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Comunicato Stampa

Cittadinanzattiva Treviso ringrazia il ministro Bianchi per il dialogo aperto con i giovani

09/02/22

Dopo la mobilitazione di venerdì scorso degli studenti, sui temi dell'alternanza scuola-lavoro e sull'esame di maturità, il ministro della Pubblica istruzione ha scritto ai giovani una lettera aperta spiegando che ora li vuole ascoltare.

Foto"Bene ha fatto il ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, a scrivere ai ragazzi per iniziare un dialogo con loro sull’esame di fine anno e sul problema del rapporto scuola-lavoro". Lo afferma Cittadinanzattiva Treviso, la onlus per la difesa dei diritti di relazione delle persone, attraverso il suo referente provinciale Giancarlo Brunello.
"Ovviamente, queste sono tematiche di occasione per cominciare a parlare di una scuola inadeguata e a tratti inutile per soddisfare i bisogni dei ragazzi.
La scuola e loro, vivono in mondi diversi. Purtroppo, la scuola ha perso da anni la sua identità, con il risultato che vive al di fuori del contesto sociale. Oltre ai ragazzi e alle famiglie, se ne accorge ogni giorno il mondo delle imprese e delle professioni.
Arrivano ai luoghi di lavoro giovani diplomati, ma anche laureati, alieni alle regole e ai ritmi del lavoro. Non hanno idea di cosa sia il lavoro e la sua organizzazione.
Ma sono impreparati anche nel linguaggio e nelle relazioni interpersonali. D’altra parte, non dialogano bene né a casa né a scuola. Tra di loro parla la musica che è rumore, ma nello stesso tempo soffrono e vivono una forte alienazione sociale e personale".

Ma torniamo al dialogo tra i ragazzi e il ministro Bianchi.
"Con questo suo intervento lui è tornato al suo modo di essere. Persona colta e illuminata, uomo del dialogo e del sapere, questa è l’immagine che molti di noi hanno di lui.
Scappare non sarebbe stato nel suo stile.
Sicuramente il ministro converrà che i ragazzi non potevano avere come referenti la burocrazia. Quindi speriamo che la convocazione sia per ascoltarli. Hanno bisogno innanzitutto di parlare e dire. Oggi nessuno li ascolta.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a questo ci ha richiamati, dando all’ascolto il valore della dignità.
Nessuno li ascolta. Non in famiglia. Stanno aumentando, lo narrano anche i media, i divorzi e le separazioni familiari. Spesso i ragazzi sono chiamati in causa come colpevoli oppure usati come ricatto ed arma impropria per gli alimenti.
Non li ascolta la scuola. Non parlano mai. Vengono giudicati da verifiche scritte. Diversi di loro dicono che i docenti non li guardano mai in faccia e, quando gli parlano, è solo per rimproverarli.
Non si parlano tra di loro.
Nel branco valgono molto le posizioni, i fatti concreti, come la voglia di menar le mani, e gli slogan. Qualcuno ci ha spiegato che i rapper rappresentano un loro modo di comunicazione. Ecco perché piacciono.

Rifletta allora il ministro sui suggerimenti e su quanto scrivono gli psicologi riguardo ai ragazzi. Sulla loro crisi. Sulle loro paure. Sulle loro disillusioni.
Investiamo su di loro, ministro Bianchi, non è forse il meglio che volevamo o potevamo sperare, ma sono sicuramente il meglio che abbiamo.
Ci tenga aggiornati, per noi la questione scuola e i giovani sono una tema cruciale".

Cittadinanzattiva Coordinamento territoriale di Treviso



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