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Gli integratori di melatonina per dormire: come funzionano?

29/05/23 Nazionale

L’insonnia interessa sempre più persone e ha un impatto sulla vita quotidiana, portando molti ad assumere regolarmente integratori di melatonina sotto forma di capsule, caramelle gommose o liquidi con la speranza di addormentarsi meglio e più velocemente. Ma cosa fanno esattamente gli integratori di melatonina al nostro corpo e al nostro cervello?

FotoGli integratori di melatonina nascono per compensare una carenza di questo ormone all’interno del nostro organismo. La melatonina, conosciuta come l'ormone del sonno, segnala in maniera naturale al nostro corpo che è il momento di dormire. I suoi livelli sono più alti di notte quando diventa buio e più bassi al mattino quando sorge il sole.
L’insonnia, però, interessa sempre più persone e ha un impatto sulla vita quotidiana, portando molti ad assumere regolarmente integratori di melatonina sotto forma di capsule, caramelle gommose o liquidi con la speranza di addormentarsi meglio e più velocemente. Ma cosa fanno esattamente gli integratori di melatonina al nostro corpo e al nostro cervello?
La melatonina viene rilasciata naturalmente dalla ghiandola pineale, situata nel mezzo del cervello, che aiuta a regolare il ritmo circadiano o l'orologio interno del corpo. Quando le persone assumono un integratore di melatonina, per combattere il jet lag o per evitare una notte insonne, stanno segnalando al corpo che è ora di riposare.
La melatonina può aiutare ad addormentarsi più velocemente, ad aumentare la durata del sonno e potenzialmente la qualità, o la capacità di cadere nel sonno REM o profondo. In quest’ottica è necessario lavorare “insieme” alla melatonina: calcolando che i livelli di quest’ormone aumentano a partire da un paio di ore prima di andare a letto, agevoliamo al nostro corpo il passaggio dalla veglia al sonno. Smettiamo di usare computer, smartphone o tablet: la luce blu e verde di questi dispositivi disturba la nostra normale produzione dell’ormone. Se guardiamo la televisione, assicuriamoci di essere ad almeno 3 metri di distanza dallo schermo, e spegniamo le luci troppo luminose. Per abituare il corpo al risveglio invece, è utile stare all’aperto o alla luce naturale, vicino a una finestra o facendo una passeggiata fuori.

È possibile prenderne troppa?
La melatonina è un integratore alimentare per adulti, quindi non ci sono regolamenti specifici su quanto assumerne o per quanto tempo. Generalmente i medici raccomandano una dose tra uno e cinque milligrammi per gli adulti, ma non tutte le tipologie di melatonina vendute al banco hanno marcatori di dosaggio chiari e alcuni potrebbero anche essere più alti di quanto dice l'etichetta. Anche il modo in cui si assume la melatonina è importante. Sotto forma di compresse o di gocce da sciogliere in un bicchiere d’acqua, la melatonina deve passare dallo stomaco e dall’intestino prima di venire assorbita, perdendo di efficacia. Inoltre, nel caso di persone che soffrono di disbiosi intestinale, questa tipologia di somministrazione finisce con l’annullare completamente il principio attivo. La sensazione della persona sarà che il prodotto non funziona, e quindi ne incrementerà le dosi, quando invece il problema è nell’intestino che non assorbe nulla.
L'assunzione di troppa melatonina può causare mal di testa, vomito e persino alterazioni della pressione sanguigna.
Non esistono altre controindicazioni nell’assunzione dell’integratore. Possono esserci in alcuni casi sonnolenza diurna, mal di testa, vertigini e mal di stomaco; sintomi che, se persistono, devono sicuramente portarci a consultare un medico. È sconsigliabile assumere melatonina in gravidanza o durante l’allattamento, o in presenza di una malattia autoimmuni. Da evitare anche se si soffre di un disturbo convulsivo o di depressione. Per le persone che hanno il diabete o la pressione alta è sempre bene chiedere prima consiglio al medico, perché gli integratori di melatonina potrebbero aumentare i livelli di zucchero nel sangue o di pressione sanguigna nelle persone che assumono alcuni specifici farmaci.
Si può diventare psicologicamente dipendenti dall’integratore di melatonina?
Gli esperti raccomandano di coniugare l’integratore di melatonina con una terapia cognitivo comportamentale e una sana routine di rilassamento (ad esempio tenendo gli schermi lontani dal letto e dormendo in spazi bui e areati) per trattare a dovere l'insonnia. La melatonina da sola non può sicuramente risolvere problemi più profondi.
Se percepiamo che il supplemento di melatonina aiuta la qualità del nostro sonno, potremmo certamente pensare di continuare a prenderlo, diventando "psicologicamente dipendenti"[1]. Ma, a differenza di altre dipendenze, l’attrazione mentale per la melatonina non causa lo stesso danno che potrebbero fare altre sostanze , perché questo integratore non provoca euforia o piacere, cioè picchi di dopamina, invece associati ad altre note sostanze che causano una dipendenza incontrollata.

La melatonina fa venire gli incubi?
La melatonina aumenta la durata del sonno, e quindi "indirettamente" può aumentare la quantità di tempo che trascorriamo in fase REM, o sonno profondo, il momento in cui cioè sogniamo di più. La risposta è quindi no, non è la melatonina che ci fa venire gli incubi, siamo noi che dormendo più profondamente abbiamo più sogni vividi da ricordare. E, a volte… sono brutti.
La durata e la qualità del sonno sono fondamentali per il benessere psicofisico, e l'uso di integratori di melatonina può aiutare gli adulti a dormire meglio senza dimenticare che non è una panacea.
Con Nutragenix e la sua tecnologia brevettata, la somministrazione di melatonina in forma liquida è molto semplice perché avviene tramite un comodo flacone in vetro provvisto di uno spray che con una sola erogazione fornisce 1 mg di melatonina direttamente sotto la lingua. Questa piccola quantità di principio viene trasmessa rapidamente nel circolo sanguigno senza essere filtrata da altri organi interni e garantisce un elevato assorbimento per una notte di sonno rigenerante. Con la melatonina Nutragenix non serve eccedere nei dosaggi perché la tecnologia nutraceutica utilizzata consente un lento rilascio della sostanza nell’organismo potenziandone l’effetto ristoratore.

[1] https://fortune.com/well/2022/10/26/is-melatonin-addictive/



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