VARIE
Comunicato Stampa

L’Hotel Royal Mansour Marrakech in Marocco vince il No. 3 Gin Art of Hospitality Award nell’ambito del The World’s 50 Best Hotels 2024

Lo storico hotel, noto per il suo servizio eccezionale, comprende una collezione di tradizionali riad marocchini, che offrono pace nel cuore vibrante della medina di Marrakech.

fonte DAG CommunicationRoyal Mansour Marrakech (Marocco) è stato nominato vincitore del No. 3 Gin Art of Hospitality Award, il primo riconoscimento speciale annunciato come anteprima dei The World's 50 Best Hotels Awards 2024 che saranno conferiti a settembre. Ai 600 votanti, che compongono la The World's 50 Best Hotels Academy, è stato chiesto di nominare la struttura in cui hanno ricevuto la migliore esperienza di ospitalità durante il periodo di votazione di 18 mesi.

Questo è il primo di due premi speciali che verranno annunciati nelle settimane precedenti alla ricercata cerimonia di premiazione che si terrà il 17 settembre presso la storica Guildhall di Londra, dove verrà svelato l'elenco dei 50 Migliori Hotel del Mondo 2024.

Il No. 3 Gin Art of Hospitality Award celebra la magia indefinibile e inestimabile che contribuisce a far sentire gli ospiti a proprio agio. Il premio è stato ideato per premiare una struttura e tutto il suo personale per l'eccezionale servizio e l'attenzione ai dettagli, dalla reception alle pulizie, dai servizi ai team di ristorazione. Ai votanti è stato chiesto di considerare l'atmosfera creata nell'hotel, l'offerta di elementi esperienziali unici e il calore generale dell'ospitalità.

Progettati da Re Mohammed VI e ispirati al concetto di creare una “medina nella medina”, 53 riad sono disseminati nei sei ettari di rigogliosi giardini del Royal Mansour Marrakech. Un omaggio all'artigianato marocchino, i riad presentano uno stile architettonico tradizionale, realizzato da oltre 1.500 artigiani locali. L'arredamento è una ricca esposizione di texture, colori e motivi. Punti d'ombra sotto le palme da dattero, cortili tranquilli e bordure floreali che conducono a splendide fontane a mosaico creano un rifugio appartato nel cuore della città. L'ampia spa è il fiore all’occhiello dell'hotel, con il suo hammam e la varietà di trattamenti olistici offerti.

“Il Royal Mansour Marrakech è stato a lungo un punto di riferimento per l'industria alberghiera di lusso, dando un esempio di cosa significhi essere veramente ospitali – ha dichiarato Emma Sleight, Head of Content di The World's 50 Best Hotels – Il team di questo iconico hotel continua a offrire la migliore esperienza possibile, facendo di tutto per far sentire coccolati i propri ospiti. A meno di un anno dal terremoto di Marrakech-Safi, questa cura colpisce particolarmente: siamo onorati di celebrare questo premio come testimonianza della resilienza e della dedizione dell'hotel nel fornire un servizio eccezionale anche in tempi difficili”.

Ogni ospite gode del proprio palazzo privato con un servizio degno di un re. La rete di tunnel nascosti consente ai maggiordomi, assegnati a ciascun riad, di fornire un servizio impeccabilmente discreto. Il tocco umano eleva l'esperienza a un altissimo livello, grazie allo spirito marocchino di cortese ospitalità dello staff.

Uno spirito che si estende anche ai quattro ristoranti dell’hotel: La Grande Brasserie e La Grande Table Marocaine – gestiti dalla chef di fama internazionale Hélène Darroze, vincitrice del premio “The World's Best Female Chef Award” ai The World's 50 Best Restaurants 2015; Sesamo, l'opulento ristorante italiano curato dai fratelli Alajmo, al quarantacinquesimo posto della classifica Middle East & North Africa's 50 Best Resustarants del 2024, e Le Jardin, una fusione di piatti asiatici e mediterranei creata dall'Executive Chef Jérôme Videau.

"È un onore molto speciale per il nostro hotel di punta ricevere il No. 3 Gin Art of Hospitality Award – ha affermato Jean-Claude Messant, Managing Director della Royal Mansour Collection – È merito del nostro personale eccezionale, che si sforza sempre di offrire il massimo livello di ospitalità, assicurando che ogni ospite se ne vada con ricordi magici e unici del suo soggiorno. Con la crescita della nostra collezione, continueremo a innovare il nostro approccio all'ospitalità, che è al centro di tutto ciò che facciamo".

“No. 3 Gin è entusiasta di consegnare l’Art of Hospitality Award 2024 al Royal Mansour – ha commentato Johnny Roberts, Managing Director di No.3 Gin - Questa location impareggiabile incarna la più raffinata arte del servizio fornito a tutti i suoi ospiti per creare un'esperienza eterna. L'appassionato team dell’hotel si sforza di raggiungere la perfezione, condividendo così gli stessi valori di No.3 Gin, nati dalla ricerca di creare il miglior gin del mondo”.

A soli 14 anni dalla fondazione, il Royal Mansour Marrakech ha raggiunto il livello di molti degli hotel più storici del mondo. La dedizione del team all'esperienza dei propri ospiti rende l'hotel un degno vincitore del No. 3 Gin Art of Hospitality Award per il 2024.

A proposito di No. 3 Gin
No. 3 London Dry Gin è un London Dry Gin ultra premium senza rivali creato da Berry Bros. & Rudd, il più antico commerciante di vini e liquori di Londra. La loro mission era creare il London Dry Gin più pregiato al mondo. Il nome No. 3 e l'iconica chiave sulla bottiglia si riferiscono entrambi al loro indirizzo al 3 di St. James' Street a Londra, la loro casa dal 1698.

La creazione di No.3 Gin ha richiesto una scrupolosa collaborazione di due anni con i migliori mastri distillatori e barman e il Dott. David Clutton – l'unica persona al mondo ad avere un Dottorato di ricerca in gin – per affinare la ricetta perfetta. Il risultato è un London Dry Gin classico e contemporaneo che non ha rivali in termini di sapore, gusto e qualità. No. 3 London Dry Gin è il perfetto equilibrio tra ginepro, agrumi e spezie. Netto e rinfrescante nel gusto e meravigliosamente morbido nella consistenza, è una scelta eccellente per la creazione di cocktail classici a base di gin.

No. 3 London Dry Gin ha ottenuto oltre 30 premi per l'eccellenza dal 2010. È l'unico gin ad essere stato premiato come miglior gin del mondo quattro volte all'International Spirits Challenge e il primo gin a vincere il prestigioso Supreme Champion Premio Spirit all'International Spirits Challenge nel 2019. Più recentemente, No. 3 ha ricevuto una medaglia d'oro per il design ai Bartenders' Brand Awards (2024).


Licenza di distribuzione:
Photo credits: fonte DAG Communication
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Marketing Journal
Responsabile account:
Mariella Belloni (Vicecaporedattore)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere