Gastroscospia Transnasale: finalmente indolore e senza farmaci
Per molte persone fare una gastroscopia è un'esperienza traumatica infatti il principale difetto di questo esame è di causare un forte senso di soffocamento, nausea e vomito.
La gastroscopia è l’esame che consente di studiare direttamente il tratto digestivo superiore cioè l’esofago, lo stomaco e il duodeno, attraverso l'introduzione di un endoscopio che usualmente ha un diametro di circa 9,8 mm.
Per molte persone fare una gastroscopia è stata un'esperienza traumatica infatti il principale difetto di questo esame è di causare un forte senso di soffocamento, nausea e vomito. Per ridurre questi fastidi si ricorre alla somministrazione di farmaci. I conati di vomito sono attenuati con un anestetico locale spray (Xilocaina) e lo stress da esame viene ridotto da un farmaco somministrato per via endovenosa (Midazolam); quest’ultimo è un prodotto sicuro e maneggevole ma spesso per accelerare la ripresa dello stato di coscienza si somministra un’antagonista (Flumazenil).
In conclusione per compiere una gastroscopia e ridurne gli effetti collaterali si somministrano alcuni farmaci per via endovenosa; ciononostante molti pazienti riferiscono come esperienza sgradevole tale procedura endoscopica e preferiscono sottoporsi ad una sedazione profonda (Propofol) con l’ausilio dell’anestesista.
Per abolire tutti questi inconvenienti (vomito, nausea, senso di soffocamento e somministrazione di farmaci) è stato realizzato un gastroscopio ultrasottile chiamato transnasale, che è arrivato ad avere un diametro esterno di 4,9 mm, contro i 9,8 mm del gastroscopio tradizionale, consentendo l’introduzione dello stesso attraverso una narice lasciando quindi libera la bocca.
L’evoluzione tecnologica consente a questo strumento ultrasottile di ottenere gli stessi risultati di quello tradizionale con un elevato confort ed una maggiore sicurezza per il paziente. Per effettuare l’esame è necessario un digiuno di circa 5 ore durante le quali si può tuttavia bere qualche sorso d’acqua. Dopo aver soffiato il naso si procede alla scelta della narice più idonea all’indagine.
La presenza di una deviazione del setto nasale non controindica l’esame; solo in una ridotta percentuale di casi (circa il 5%) la particolare conformazione del naso potrebbe rendere fastidioso o impossibile il passaggio dell’endoscopio attraverso le narici e pertanto in tal caso si ricorre all’introduzione tramite la bocca che comunque evocherà un fastidio infinitamente ridotto per le minute dimensioni dello strumento.
L’esame endoscopico dura circa 3 minuti, il paziente può colloquiare con il medico e respirare liberamente dalla bocca ed è superflua ogni forma di sedazione. Si possono eseguire biopsie per la ricerca dell’Helicobacter Pylori e per esami istologici. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che le dimensioni delle biopsie danno risultati analoghi a quelle eseguite con endoscopi convenzionali.
In rari casi (circa il 2%) può essere presente una fugace e modesta epistassi. Non dovendo assumere sedativi il paziente non necessita di un accompagnatore e subito dopo l’esame può riprendere le normali attività lavorative. La metodica usata (Gastroscopia Transnasale) inoltre consente di eseguire agevolmente l’esplorazione endoscopica anche in pazienti con problematiche cliniche particolari (ad es. pazienti molto anziani, cardiopatici, con obesità patologica, affetti da Sindrome delle Apnee Notturne, bronchitici cronici ecc.).
Vantaggi della gastroscopia trans-nasale:
1) Non si avvertono conati di vomito, nausea o senso di soffocamento
2) Non si somministrano farmaci
3) Non è necessario venire con un accompagnatore
4) Si può riprendere l’attività lavorativa immediatamente e guidare l’autovettura
5) Si può magiare subito dopo l’esame endoscopico
6) Si può parlare durante la procedura
7) Per i paziente affetti da gravi problemi respiratori è possibile eseguire la gastroscopia in posizione seduta
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