SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Antibiotico resistenze: “Il nuovo PNCAR ridisegnato nella struttura a favore di una maggiore agilità sia negli obiettivi che nelle priorità”

26/03/21

25 marzo 2021 – L'abuso di antibiotici che inizialmente ha connotato il trattamento della polmonite da COVID-19 ha raggiunto picchi preoccupanti, con 3 pazienti su 4 trattati senza alcun motivo con terapia antibiotica. La mancanza di programmi di stewardship antimicrobica o la inosservanza ‘causa pandemia’ sono stati serbatoio della loro diffusione. Per fare il punto della situazione, all’interno della 2 giorni della Winter School “CALL TO ACTION PER UN SSN INNOVATIVO E RESILIENTE... SE CORRETTAMENTE FINANZIATO”, Motore Sanità ha organizzato il Webinar “Contrasto all’antibiotico resistenza nel paziente fragile: riflessioni e azioni da condividere in previsione del rinnovo del PNCAR”.

25 marzo 2021 – L'abuso di antibiotici che inizialmente ha connotato il trattamento

della polmonite da COVID-19 ha raggiunto picchi preoccupanti, con 3 pazienti su 4

trattati senza alcun motivo con terapia antibiotica. La mancanza di programmi di

stewardship antimicrobica o la inosservanza ‘causa pandemia’ sono stati serbatoio

della loro diffusione. Per fare il punto della situazione, all’interno della 2 giorni

della Winter School “CALL TO ACTION PER UN SSN INNOVATIVO E RESILIENTE...

SE CORRETTAMENTE FINANZIATO”, Motore Sanità ha organizzato il Webinar

“Contrasto all’antibiotico resistenza nel paziente fragile: riflessioni e azioni da

condividere in previsione del rinnovo del PNCAR”.



Il professor Francesco Menichetti, Direttore U.O. Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera

Universitaria Pisana, ha dichiarato “l’epidemia di COVID-19 che da un anno ha colpito

anche il nostro Paese ha amplificato in modo tangibile, talvolta drammatico, il problema

dell'antibiotico resistenza. Molti pazienti affetti da COVID-19 con insufficienza respiratoria

che ha richiesto supporto ventilatorio sono infatti stati vittima di infezioni da microrganismi

multi resistenti, in particolare nel setting intensivistico. Il COVID-19 ha quindi messo a nudo

la debolezza di un sistema, quello ospedaliero, che non era stato in grado di affrontare e

risolvere in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, il problema dell’infection control

e della stewardship antimicrobica. Le buone pratiche assistenziali, necessarie per impedire

le infezioni crociate in ospedale (infection control) non collidono infatti completamente con le

procedure da adottare al fine di proteggere se stessi dal rischio di acquisire l'infezione da

SARS-CoV2, e, in mancanza di uno specifico addestramento e di un sistema di controllo

continuo sulle procedure assistenziali, si possono verificare e si sono verificati cluster

epidemici nosocomiali causati da microrganismi MDR quali quelli produttori di KPC o NDM.

L'abuso di antibiotici che inizialmente ha connotato il trattamento della polmonite da

COVID-19 ha raggiunto picchi preoccupanti, con tre pazienti su quattro trattati senza alcun

motivo con terapia antibiotica. La mancanza di programmi di stewardship antimicrobica o la

inosservanza ‘causa pandemia’ hanno certamente dato il loro contributo selezionando germi

resistenti nell'intestino del paziente colonizzato che è poi stato il serbatoio della loro diffusione.

Ecco, quindi, che il nuovo PNCAR deve ripartire dalla coscienza di tale emergenza,

dimostrando capacità di sapersi ridisegnare nella struttura a favore di una maggiore agilità e

negli obiettivi, selezionando alcune decise priorità misurabili. L'auspicio è che, con l'impegno di

tutti, si possa riuscire a fare un buon lavoro”.

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