In uscita per Edizioni Leucotea “Radici Aeree” di Filippo Lubrano
Una vita passata in viaggio, ma che porta a conoscere i propri limiti e le proprie debolezze nei modi solo nel momento in cui ci si ferma.
Cina, Thailandia, Bangladesh: la storia di Walt Erego, professione mystery shopper, è la storia di un viaggio, che ne contiene infiniti altri. Negoziazioni commerciali che sottendono ad altre affettive: per scoprire il prezzo di vendita dei concorrenti dei suoi clienti, Walt finirà per scoprire il valore degli affetti, e il prezzo della storia, quando questa diventa scomoda. Dalle labbra della bellissima Andrea di Shanghai fino all’umorismo turbocapitalista del bizzarro signor Gu, che usa le portacontainer al posto degli aerei perché ha paura di volare, un romanzo di formazione che chiude cerchi e si ricongiunge con le radici. Aeree, come quelle degli alberi del sud est asiatico, e di Walt Erego, professione mystery shopper.
Filippo Lubrano nasce alla Spezia il 17 del mese dei morti di un freddo 1983. Troppo basso per il basket, troppo alto per gli scacchi, s’intestardisce a giocare a entrambi sin dall’infanzia. Giornalista pubblicista dal 2006, da un punto di vista capitalistico la sua vita non offre nulla di rilevante sino alla laurea in Ingegneria gestionale, ottenuta a Pisa nel 2007. Da quel giorno, si sposta di continuo: vive a Parigi, Torino, Bangkok e viaggia in Africa, Medio ed Estremo Oriente sotto le spoglie di manager di una multinazionale, ed infine tra New York e la sua La Spezia in vesti imprenditoriali per Eattiamo, la startup che raccoglie il meglio dei piccoli produttori gastronomici italiani. Durante le sue peregrinazioni raccoglie storie e scrive occasionalmente reportage e pezzi che vengono pubblicati su Wired, Il Sole 24 Ore, Cafebabel (e, va bene, una volta anche Famiglia Cristiana).
Nel 2010 pubblica il suo romanzo d’esordio, Le lumache non dovrebbero morire di maggio (Linee Infinite edizioni).
Regolarmente si esibisce su palchi di bar, bettole e piccole librerie in gare di Poetry Slam. Nella sua amata Spezia è tra i fondatori del Collettivo Mitilante. Gran consumatore di hummus e mozzarelle di bufala (e di qualsiasi altra cosa non necessiti di preparazione), è terrorizzato dai calamari giganti.