SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

ANIO: Il diritto alla Salute non può essere calpestato

21/11/12

Le scelte del Governo di procedere ai tagli nella Sanità non possono aggravare la condizione di bisogno e di disagio di chi è affetto da gravi patologie disabilitanti. Sono 28mila le persone che, ogni anno, contraggono infezioni ossee. A tanto ammontano i malati, oggi, in Italia, di una malattia che, provocando un processo infettivo nelle ossa, spesso causato dalla scarsa vigilanza sanitaria per l’igiene ospedaliera, porta a gravi disabilità, come l’amputazione degli arti.

Le scelte del Governo di procedere ai tagli nella Sanità non possono aggravare la condizione di bisogno e di disagio di chi è affetto da gravi patologie disabilitanti.

Sono 28mila le persone che, ogni anno, contraggono infezioni ossee. A tanto ammontano i malati, oggi, in Italia, di una malattia che, provocando un processo infettivo nelle ossa, spesso causato dalla scarsa vigilanza sanitaria per l’igiene ospedaliera, porta a gravi disabilità, come l’amputazione degli arti.

“A fronte di questo fatto – spiega Girolamo Calsabianca, Segretario Nazionale ANIO Onlus (Associazione Nazionale Infezioni Osteoarticolari) - nonostante il riconoscimento, già nel 2008, da parte del Ministero della Salute, del carattere invalidante dell’osteomielite e delle infezioni osteoarticolari, il Governo, nel recente provvedimento di SpendingReview, non ha contemplato né l’osteomielite né le infezioni osteoarticolari, nelle nuove tabelle indicative delle percentuali di invalidità. Un danno, che si aggiunge a quello previsto dal taglio (Dl 98/2011 e Dl 95/2012), ultimati dalla legge di stabilità 2013, la spesa relativa ai dispositivi medici si ridurrà di 1.250 milioni di euro nel 2013 e di ulteriori 1.750 milioni nel 2014, ossia rispettivamente del 18 e 25 per cento in meno rispetto agli attuali livelli di spesa, obbligando le Regioni, entro il 2014, a minimizzare le forniture di ausili e protesi per i malati.

Una decisione grave – prosegue Calsabianca - le cui conseguenze sono facili da intuire, in termini economici e di sofferenza per le famiglie dei pazienti, ma soprattutto che contrasta con il diritto costituzionale di tutela della salute per le persone affette da patologie invalidanti, negando la garanzia delle cure primarie e i livelli minimi di assistenza. I pazienti osteomielitici, oggi, pagano due volte: per il fatto di essersi ammalati a causa di “errori sanitari” e per il fatto che i tagli del Governo si presentano come una vera e propria scure che si abbatte sul bisogno più elementare: quello appunto della salute.

Respingiamo, quindi, con forza la decisione del Governo – afferma Calsabianca – e continueremo la nostra battaglia per difendere la tutela dei malati affetti da osteomielite e da infezioni osteoarticolari, per ottenere interventi di assoluta tutela, sia in fase preventiva che assistenziale, coinvolgendo non solo i rappresentanti delle Commissioni Parlamentari interessate, ma anche il Parlamento Europeo, e agendo, se necessario, anche in sede giudiziaria.

Non è più possibile, infatti – conclude Calsabianca - attentare alla salute di chi ha bisogno e massacrare chi deve combattere quotidianamente con la propria sofferenza e fare i conti con quella dei suoi familiari”.

Ufficio stampa ANIO
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