La Certificazione Gost R e l'ignoranza come barriera non-tariffaria al commercio
L'OMC ha, tra i suoi compiti, la regolamentazione delle barriere non tariffarie al commercio. L'ottenimento del certificato Gost R nella pratica diventa una barriera di ignoranza al commercio che può creare asimmetrie. Potrà essere gestita?
La recente conferma di un allargamento dell’organizzazione mondiale del commercio alla Federazione Russa, porterà col tempo alcuni quesiti a proposito dell’efficacia delle misure anti protezionistiche conosciute generalmente come barriere non tariffarie al commercio e nello specifico: barriere tecniche al commercio.
L’OMC infatti non dirige i suoi sforzi alla sola regolamentazione delle tariffe doganali degli stati membri con l’obbiettivo di ridurle fino ad eliminarle, ma impiega una parte abbondante, sia in termini di tempo, che di risorse umane e documentazione per l’impresa molto più ardua di limitare altri tipi di protezionismo.
Molto più ardua perché mentre la tariffe doganali sono facili da individuare e limitare, gli altri metodi atti a rendere più competitive le imprese nazionali rispetto a quelle estere, sono più semplici da occultare da parte delle autorità e meno oggettive, le percentuali possono essere regolate con efficacia.
Per esempio secondo il principio di non discriminazione, a tutte le merci in circolazione all’interno dello stato, deve essere garantito il trattamento nazionale (articolo III dell’accordo GATT), per questo motivo il trattamento dei prodotti esteri non può essere peggiore di quello riservato alla produzione nazionale. Il principio comprende anche misure che favoriscono a livello fiscale o in altri modi le imprese nazionali, che queste siano discriminazioni di diritto o di fatto.
Il principio di trattamento è stato esteso nel 1995 anche alla proprietà intellettuale tramite gli accordi denominati TRIPS. La questione della proprietà intellettuale è stata estremamente importante nelle trattative per l’entrata della Federazione Russa nell’OMC, dal momento che, nonostante la legislazione in linea con quelle occidentali, le autorità russe non hanno mai dato l’impressione di essere interessate all’applicazione pratica della stessa. La proprietà intellettuale non si limita come si è portati a pensare al diritto d’autore di musica, cinematografia e programmi per computer, ma interessa settori assolutamente delicati e molto remunerativi come i medicinali. Da questo punto di vista in Russia fin’ora un vivace commercio di farmaceutici prodotti senza licenza è sopravvissuto senza ostacoli, l’appartenenza all’organizzazione, nelle previsioni degli esperti, dovrebbe limitare e forse eliminare questa anomalia.
La regolamentazione delle barriere al commercio non tariffarie, passa anche per l’eliminazione delle discriminazioni in ambito tecnico e sanitario. Questi due temi sono trattati dall’OMC secondo due diversi fondamentali trattati. Il primo è il trattato TBT sulle barriere tecniche al commercio, mentre il secondo è conosciuto come trattato SBS sulla misure fitosanitarie.
Questi due trattati hanno il difficile compito di dover considerare nello stesso tempo e quindi armonizzare: le pratiche che favoriscono la libertà commerciale, con la preservazione dei diritti, della sicurezza e dell’ambiente di persone, animali e ambiente.
I conflitti attorno a questi due accordi non si sono certo fatti aspettare, i conflitti apparsi davanti all’organo di risoluzione delle controversie hanno per esempio riguardato il commercio di amianto e il commercio di carne contenente ormoni.
In Russia possiamo dire in generale che i diversi certificati Gost R e il certificato per la sicurezza antincendio si occupano della regolamentazione tecnica e standard, il permesso d’uso Rostechnadzor è dedicato alla sicurezza dell’ambiente e dei lavoratori, mentre per quanto riguarda la sicurezza igienico-sanitaria si parla di registrazione sanitaria statale SGR, anche conosciuta come certificazione sanitaria dell’unione Eurasec ed infine della registrazione di materiale medico.
Sfortunatamente per le intenzioni dei promotori dell’applicazione di queste norme nella Russia di oggi, credo che non si riuscirà a eliminare le asimmetrie che causano effettivi ostacoli alla libera concorrenza tra produttori interni ed esterni. Certo rispetto a grandi progetti o sostanziose forniture si tratta di ostacoli trascurabili, ma per piccole realtà dai numeri altrettanto minimi, anche piccole differenze di trattamento finiscono per delineare la perdita di competitività determinante.
Questi tipi di asimmetrie a livello formale non esistono, ma nella realtà differenze dal punto di vista linguistico, normativo e un’ignoranza generale che tocca molti settori e procedure, finisce per costituire un ostacolo alla libertà di commerciale di tutte le imprese.
Per fare un esempio concreto, un certificato Gost R, tra i più economici, che nel mercato interno non supera generalmente il prezzo di mille euro finisce per poter arrivare al cliente finale, in altri paesi, a prezzi che possono superare i 3-4mila euro. Si tratta in effetti di dettagli per alcune forniture, ma per ordini unitari con margini molto limitati, queste differenze possono decidere la conclusione positiva o meno del contratto.
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