In omaggio ai caduti delle forze dell'ordine
EMISSIONE STRAORDINARIA DI 1000 CARTOLINE CON ANNULLO POSTALE CELEBRATIVE DEL 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA Saranno distribuite a Milano il 20 giugno per raccogliere fondi allo scopo di creare un museo dedicato alle vittime del terrorismo.
Conferenza stampa lunedì 20 giugno alle 11,30 – Milano, sede ANPS, via Unione 5- con Giovanni Berardi, figlio del maresciallo ucciso dalle BR
nel 1978, Carmine Abagnale e Gemma Calabresi.
I caduti delle Forze dell’Ordine per l’Unità d’Italia e i caduti per la libertà dell’Italia: POSTE ITALIANE ha emesso 1000 cartoline con annullo postale celebrative del 150° dell’Unita’ del nostro Paese che saranno distribuite in uno stand a Milano il 20 giugno, in via Torino angolo via Unione, con offerta libera, allo scopo di raccogliere fondi per la realizzazione di un museo in memoria delle vittime del terrorismo. I francobolli saranno in vendita a 60 cent. L’iniziativa si deve all’Associazione Poliziotti Italiani, in collaborazione con l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Il soggetto delle cartoline è la copertina del libro “mi raccomando…guagliò!” di Giovanni Berardi (Pintore, € 14,00), figlio del maresciallo Rosario Berardi, ucciso dalle Brigate Rosse il 10 marzo 1978 a Torino. Lunedì 20 giugno alle ore 11 conferenza stampa in via Unione 5, nella sede di ANPS, associazione nazionale polizia di Stato, con Giovanni Berardi, Carmine Abagnale, Presidente onorario API, e Gemma Calabresi, vedova del commissario Luigi Calabresi, assassinato dai terroristi a Milano il 17 maggio 1972. “Mentre si discute sul caso Battisti – spiega Giovanni Berardi- occorre ricordare che sugli Anni di Piombo non si è ancora fatta alcuna chiarezza. Basta pensare che non è nemmeno ancora stato sciolto il segreto di Stato. Le vittime continuano a pagare oltre al dolore anche l’ingiustizia di vedere che il Paese per il quale i loro cari hanno dato la vita, privilegia piuttosto i colpevoli che sono politici, editori, giornalisti. Basta pensare alla legge 206 del 2004 sul risarcimento e la tutela delle vittime che è ancora incompiuta. Per guardare al futuro occorre chiudere la porta sul passato ma prima occorre pulire la stanza!”.
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