SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

DIABETE, FAND: Integrazione del territorio ed equità nell'accesso alle cure siano al centro dell'azione politica per una piena tutela dei diritti delle persone con diabete

Il Presidente Fand, Emilio Augusto Benini, è intervenuto oggi agli Stati Generali sul Diabete a Villa Mondragone: «Sfruttare l’occasione unica del PNRR per implementare l’assistenza territoriale».

fonte FAND logo«È venuto il momento che l’assistenza e i diritti delle persone con diabete siano garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Il diritto delle persone con diabete a vivere una vita sociale, educativa, lavorativa come tutti deve essere considerato un obiettivo prioritario dell’agenda istituzionale». È quanto dichiara Emilio Augusto Benini, Presidente di Fand - Associazione Italiana Diabetici, intervenuto oggi agli Stati Generali sul Diabete, organizzati a Villa Mondragone (Monteporzio Catone, Roma), da FeSDI – Federazione delle società diabetologiche italiane, Università di Roma Tor Vergata e Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili.

«Dobbiamo sfruttare l’occasione unica del PNRR e degli importanti stanziamenti che prevede, per sviluppare l’assistenza territoriale, perché è al livello del territorio che, indiscutibilmente, è necessario che siano in primo luogo assistite le persone con diabete – prosegue il Presidente Benini –. Ciò non significa ovviamente che il territorio debba depauperare l’ospedale. Quello a cui si deve mirare, cogliendo questa opportunità, è l’integrazione del territorio, il potenziamento dei centri diabetologici, con un team diabetologico opportunamente costituito e formato, un’integrazione con i medici di medicina generale e il ruolo delle case di comunità. Ma è opportuno andare oltre, costruire un’assistenza che sia ancora più a misura della persona con diabete e puntare, per questo, anche sulla farmacia dei servizi, che può costituire un forte valore aggiunto in questo percorso, per la vicinanza che di fatto hanno le farmacie rispetto alle persone. Per integrare al meglio questa ampia struttura organizzativa, è inoltre imprescindibile dotarla di un sistema informatico che la supporti, a partire dal fascicolo sanitario elettronico e tutti i software che ne garantiscano l’efficienza».

«Bisogna assicurare alle persone con diabete il pieno accesso all’informazione, all’educazione terapeutica, alla sana alimentazione, ai corretti sili di vita, nonché al supporto psicologico – sottolinea il Presidente Benini -, tutelandone i diritti nelle attività quotidiane, per esempio in ambito scolastico, sportivo e, soprattutto, lavorativo. Su questo, come organizzazione, ci siamo attivati per la costruzione di un vero e proprio sportello legale. Nell’ambito del supporto legale Fand è già impegnata e ha raggiunto importanti risultati, come dimostrato dalla sentenza dello scorso aprile della Corte d'appello di Genova che, confermando la condanna di primo grado di Rfi – Rete ferroviaria italiana e Inps, che avevano dichiarato una dipendente inidonea a svolgere il ruolo di capostazione in quanto diabetica, ha indicato che anche una persona con diabete tipo 1, in condizioni di controllo ottimale della malattia, gestita con idonei dispositivi medici che sostanzialmente annullano il rischio di ipoglicemia, ha diritto a svolgere ruoli delicati, come per esempio quello di capostazione. Un supporto quello alle persone con diabete che Fand intende rafforzare con il potenziamento del suo numero verde, offrendo aiuto e informazioni in più ambiti, da quello clinico-diabetologico, a quello psicologico, oltre che legale. A questo si aggiunge anche l’importanza di formare figure di “diabetici qualificati”, cioè esperte nell’autocontrollo e nella autogestione del diabete e in grado di fornire aiuto e sostegno alle persone con diabete e ai loro familiari, con il nostro Corso di Diabetico Guida, che, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, si è affermato, lo scorso dicembre, in occasione del Congresso Idf - International Diabetes Federation, come un riconosciuto modello a livello internazionale».

«Occorre un lavoro comune e sinergico, a partire dal mondo dei pazienti, il perseguimento di una linea comune, individuando alcuni temi fondamentali su cui lavorare insieme per portarli all’attenzione della politica – conclude il Presidente Benini –. Ed è importante rivolgere alla politica un appello affinché sia garantita a livello nazionale l’equità di accesso alle cure e l’uguaglianza per tutte le persone col diabete rispetto a trattamento e assistenza. Sviluppo e integrazione del territorio ed equità dell’accesso alle cure sono i punti fondamentali, e l’auspicio è che possano essere finalmente e in modo chiaro al centro dell’agenda politica per una piena garanzia di tutte le persone con diabete».


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