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Comunicato Stampa

In occasione del terzo anno dalla scomparsa di franco columbu il 30 agosto uscira’: dreamland “la terra dei sogni”

IN OCCASIONE DEL TERZO ANNO DALLA SCOMPARSA DI FRANCO COLUMBU IL 30 AGOSTO USCIRA’: DREAMLAND “LA TERRA DEI SOGNI” IN USCITA IL DOCUFILM DREAMLAND 10 ANNI DOPO DA UNA IDEA DI ALBERTO ROCCO MARIA SALA

Sebastiano Sandro RavagnaniIn un periodo difficile, con una pandemia non ancora terminata e una guerra in Ucraina che tormenta la nostra quotidianità, il mondo del cinema ricomincia a riabbracciare un po’ di positività, anche grazie al nuovo docufilm “Dreamland 10 anni, ideato da Alberto Rocco Maria Sala.
Dreamland, la Terra dei Sogni uscito nel 2011, girato e prodotto da Sebastiano Sandro Ravagnani, dopo essere stato caricato con grande successo su YouTube, ha fatto discutere critici agguerriti e fans, restando una delle pellicole più controverse della storia del cinema italiano.
Oggi, nonostante tanti anni, i protagonisti come Franco Columbu e Ivano De Cristofaro, riescono ad ottenere oltre due milioni di visualizzazioni.
L’intera idea di Dreamland nata da quel video di Franco Columbu che negli anni Ottanta si allenava insieme ad Arnold Schwarzenegger, inizia con una trama, all’apparenza, molto semplice, per poi in realtà diventare estremamente complicata, soprattutto per lo stile scelto dagli sceneggiatori.
Da quello che si evince, Giacomo è un meccanico che sogna di diventare una star e si presenta con un meraviglioso monologo iniziale “la rabbia che c’è in me mi sta distruggendo, so che la mia strada prima o poi mi porterà ad incontrare il mio vero essere, ma per ora lotto e cerco di sopravvivere. Spero solo di non perdermi tra una birra e una scazzottata.”
Il budget del film è stato speso tutto per le riprese della prima parte, esterne molto sceniche di un’Italia del dopoguerra e delle prime migrazioni negli Stati Uniti. L’epoca tuttavia non è chiara, così come non sarà mai totalmente afferrabile, in seguito, il luogo in cui ci troviamo. Anche i personaggi—Miguel, James, Frank, Giusy, Don Nicola—hanno nomi che è difficile far risalire a un preciso ceppo, come se fosse tutto parte di un pastiche spazio-temporale che è forse uno degli elementi più visionari di Dreamland. Ovvero, un film in cui la Terra dei Sogni è una specie di Terra Promessa dell’Antico Testamento, più un’idea che un luogo reale.
La seconda parte del film è un continuo sovrapporsi di piani temporali in cui, nell'ordine, Giacomo/James/De Cristofaro è una specie di boss locale che riscuote il pizzo e plana in Harley-Davidson nel negozio di Frank, ex pugile attualmente impiegato nella costruzione di giocattoli in legno anni Venti. Grazie a un flashback intuiamo che Giacomo è partito per gli Stati Uniti insieme a Don Nicola, a cui lo affidano i genitori e che a un certo punto muore.
Alla ricerca di una nuova figura paterna, Giacomo la troverà in Frank, che lo raccoglie mezzo morto per strada dopo l’ennesima birra scazzottata e gli perdona addirittura di avergli fatto brutto per il pizzo. “Nella mia falegnameria," dice Frank alla moglie (e cito), "James ha detto delle parole che c’era rabbia, e lui aveva ragione.” Accolto in questa nuova vita, Giacomo chiede alla figliastra di Frank di sposarlo e affronta l’unica gang di spagnoli con l’accento bresciano del mondo per vendicare il suo neo-suocero, picchiandoli prima e moralizzandoli poi.
Da qui in poi, il grado di visionarietà del film subisce un’impennata: da falegname, Giacomo si trasforma nell’allievo di Frank e successivamente in un pugile provetto e proprietario della leggendaria Gleason’s Gym, il cui contratto per il passaggio di proprietà si stipula nella maniera più rinascimentale della storia, con tanto di assolo di violino a suggellare il patto.
La curiosità della vita online del regista Sebastiano Sandro Ravagnani ci spinge a fare un giro sui suoi canali e a capire quanto sia importante il suo interesse per l’impegno sociale e la promozione del nostro paese all’estero.
L’anteprima di Dreamland 10 anni dopo con la prefazione di Alberto Rocco Maria Sala, continua con il sincero fraterno e commosso saluto di Arnold Schwarzenegger a Franco Columbu scomparso circa 3 anni fa, a seguire un emozionante Ivano de Cristofaro racconta gli episodi inediti del film fino alla bellissima cerimonia di premiazione al Film Festival di Bradenton dove viene proclamato Miglior Attore.




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