoravo in mezzo a tanti tavoli pieni di clienti, ad un certo punto dell’osservazione mi disse: “ vai benissimo, continua così” e da quel “benissimo” è nata la voglia di aprire un bar tutto mio. Fu così che, ispirato dal Bar Basso di Milano e dall’Harris Bar di Venezia, trovato il luogo adatto, progettai il “Cluny”
L’avvio con Luisa, il 16 maggio 1969, è stato di grande attesa, perché ancora non c’era la clientela per il Cluny, ma Peppino e Luisa, assieme ai loro tre figli la pensavano diversamente, e forte delle sue esperienze acccumulate in giro per il mondo, cominciò a far sedere al pianoforte artisti come Matterelli Renato, Thomas Bernard, il fratello Thomas Nigel, che suonava esclusivamente al Quisisana di Capri, allo Sporting di Gstad e alle Vele di Dubay.
Inoltre, (e questo non è da tutti) al loro fianco si sono formati e affermati numerosi Barmen quali: Raschi Giancarlo di San Marino, Rossi Giancarlo, Iacomini Bruno (in seguito diventato campione del mondo) Farabegoli Adriano, Nunziatini Mauro, Andrea Poni, Graziani Maria Cristina. Tutti professionisti che devono al Cluny e a Peppino Manzi, il loro trampolino di lancio.
Poi vennero le prime crisi dovute alle mucillaggini, al cambiamento della clientela, alle manifestazioni di intolleranza da parte di alcuni soggetti preposti ai controlli, tanto cambiò la situazione, che al Cluny fece capolino, dopo un’adeguato restailing, una ristorazione in piena regola, guidata da Peppino e Luisa, con proposte molto mirate sui crostacei e il pesce dell’Adriatico. Per un po’ tutto andò bene, ma poi si sentì la necessità di rivedere l’offerta e nel 2000 il Cluny cambiò politica commerciale e il figlio Marco, ormai diventato grande fra i tavoli, e dopo alcune esperienze nelle zone caraibiche, propone alla famiglia di modificare il sistema del servizio per passare ad un lavoro che rispondesse alle esigenze giovanili che frequentavano e frequentano tuttora il “salotto” di Milano Marittima.
E nel 2000 nasce “Antigua Blues”, viene eliminato il piano bar per introdurre l’assordante musica dei giorni nostri (togliendo così quel fascino anni 60 che si respirava passando davanti al n° 71 di Viale Gramsci) e infine, come uno “Tsunami, ” arriva l’inaudito sfratto da parte della proprietà. Il 24 settembre 2004 cessa la vita del Piano-Bar Cluny / Antigua Blues (ancora in piena attività) per far posto ad “uno dei tanti negozi di abbigliamento”.
Arrivederci al prossimo Amarcord………..Giorgio Rocchi

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