Export, Monti (Ice) punta su aggregazione, incoming e formazione
Il presidente dell'ICE a Cagliari per il Roadshow parla davanti a 300 imprenditori. Le opportunità per il Made in Italy all'estero spiegate alle aziende
Trecento imprenditori circa, in rappresentanza di quasi 250 aziende, hanno preso parte alla tappa di Cagliari del roadshow “Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. Alla manifestazione, svoltasi al Centro Congressi della Fiera, fa parte della strategia di incentivazione dell'export italiano.
Dopo gli interventi di Giancarlo Deidda, Presidente di Camera di Commercio Cagliari, e di Maria Grazia Piras, Assessore dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna, ha preso la parola il presidente dell'ICE, Riccardo Maria Monti che ha illustrato le strategia di sviluppo per la Sardegna.
«Tra le filiere sulle quali puntare - secondo Monti – ci sono l'agroindustria, la raffinazione e l'energia alternativa e il turismo, magari destagionalizzando. Occorre soprattutto rivolgersi ai mercati vicini del Nord Africa (Tunisia e Algeria) che offrono importanti opportunità di sviluppo e hanno avuto negli ultimi anni un'ottima performance, ma anche alla Germania e al Regno Unito, oltre che ai Paesi del Golfo Persico che stanno iniziando ad investire anche nell'Isola».
Il presidente dell'ICE, Riccardo Maria Monti ha quindi indicato le tre linee guida sulle quali lavorare per migliorare le performance delle esportazioni sarde e consentire anche alle PMI, solitamente piccole e poco attrezzate per queste sfide, di competere nei mercati internazionali. «Dobbiamo lavorare sull'aggregazione, su programmi di incoming legati all'arrivo dei buyers internazionali e sulla formazione degli operatori» ha detto Monti.
Sono stati illustrati poi i dati relativi all'export della Sardegna. Nel corso del primo semestre del 2014 non è cambiata la situazione di sofferenza in cui versa l’interscambio sardo che permane, dopo un 2013 in forte contrazione, al di sotto del livello pre-crisi. Se nel 2013 le esportazioni erano calate del 15,5% e le importazioni del 9,2% rispetto all’anno precedente, nei primi sei mesi del 2014 entrambe risultano ancora in contrazione anche se in modo più contenuto, con le prime sul –11,8% e le seconde a –7,1% rispetto allo stesso semestre del 2013. In particolare il commercio estero della regione appare decisamente dipendente dalla raffinazione del petrolio, attività che ricopre oltre 4/5 degli scambi con il mondo.
A seguito dell’andamento negativo delle esportazioni, la quota della Sardegna sul totale nazionale ha subito un arretramento di un decimo di punto, attestandosi sull’1,3% nei primi sei mesi del 2014.
Particolarmente interessante la sessione tecnica aperta da Claudio Colacurcio di Prometeia, che ha avviato il confronto tra Roberto Luongo, direttore generale di ICE-AGENZIA, Livio Mignano, responsabile Centro- Sud Rete Domestica SACE, Carlo de Simone, responsabile relazioni istituzionali e studi Simest, in un dibattito moderato da Nicola Lener del MAE.
I trecento imprenditori presenti a Cagliari hanno potuto usufruire di un vero e proprio “check-up” della loro capacità di esportazione, ricevendo gratuitamente i primi servizi offerti dall'ICE. Il Roadshow è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all'ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l’evento si avvale della collaborazione di Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane.
Fino al termine della giornata si sono succeduti gli incontri individuali per le aziende con gli esperti dell’ICE e delle altre Organizzazioni.