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Come imparare la strategia della disinformazione per vincere la causa

27/09/09

Ogni atto giudiziario deve indurre chi legge ad accettare per vera la realtà raccontata dal tuo avvocato. Ora questo vale in qualunque processo, anche in quello con il gratuito patrocinio. Poiché ogni realtà può essere narrata accentuandone alcuni aspetti, occultandone degli altri o descrivendola sotto profili del tutto interpretativi, è necessario capire che il Tuo avvocato deve saper far uso di “Tecniche Di Disinformazione“.

Ecco una Guida ai metodi più utilizzati per ingannare, confondere e spargere notizie strumentalmente organizzate negli atti del processo.
Con questa guida potrai capire quali sono gli intenti perseguiti dal Tuo avvocato, o da quello avversario, e come il primo dei due dovrebbe gestire la missione della tua difesa.
Anzitutto, cos’è la disinformazione? In che modo quando si scrive un atto si può ingannare e mentire con successo? Come possiamo fare tu ed io per riconoscere le fonti fuorvianti? In questa guida si svelano le tecniche di disinformazione più efficaci per aiutarti ad individuare le mezze verità.
La disinformazione è un’informazione falsa o inesatta che viene diffusa deliberatamente. Certe volte viene chiamata anche con il sinonimo di Black propaganda. La disinformazione non va invece confusa con l’informazione falsa o inaccurata in modo non intenzionale. (fonte Wikipedia)
La disinformazione può essere perciò funzionale a sorreggere la narrazione delle tue ragioni e serve a farti vincere la causa. Come tutti i mezzi necessari ad un fine, può essere realizzata ed utilizzata in vari modi.
Hai presente quando, leggendo un atto giudiziario, cerchi di capire dove si vuole andare a parare e vedi solo confusione e fumo negli occhi?
Come per ogni problema c’è anche qui una soluzione. Appunto per consentirti di imparare i rudimenti della disinformazione ed essere in grado di comprendere quello che scrive il tuo avvocato, o quello avversario, ecco alcuni esempi:
Un fatto dello “storico di causa” potenzialmente pericoloso per la tesi difensiva può essere ignorato per intero nell’atto di causa. La maggior parte delle persone crede che qualcosa che non è stato riportato semplicemente non esista e se non ne riparli aiuti a farlo dimenticare.
Una notizia di cronaca può essere presentata come un’ “accusa priva di fondamento o del tutto strumentale e pretestuosa”, specialmente citando una fonte opposta che ha pari o superiore autorità. Bisogna fare attenzione perché più un soggetto gode di largo consenso o ricopre posizioni pubbliche importanti più cercherà di fare leva sulla sua reputazione per etichettare un fatto come falso e ridicolo. Per questo motivo è importante costruire un sostegno alle proprie tesi condito di più fonti di supporto possibile (giurisprudenza, testi scientifici, riferimenti di cronaca, etc.).
L’organizzazione di eventi sociali e di comunicazione di sostegno genera una copertura massiccia da parte dei media e può creare una distrazione sufficiente per deviare l’attenzione dal problema vero.
Una diceria può essere richiamata come motivo di riflessione e quando non viene né smentita né confermata può generare confusione e dubbi in chi legge.
Impostare un ragionamento su domande sbagliate può portare a risposte sbagliate e stravolgere il senso del contesto: è perciò necessario tener sempre presente che le premesse da cui si parte sono più importanti dello sforzo logico che si compie per arrivare a conclusioni di comodo.
Talvolta un individuo o un gruppo di persone possono essere state indotte, costrette o pagate per fornire costruire informazioni false che danno poi vita a false notizie di cronaca: bisogna quindi ricordare che la verità può essere negata anche in pubblico e gestire il suo accertamento in via preventiva.
Questi sono alcuni esempi di come funziona la disinformazione: ma allora, come si fa a scoprire quando una notizia è stata costruita in modo artificiale? Quando in un processo si vende fumo , come si può capirlo?
Ecco un percorso in 6 tappe per scoprire la difesa impostata dall’avvocato - tuo o della controparte – (vale in qualunque processo, anche in quello in cui sei assistito dal patrocinio a spese dello stato):
1.Domanda: poniti sempre molte domande quando leggi la narrazione storica del fatto di causa. Da dove viene la notizia? La fonte è affidabile? C’è qualcun altro che conferma la stessa storia? Metti in dubbio ogni cosa e non dare nulla per scontato.
2.Controlla: studia la materia e trova riscontri da più fonti. Troverai sempre informazioni che daranno un’immagine a 360° gradi della vicenda o del problema.
3.Non fidarti: non sottovalutarti mai e non credere alle fonti pseudo autorevoli. Controlla sempre quello che raccontano le “persone che sanno”, metti in discussione coloro che si nascondono sotto titoli e presunte esperienze. La credibilità si verifica sempre sul campo.
4.Approfondisci: sii molto cauto con i passaggi che sembrano troppo tecnici o così complessi da risultare incomprensibili. Può accadere che il tutto sia volutamente non chiaro e le informazioni siano state descritte in modo criptico proprio per sviare l’attenzione da altro o per suggestionare il lettore.
5.Vai al sodo: Non farti distrarre da fatti e notizie secondari. Trova la questione principale della tua causa e resta su quella fino a quando non la hai capita. Poi, vai avanti seguendo un filo logico e cronologico.
6.Costruisci un dossier: non cestinare la tua documentazione e, anzi, raccoglila sempre per consentire poi una verifica ed una conferma storica di come si sono sviluppati i fatti. Un processo dura a lungo e avere l’opportunità di riformulare un tuo giudizio critico e di dimostrane la validità nei fatti è fondamentale.
Questo è solo una guida passo passo in 6 punti e non vuole essere esaustiva: deve solo aiutarti a capire come leggere gli atti di un processo con un approccio critico ricordando che il tuo avvocato, anche nel gratuito patrocinio, potrà svolgere la miglior difesa solo se gli darai il miglior supporto nell’identificare la più corretta ricostruzione storica della tua vicenda.
Conoscendo a menadito quello che ti è accaduto, solo tu puoi dare le informazioni più appropriate al tuo legale e, soprattutto, solo tu puoi aiutarlo a capire quando la parte avversaria scrive facendo uso di tecniche di disinformazione e virtualizzazione della realtà.
Ricordati che nel processo una parte vince e l’altra perde; non c’è un premio per i secondi. Quindi impara a sfruttare tutte le tue chances senza perdere opportunità ed occasioni.
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