Il registro forlivese Malattie Infiammatorie Intestinali fra i migliori progetti nazionali
Il registro forlivese delle Malattie Croniche Intestinali ideato dall'U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'Ausl di Forlì, diretta dal prof. Enrico Ricci, è fra i migliori progetti nazionali selezionati dall’Osservatorio Fiaso, in tema di miglioramento di efficienza e qualità.
Il registro forlivese delle Malattie Croniche Intestinali ideato dall'U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'Ausl di Forlì, diretta dal prof. Enrico Ricci, è fra i migliori progetti nazionali selezionati dall’Osservatorio Fiaso, in tema di miglioramento di efficienza e qualità.
Il registro delle Malattie croniche intestinali dell’U.O. di Gastroenterologia dell’Ausl di Forlì è fra i cinque migliori progetti italiani selezionati dall’Osservatorio Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) “Pratiche di buona sanità”, che ha raccolto, analizzato e valutato – in due fasi successive, attraverso l’attività di un Comitato strategico e di un Comitato scientifico – alcune delle esperienze più significative realizzate negli ultimi tre anni dalle Aziende Sanitarie e Ospedaliere in tema di miglioramento dell’efficienza e della qualità.
«Per noi, è un riconoscimento importante e prestigioso – commenta il prof. Enrico Ricci – essere fra i 5 migliori progetti selezionato dall’Osservatorio Fiaso conferma, infatti, come Forlì si ponga ai vertici in Italia in materia di innovazione e come la nostra Azienda abbia ormai conquistato una posizione di tutto rispetto nel panorama nazionale». L’esperienza pilota forlivese di registro IBD, d’altronde, è una novità assoluta. «Ad oggi, nel nostro paese, non esistono evidenze epidemiologiche certe circa le malattie infiammatorie croniche intestinali: ci sono state rilevazioni spot, mai studi approfonditi – rivela il prof. Ricci – adesso, stiamo estendendo la nostra esperienza a tutta la Romagna, così da avere dati epidemiologici certi e significativi, indispensabili per pianificare un corretto utilizzo delle risorse». Il registro forlivese, avviato nel 2008 dall’Ibd Unit forlivese, coordinata dalla dott.ssa Daniela Valpiani, e relativo al territorio dell’Azienda (178.977 abitanti), è stato realizzato utilizzando come banca dati l’anagrafe e raccogliendo i pazienti con diagnosi di Rettocolite ulcerosa, Morbo di Crohn e Colite Indeterminata residenti nei 15 Comuni fra 1994 e 2008. Dalle prime evidenze emergono già indicazioni interessanti. «Innazitutto, queste patologie sono in costante crescita – spiega il prof. Ricci – l’incidenza annuale, per il morbo di Crohn, è intorno al 9,2 per 100mila abitanti, mentre per la colite ulcerosa arriviamo addirittura al 17 per centomila abitanti. Inoltre, si riteneva che queste malattie fossero proprie dei giovani, invece, i dati mostrano che anche adulti e anziani sono sempre più interessati: nel 48,3% dei casi la diagnosi di una malattia cronica intestinale è avvenuta dopo i 44 anni. Infine, un incrocio con la banca dati del Registro tumori della Romagna ha mostrato come ben il 6,4% dei soggetti cui sono state diagnosticate malattie croniche intestinali abbia successivamente sviluppato un tumore».
L’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ausl di Forlì, è impegnata da tempo nel campo delle malattie croniche intestinali, come testimonia l’attività dell’Ibd unit, team multisciplinare nato nel 2004 per una migliore gestione del paziente affetto da tali patologie.