SALUTE e MEDICINA
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Crisi rifiuti in Campania

03/02/11

De Magistris: 'l'Europa boccia il governo'

Sulla crisi rifiuti, il parlamento europeo sbugiarda il governo italiano e svela l’inadeguatezza delle procedure emergenziali servite, finora, solo a far felici cricche e faccendieri.

Il parlamento, infatti, ha approvato la risoluzione comune sull’emergenza in Campania di cui sono stato primo firmatario e per la quale mi sono impegnato lungamente. L’Europa, quindi, boccia inequivocabilmente la politica berlusconiana fatta di subdole emergenze infinite e militarizzazione del territorio.

La crisi campana diventa crisi europea. Il Parlamento ribadisce il principio – vilipeso da Berlusconi - che la salute dei cittadini campani è un diritto incomprimibile, che non può essere oggetto di strumentalizzazioni per favorire “gli amici degli amici”.

Il parlamento dice ‘no’ allo sperpero dei fondi comunitari, utilizzati solo per ingrassare cricche e comitati d’affari. I soldi per la Campania saranno sbloccati solo quando l’Italia e la Regione si metteranno in regola con leggi dell’Unione e ne rispetteranno i principi. Di fronte all’avidità del partito trasversale della spesa pubblica, che vuole attingere al salvadanaio comunitario per i fini personali, magari per costruire inceneritori che attentino alla salute dei cittadini, il mio impegno vincola l’arrivo dei fondi alla realizzazione di quei progetti che vuole il popolo: riciclo, rifiuti zero, ristoro dell’ambiente e tutela della salute delle famiglie.

L’Europa, infatti, dice ‘no’ alla criminalizzazione del dissenso e alla militarizzazione del territorio. La risoluzione sulla quale ho lavorato sancisce che la politica berlusconiana dei Commissari e dell’emergenza ha favorito l’infiltrazione camorristica; è stata vista come la causa, non come la soluzione del problema, dai cittadini, dai comitati, dalle mamme vulcaniche, da chi ha lottato pacificamente per la difesa del territorio e della democrazia. La compressione dei diritti di cittadinanza e la criminalizzazione del dissenso sono stati gli strumenti utilizzati per normalizzare un’emergenza infinita, dove i campani lottano con degrado, malaffare e immondizia.

Mentre la propaganda del Sultano di Arcore irradiava bugie circa la soluzione di una crisi, che grazie all’insipienza di questi governanti, sembra diventata normale devianza.

L’Europa ci dice che la deroga alla legislazione sulla valutazione d’impatto ambientale e sugli appalti pubblici ha compromesso il territorio e ha favorito gli affari della camorra, degli imprenditori senza scrupoli e della politica corrotta, come i recenti arresti di Commissari e personaggi della Protezione Civile dimostrano.

L’Europa riconosce il diritto dei campani, non di essere passivi oggetti di politiche calate dall’alto da duci e ducetti del ghe pense mì, ma cittadini attivi, le cui proposte operative devono essere ascoltate dalle istituzioni. La risoluzione lamenta la violenta repressione del dissenso operata dal governo Berlusconi e impone all’Italia di conformarsi ai principi di trasparenza e di coinvolgimento dei cittadini nel procedimento, sanciti dalla convenzione di Aarhus.

Il Parlamento boccia la deroga alle regole ambientali e inerenti agli appalti, d’altronde, proprio all’indomani della vergognosa legge di conversione del ‘decreto rifiuti’ del nostro governo, che ha stabilito l’istituzione di Commissari provinciali. Berlusconi, testardamente, sostituisce Bertolaso con cinque cloni, che saranno scelti anche da personaggi come Edmondo Cirielli, l’autore dell’ignominiosa legge “taglia prescrizione”, e Luigi Cesaro, detto Gigino ‘a purpetta, l’amico di Cosentino, alias Nick ‘o mericano.

La risoluzione, inoltre, denuncia la follia berlusconiana di aprire cave nei parchi nazionali, richiamando l’Unione all’adozione di una normativa che vieti questi scempi senza se e senza ma. Grazie anche al nostro impegno, l’Europa richiama l’Italia al controllo dei rifiuti presso i siti di Ferrandelle e di Chiaiano, e allo smaltimento a norma delle ecoballe, stoccate a Taverna del Re, il cui contenuto dovrà essere attentamente analizzato.

Nella latitanza delle istituzioni, chiuse nella loro torre d’avorio, lontane dal popolo in lotta, l’Europa ha garantito il rispetto dei diritti di cittadinanza e della democrazia. I campani non sono figli di un dio minore. Lo Stato di diritto, contro lo scempio delle emergenze infinite, esiste. C’è un giudice a Berlino: e anche a Bruxelles.

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