Drenaggio meristematico degli organi
Il drenaggio è una particolare metodica che, avvalendosi di rimedi fito-gemmoterapici, dell’idroterapia e della litoterapia, provvede all’eliminazione delle tossine accumulate nel liquido intracellulare, nel liquido extracellulare, nel tessuto linfatico e nel torrente ematico.
Il drenaggio è un’azione sistemica che coinvolge l’intero organismo: stimola l’eliminazione centrifuga delle tossine e delle scorie metaboliche dall’interno delle cellule verso l’esterno trasportandole, grazie all’azione specifica degli organi emuntori, fuori da tutti i tessuti e gli organi.
ll principale nemico della salute è lo stato tossico al quale gli organi sono soggetti: quantità enormi di tossine e scorie, non scisse e non eliminate, ostacolano ed alterano i normali processi vitali metabolici dell’organismo.
Il trattamento disintossicante deve essere necessariamente “pluriorganico”, vale a dire atto a coinvolgere tutti gli organi emuntori deputati ai processi di depurazione, in modo da promuovere, in profondità e velocità, il raggiungimento di una forma fisica ottimale, tramite la stimolazione ed il sostegno delle normali funzioni fisiologiche.
“Sicut in cute et intus” così dicevano i latini (come sulla pelle così dentro).
“La pelle è lo specchio della salute”, diciamo noi oggi. E questo a riprova della validità del detto antico e ad ulteriore dimostrazione che l’epidermide va salvaguardata, va protetta e difesa partendo dall’interno. L’integrità e la luminosità della pelle, confine tra mondo interno ed esterno, contemporanea via di eliminazione e di assorbimento, sono legate in modo indissolubile alla cura del corpo.
Le tossine sono acceleratori di invecchiamento, perciò disintossicare e purificare l’organismo è il primo atto per rigenerarlo e mantenerlo giovane, soprattutto se si contrastano gli effetti lesivi dei radicali liberi.
Il metodo gemmoterapico si basa su quattro postulati:
– La vita è espressione della dinamica cellulare, le cellule in fase di potenziale divisione sono le più adatte ad agire e stimolare altri tessuti cellulari.
– La vita animale dipende completamente da quella vegetale, ciò che permette la vita animale può rigenerarla dalle alterazioni morfo-patologiche.
– L’albero è il vegetale più potente, l’energia vitale si esprime ogni anno con un grande accrescimento cellulare. Tutti i suoi meristemi sono i più indicati per disintossicare, rigenerare e curare le cellule animali.
– Tra le piante utilizzate le Betulle (pubescens e verrucosa) e la Quercia (Quercus peduncolata), sono quelle con più capacità di adattamento, di acclimatazione, di resistenza, di diffusione e di rigenerazione. I tessuti embrionali di queste piante formano la prima base del drenaggio gemmoterapico.
I tessuti meristematici utilizzati per preparare i “Meristemo Ynkhas®” sono sostanze vegetali di origine embrionale ricchissime di enzimi, fattori di crescita, vitamine, proteine, acidi nucleici, aminoacidi, auxine, gibberelline, cinetina, ormoni vegetali. La quantità di questi “principi attivi” è molto rilevante in questi tessuti in fase di crescita rispetto a quelli della pianta adulta.
Nella gemma di una pianta si ritrova la principale riserva di meristemi vegetali; i meristemi sono dei gruppi di cellule embrionali indifferenziati del vegetale. In vitro, una sola di queste cellule embrionali può ricostruire la pianta nella sua totalità. Possiamo quindi paragonare la meristemo-terapia all’utilizzo delle cellule staminali umane. In biologia, una cellula indiffereniziata contiene grandi quantità di minerali, oligoelementi, vitamine, enzimi, fattori di crescita. In virtù di queste peculiari caratteristiche l’utilizzo delle gemme presenta potenzialità terapeutiche di gran lunga superiori alla fitoterapia in quanto in grado di sfruttare appieno le caratteristiche energetico-nutrizionali della pianta.
La meristemo-terapia fa parte delle terapie naturali di “terreno”; è in grado cioè di modificare, influenzandolo in maniera dolce e fisiologica, il terreno biologico del nostro organismo riequilibrandolo e rendendolo di conseguenza meno suscetttibile alla malattia; il principio attraverso cui tale metodica raggiunge lo scopo, si fonda sulla valorizzazione biologica dei tessuti embrionali vegetali che, essendo in pieno potenziale di crescita e dunque di rigenerazione è in grado di rilanciare i meccanismo fisiologici di rigenerazione propizia alla salute dell’uomo.
La fitoterapia classica pur avendo importantissime applicazioni salutistiche, basa la sua azione su un effetto terapeutico ottenuto da tessuti vegetali adulti differenziati determinando in definitiva il suo effetto terapeutico sulla base di un meccanismo simil-allopatico. Il vantaggio di ricorrere ai fitoembrioestratti è rappresentato da un utilizzo molto più dolce poichè i tessuti embrionali vegetali modulano le disfunzioni rispettando la fisiologia e senza alcun effetto collaterale rendendo tali prodotti applicabili sulle donne incinte, in età pediatrica e persino sui neonati. La fabbricazione dei fitoembrioestratti in virtù dell’utilizzo delle gemme è in grado di dotare il prodotto finito della concentrazione massima delle sostanze terapeutiche in esse contenute permettendone un utilizzo a più basso dosaggio; ciò grazie anche alla particolare metodica di estrazione che prevede la macerazione dei tessuti embrionali per venti giorni in un mix di solventi come acqua, alcool e glicerina in proporzioni uguali (33%). I differenti soventi estraggono i principi attivi biologici dal vegetale secondo il loro grado di solubilità: gli alcaloidi per l’alcool, gli idrosolubili per l’acqua e i liposolubili per la glicerina: ecco che così si riesce ad estrarre tutte le potenzialità terapeutiche di una gemma rendendole disponibili a scopo terapeutico.
II termine “meristematico” è stato studiato in quanto, come avviene poi nella realtà produttiva, non si utilizzano solo “gemme” (gemmoterapia) ma diversi parti vegetali embrionali di alberi e arbusti: tessuti meristematici.
Questi sono:
• Amenti o infiorescenze
• Boccioli
• Cortecce di stelo (corteccia di giovane ramo)
• Gemme
• Giovani getti o germogli
• Giovani radici
• Ghiande
• Linfa
• Semi
• Scorze di radici
La raccolta dei tessuti embrionali avviene a fine inverno-inizio primavera, quando presentano la massima concentrazione di principi vitali. La raccolta di questi vegetali deve avvenire lontano da fonti inquinanti, nel loro habitat naturale e devono essere assolutamente freschi per la loro lavorazione successiva (la quale deve iniziare al massimo dopo 24 ore). Le parti raccolte vanno pulite, triturate e messe a macerare per 4-5 giorni in alcool 90°. Si aggiunge successivamente acqua+giicerina fino ad arrivare ad un rapporto droga-solvente di 1:20 (importante per ottenere un rimedio finale costante e riproducibile).
Questa nuova macerazione durerà almeno altre tre settimane. La macerazione prima in alcool e poi in alcool-glicerina-acqua permette di solubilizzare gran parte dei principi attivi contenuti nei tessuti meristematici, bloccando inoltre l’attività “litica” di alcuni enzimi. Si eseguono poi due spremiture successive ottenendo un macerato glicerinato di base pronto per l’utilizzo. Il prodotto ottenuto sarà analizzato e diluito.
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere