Carta Revolving
Se fino a pochi anni fa i pagamento di beni e servizi a rate erano poco diffusi e limitati quasi esclusivamente all’acquisto di immobili e automobili, oggi la rateizzazione riguarda molti beni primari di consumo, come la mobilia ad esempio o gli elettrodomestici.
Gli istituto di credito si sono adeguati a questa nuova realtà e hanno sviluppato una serie di soluzioni finanziarie al consumo proprio in questa direzione. Tra le soluzioni finanziarie studiate, una delle più convenienti è certamente la carta revolving.
Dall’aspetto del tutto simile a una tradizionale carta di credito, dunque una tessera plastificata a scadenza, con riportata sopra il codice identificativo dell’istituto di credito di rilascio a 16 cifre e dotata di un microchip a banda magnetica.
Anche l’utilizzo è esattamente uguale a quello di una carta di credito tradizionale: a fronte di un acquisto oppure per effettuare un semplice prelievo, si presenta la carta revolving che fa capo a un piccolo capitale concordato con l’ente di credito. Questo capitale, concordato nel contratto di prestito viene reintegrato con il rimborso della rata di restituzione fino alla scadenza del contratto stesso.
In pratica il costo di un servizio pagato con la carta revolving non viene addebitato per intero, ma viene suddiviso in rate che, una volta pagate, servono a saldare il debito e a ricostituire il fido concesso inizialmente dall’istituto di credito.
Facciamo un esempio per capire meglio: se si acquista un bene che ha un valore di 2000€, si può rimborsare tale cifra in comode rate mensili da 100€ ciascuna; al rimborso di ogni rata, non solo si fa fronte al proprio debito, ma si ripristina l’importo del fido originale, ricaricando di fatto la carta.
Avendo ampia scelta in tema di prodotti finanziari al consumo, gli istituti di credito propongono diverse formule e soluzioni; per questo è buona norma confrontare varie proposte prima di prendere la decisione definitiva.
In tema di carte revolving, i parametri da tenere in considerazione per questo confronto possono essere riassunti in questo modo:
1. L’importo massimo di spesa previsto;
2. Il tasso di interesse che viene applicato;
3. Spese di apertura e commissioni a fronte delle operazioni effettuate;
4. Eventuale sottoscrizione di polizze assicurative.
Per richiedere una carta revolving basta presentare la domanda insieme a un documento di identità valido, il proprio codice fiscale, gli estremi di un conto corrente bancario che servirà per l’addebito della rata e la propria busta paga.
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