I giovani e l'ansia a scuola
Cresce il numero degli studenti che a scuola sperimenta l'ansia del brutto voto. Dove c'è ansia non c'è apprendimento. La scuola non può pensare di essere inclusiva aprendo le porte a studenti, che sempre più giovani, desiderano abbandonarla.
I giovani e l’ansia a scuola
Negli ultimi tempi si registra un aumento preoccupante di giovani che vivono l’ansia durante le attività scolastiche. I dati ci dicono che i disturbi psichici tra i ragazzi sono in crescita, e la scuola sembra essere una delle cause principali: il 75% degli studenti prova ansia da verifica, mentre l’85% teme di ottenere voti bassi (In aumento i disturbi psichici tra i giovani. C’è anche la scuola come causa: il 70% degli studenti sperimenta ansia da verifica e l’85% teme voti bassi - Orizzonte Scuola Notizie).
Perché i giovani provano ansia a scuola?
L’ansia e la paura legate alla scuola rappresentano un fallimento del sistema scolastico stesso. Quando c’è paura, non può esserci vero apprendimento (Daniela Lucangeli: "Mai lasciare un bambino solo con la paura". Paura a scuola? "Abbracci e carezze per infondere coraggio" - Orizzonte Scuola Notizie). Una scuola che non promuove serenità e fiducia rischia di creare ambienti in cui i ragazzi, fin dall’infanzia, temono di andare a scuola e vivono il percorso di crescita con ansia. Nonostante le riforme e gli obiettivi di miglioramento, come quelli promossi dall’Agenda 2030 per una scuola inclusiva, spesso ci troviamo di fronte a scuole che, invece di favorire il benessere, alimentano il disagio e portano molti giovani ad abbandonare precocemente il percorso scolastico.
Strategie pratiche per contrastare l’ansia tra i giovani
Le soluzioni ci sono, e molte sono anche semplici. Ricordiamo tutti la saggezza di Maria Montessori, che circa un secolo fa diceva di amare gli studenti perché loro lo sentono. La scuola funziona quando gli insegnanti si stimano e trasmettono passione, non autorità imposta. La differenza tra autorità e autorevolezza è fondamentale: la prima si impone, la seconda si guadagna con rispetto e competenza. La cultura e l’amore per la conoscenza si trasmettono con entusiasmo, non con imposizioni.
Inoltre, l’alfabetizzazione emotiva, che si può sviluppare fin dai primi anni di vita, è uno strumento potente. Quando i ragazzi imparano a riconoscere e gestire le proprie emozioni, riducono il rischio di bullismo, di ferirsi e di vivere l’ansia come un ostacolo insormontabile. Purtroppo, spesso si parla di emozioni solo a parole, mentre in classe si vede ancora un clima di stress e paura che rende difficile un vero processo di apprendimento.
Perché eliminare l’ansia rende la scuola migliore
Se la scuola smette di condire l’apprendimento con ansia e paura, i benefici sono evidenti. L’apprendimento diventa più significativo: neuroscienze ci insegnano che quando si impara con ansia, si memorizza sia la nozione che l’esperienza negativa associata, creando una scissione tra sapere e sofferenza. Eliminando l’ansia, i giovani imparano non solo meglio, ma anche a relazionarsi tra loro in modo più costruttivo e positivo. La scuola dovrebbe essere un luogo in cui si dà spazio alle emozioni e ai sentimenti buoni, favorendo la crescita personale e il rispetto reciproco.
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