Crisi economica: ma gli italiani non rinunciano alla cartomanzia
Nonostante una crisi economica globale che fa arretrare il potere d'acquisto delle famiglie, l'utilizzo di servizi come la cartomanzia telefonica è in crescita.
Come sappiamo tutti l'Italia sta attraversando un grave periodo di crisi economica: potere d'acquisto dei cittadini che diminuisce, disoccupazione che aumenta, pressione fiscale alle stelle e debiti sempre più ingenti.
Gli italiani, vista la situazione, hanno quindi imparato a dosare le energie finanziarie e a eliminare le spese superflue, spendendo solo lo stretto necessario per la vita di tutti i giorni in attesa che arrivino tempi migliori, ma c'è un settore che non conosce crisi, che visto dall'esterno potrebbe sembrare una delle prime spese che dovrebbero venir tagliate, che invece proprio da quando l'Italia è entrata nel vorticoso tunnel della crisi ha registrato un aumento notevole: la cartomanzia, soprattutto le consulenze richieste per via telefonica.
Questo fenomeno è stato studiato da numerose associazioni di consumatori e non solo, per cercare di capire quali possano essere le motivazioni che spingono la popolazione a spendere soldi, quando non ce ne sono, per chiedere consulenze a cartomanti ben sapendo che si tratta nella maggior parte dei casi di persone senza arte ne parte che approfittano della debolezza di un momento per spillare quanti più soldi possibili; diversi sondaggi svolti su campioni piuttosto ampi di popolazione hanno registrato una predominanza di persone di sesso femminile di origine meridionale che fanno ricorso alla cartomanzia e, se nel periodo precedente alla crisi gli argomenti su cui maggiormente veniva richiesta la consulenza erano amore e salute, al primo posto nelle preoccupazioni di chi telefona ai cartomanti in questo periodo di crisi ci sono i soldi e il lavoro.
Sembra che si sia arrivati alla chiusura di un cerchio, ma restano ancora da scoprire i motivi di un boom così clamoroso che conta oltre 10milioni di 'clienti' fissi che a cadenza regolare chiedono una consulenza; gli italiani sono sempre stati un popolo di superstiziosi, specialmente al sud, e la crisi ha fatto nascere una paura fortissima nel futuro a causa della grave situazione di instabilità e di insicurezza che pervade le famiglie. Unendo questi due fattori il motivo per cui i cartomanti hanno avuto un incremento così elevato di contatto risulta quindi chiaro: ciò che gli italiani non trovano più nel presente e in ciò che è tangibile, provando ad andare a cercarlo in ciò che è astratto e futuro. E' come cercare una rassicurazione per lenire un dolore interiore sfinente, sperando di ricevere rassicurazioni.
La cartomanzia in Italia è diventata un placebo per l'anima; non tutti quelli che chiamano i cartomanti credono nell'efficacia del loro lavoro: molti, in preda all'irrazionalità che porta la disperazione di aver perso un lavoro e di non avere più la sicurezza economica per mantenere una famiglia e arrivare a fine mese, si costringono a credere in ciò che sentono dire dall'altra parte del telefono. Bisogna comunque distinguere coloro che lavorano in buona fede, nella convinzione di avere realmente dei poteri paranormali e coloro che, invece, approfittano delle disgrazie e delle debolezze per lucrare, traendo quindi un profitto dalla crisi. Nel primo caso non vengono chiesti soldi, il più delle volte chi chiede il consulto versa un'offerta a piacere, ma i cartomanti che operano per via telefonica molto spesso mettono in piedi delle vere e proprie truffe, con numeri a tariffazione maggiorata ai quali si deve necessariamente restare collegati per un lungo periodo di tempo, oltre ad eventuali ulteriori servizi che vengono proposti addirittura per risolvere il problema, promettendo di far arrivare presto lavoro e soldi tramite pozioni o rimedi magici.
Una fenomenologia particolare che è stata a lungo studiata, dimostrando che non solo in Italia, ma in tutto il mondo, c'è l'aumento del mercato della cartomanzia in funzione alle crisi economiche: maggiore è la crisi, maggiore è la crescita della cartomanzia.
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